la sede css

Radio Zastava in concerto martedì 11 settembre per i detenuti della Casa Circondariale di Pordenone

Un mosaico di sonorità che spaziano dai motivi della tradizione balcanica, alle melodie klezmer della tradizione ebraica, dalle rivisitazioni di celebri arie classiche e brani pop, a feroci inni da osteria: questo il repertorio con cui, martedì 11 settembre alle ore 13.30, il gruppo Radio Zastava suonerà dal vivo per i detenuti della Casa Circondariale di Pordenone. Non nuovi a questo tipo di esperienza, i Radio Zastava, che riuniscono dal 2005 il gruppo di amici e  musicisti – come amano definirsi loro stessi -  “da strada” Domenico Rinaldi (sax contralto), Stefano Savi (darbouka e dumbek), Leo Virgili (trombone), Flavio Zanuttini (tromba), David Cej (fisarmonica) e Marco Kappel (tuba), Pedja Pijunovic (cassa), si sono già esibiti alla Casa Circondariale di Udine e confermano con questo nuovo appuntamento la volontà di intervenire direttamente  in realtà complesse e delicate come quelle degli istituti penitenziari. “Inizialmente non sapevamo a che reazione saremmo andati incontro esibendoci di fronte a una “piazza” così particolare – afferma il trombonista della formazione Leo Virgili – ma abbiamo comunque deciso di confrontarci, di andare oltre i classici pregiudizi verso i detenuti”. “ E il feedback si è rivelato positivo - continua Virgili – facendo del concerto uno strumento di scambio e coinvolgimento per entrambi le parti. Ci ha regalato molta energia. E ci ha spinti a decidere di ripetere quest’esperienza”.
Inserito nel programma di iniziative del Progetto pilota in tema di disadattamento, devianza e criminalità, che il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia coordina, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, da oltre vent’anni all’interno delle Case Circondariali di Udine, Pordenone e Tolmezzo, quest’ultimo appuntamento è solo un tassello di un progetto consolidato con il quale il CSS interviene da vent’anni nelle aree del disagio. La proposta spazia da momenti di intrattenimento e aggregazione, come le esibizioni di carattere musicale che ben si prestano alla composizione multiculturale delle popolazione detenuta, a laboratori di espressione artistica affidati a operatori qualificati e che vanno dal teatro, al linguaggio del corpo, alla realizzazione di video, alla scrittura.