La Nouvelle Ecole des Maîtres 2009

La Nouvelle Ecole des Maîtres 2009
corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale
diretto da Franco Quadri
XVIII edizione   03/08 – 05/09 2009

A Doll’s House / Casa di bambola


Arthur Nauzyciel

equipe 2009
maestro Arthur Nauzyciel

scene e luci Giulio Lichtner
musicista Eric Slabiak
diarista Matteo Alì

allievi
Julie Chaubard, Antoine De La Roche, Jérôme Veyhl (Francia)
Alice Hubball, Anabel López, Térence Rion (Belgio)
Luca Carboni, Gaia Insenga, Aurora Peres (Italia)
Ana Cloe Paulino, Elmano Sancho, Rodrigo Sousa (Portogallo)

partner
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG (Italia)
Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique - CREPA (CFWB/Belgique)
La Comédie de Reims, Centre Dramatique National (France)
Direcção-Geral das Artes (Portugal)
Teatro Nacional D. Maria II (Portugal)

con la partecipazione di
ETI Ente Teatrale Italiano (Italia)
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Italia)
Ministère de la Culture et de la Communication (France)
Fonds d’Assurance Formation des Activités du Spectacle (France)
Théâtre de la Place / Liège – centre européen de création théâtrale et chorégraphique (CFWB/Belgique)
Ministère de la Communauté française - Service général des Arts de la Scène (CFWB/Belgique)
Wallonie-Bruxelles International  (CFWB/Belgique)


Per il grande contributo dato al mondo del teatro
e in particolare al progetto dell’Ecole des Maîtres,
di cui fu convinta fondatrice e sostenitrice appassionata,
la XVIII edizione della Nouvelle Ecole des Maîtres
è dedicata a Marie-Paule Godenne Delvaux
 

La Nouvelle Ecole des Maîtres, il Progetto di formazione teatrale avanzata che giunge quest’anno alla diciottesima edizione, è un corso di perfezionamento internazionale aperto ad artisti europei di età compresa fra i ventiquattro e i trentadue anni. Lo promuovono quattro Paesi europei - Belgio, Francia, Italia e Portogallo - con l’obiettivo di mettere in relazione giovani attori formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro d’Europa già attivi come professionisti, e rinomati registi della scena internazionale, per dare vita a un’esperienza di lavoro fortemente finalizzata al confronto e allo scambio di competenze sui metodi e le pratiche di messa in scena, partendo da testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere itinerante della durata di un mese.

corso 2009
03/08 – 15/08, Italia, Udine, Teatro S. Giorgio
17/08 – 26/08, Belgique, Liège, Théâtre de la Place

dimostrazioni pubbliche 2009
27/08, Belgique, Liège, Théâtre de la Place
29/08, France, Reims, le Cirque du Manège de Reims
02/09, Italia, Roma, Teatro Valle
05/09, Portugal, Lisboa, Teatro Nacional D. Maria II

L’Ecole des Maîtres è ormai vicina a compiere i vent’anni continuando a evolvere la formula dei suoi corsi, tesi ad avvicinare i giovani attori di quattro diversi paesi europei in un confronto di tecniche espressive e di ricerche culturali, diretto ogni volta da un regista di punta al quale è affidato il compito arduo ma affascinante di fondere personalità e metodi di lavoro a volte dissonanti e di risolvere il problema di far coincidere le diverse lingue parlate abitualmente dagli allievi, che peraltro in tutti questi anni non hanno smesso di incontrarsi e di mettere a frutto anche alla distanza la partecipazione a un’esperienza che ha già segnato e riunito le diverse generazioni di teatranti che ne sono stati partecipi.
A dirigere l’edizione del 2009 è stato chiamato il regista francese Arthur Nauzyciel, direttore del Centre Dramatique National d’Orléans, di cui si ricordano in particolare certe regie beckettiane, l’edizione di Piazza degli eroi che segnò l’ingresso di Thomas Bernhard alla Comédie Française nel 2004, e quindi una serie di importanti spettacoli all’estero tra cui i Koltès di Scontro di negro contro cane a Chicago nel 2004 e di Roberto Zucco ad Atlanta, e il Giulio Cesare di Shakespeare all’American Repertory Theatre di Boston, alcuni lavori per il Teatro Nazionale d’Islanda, tra cui Il malato immaginario e il Silenzio di Molière di Giovanni Macchia e la coproduzione del Musée de la mer di Marie Darrieussecq, senza dimenticare la pregevole messinscena dell’Ordet di Kaj Munk l’anno scorso ad Avignone. Insistendo su questa passione per il Nord il maestro all’Ecole si cimenterà con l’Ibsen di Casa di bambola, chiedendo agli allievi di recitare in inglese, eletto a lingua unica di questa sessione, senza alcun intervento di interpreti, come si trattasse di una maschera.
Franco Quadri   Direttore artistico

A Doll’s House / Casa di bambola
maestro Arthur Nauzyciel

In un contesto come quello dell’Ecole des Maîtres - che riunirà attori di 4 nazionalità e dove si parleranno 3 diverse lingue - mi è sembrato interessante lavorare sulla questione dell’alterità e delle apparenze. Ho quindi pensato a Casa di bambola, un testo che affronta queste questioni in maniera estremamente moderna e profonda. Al tempo stesso politica e onirica, l’opera è una pièce per il futuro, si proietta nell’avvenire. Pièce sul gioco dei ruoli e delle false apparenze, sulla verità e la menzogna, l’interpretazione delle immagini e delle parole. Ecco perché la recitazione sarà in inglese, una lingua comune agli attori che li tiene assieme sul palcoscenico, che per tutti è però una lingua convenzionale. Come una maschera, questa lingua nasconde la lingua più intima di ciascuno, così come le attitudini o i personaggi che indossano gli attori sono dei  trompe-l’œil che portano a dubitare del vero e del falso, del teatro e della realtà, del personaggio e dell’attore. Ci  dedicheremo a questa esperienza della lingua come inganno attraversando questa pièce che ci parla del teatro e dell’accettazione dell’altro come Altro. Vedremo così come ci si può rimettere in gioco usando un’altra lingua e come la lingua influenzi il lavoro dell’attore.
Arthur Nauzyciel

Nato a Parigi nel 1967, Arthur Nauzyciel dirige dal 2007 il Centre Dramatique National Orléans/Loiret/Ce. In questi anni divide il suo lavoro fra l’Europa, gli Stati Uniti, i paesi nordici, allestendo soprattutto capolavori del teatro del Novecento e novità contemporanee, come Giorni felici di Beckett, presentato nel 2003 all’Odéon-Théâtre de l’Europe e nel 2004 a Buenos Aires dove ha vinto diversi premi, Piazza degli eroi di Thomas Bernhard nel 2004, L’Immagine, realizzato nel 2006 per il “Centenary Beckett Festival” di Dublino, A little more blue recital creato per Maria de Medeiros nel 2006. Intensa anche la sua attività come regista negli Stati Uniti, dove opera per compagnie americane e firma Scontro di negro contro cani (Chicago, 2004) e Roberto Zucco (Atlanta, 2004) di Bernard-Marie Koltès e Abigail’s Party di Mike Leigh (Boston, 2007). Nel 2008 ha messo in scena Ordet (La parola) di Kaj Munk per il Festival di Avignone e Giulio Cesare di Shakespeare per l’American Repertory Theatre di Boston.

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