Cervignano | Teatro Pasolini
12 aprile 2005
15 aprile 2005

Stella stellina

Stella stellina

locandina
anno
2005
testo
Silvano Antonelli
collaborazione drammaturgica Giorgia Zago, Stefano Botti
interpreti
Giorgia Zago, Stefano Botti

Ma come si fa a raccontare il teatro con delle parole? Come si fa a raccontare la musica? E uno sguardo? E un gesto? E un tono di voce? Come si fa? E quello che si domandano insistentemente due giovani attori che vogliono a tutti i costi superare un “provino” che gli consentirà di recitare in uno spettacolo per bambini. Ma come sono fatti i bambini? Cosa li diverte? I due attori non sembrano saperlo molto bene... fino a quando... Una delle stelle appese ai fondale continua a cadere e si sa... quando cade una stella... quando la stella si appiccica a un bastone e vuole essere una bacchetta magica... può succedere di tutto...
Stella stellina nasce tra le pagine del libro Le stelle nascoste, mappa dei desiderio nell’immaginario infantile a cura di Mafra Gagliardi, un testo che raccoglie i desideri di alcuni bambini italiani ascoltati in questi anni dall’Osservatorio dell’immaginario. L’idea di tradurre teatralmente le innumerevoli suggestioni che il libro offre prosegue il lavoro che da molti anni la compagnia Stilema / Unoteatro svolge a vivo contatto con i bambini.

L’infanzia cui la Compagnia tenta di dare voce non è solo fatta di “alunni” o “allievi”. Coloro con i quali Stilema / Unoteatro di Torino ha aperto un dialogo continuo sono bambini, sono ragazzi, sono portatori di cultura viva; sono spettatori e cittadini di oggi, prima che, come si è soliti dire e sentire, di domani. il bambino cittadino è l’interlocutore di un teatro che accetta di definirsi nei confronti della vita e dei tanti modi di parlarsi che lo attraversano, di un teatro che svolge una funzione pienamente adulta, perché ascolta ed è ascoltato. La viva realtà dell’infanzia, incontrata ogni giorno nei laboratori o ascoltata grazie alle iniziative dell’Osservatorio dell’immaginario
costituisce allora la fonte di una drammaturgia originale, che non attinge dal patrimonio letterario tradizionale, ma che mira a rappresentare stati, condizioni di un immaginario contemporaneo di ragazzi e di giovani, in scena, un teatro d’attore arricchito dall’utilizzo di oggetti, dall’uso della musica dal vivo, da un attento ricorrere al coinvolgimento dello spettatore.

età consigliata 5/7 anni linguaggio teatro d’attore