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Contatto 1991/1992

Nel paese delle meraviglie

Contatto

Udine | Teatro Zanon dal 25 ottobre 1991
al 27 ottobre 1991

Nel paese delle meraviglie

La magia del Teatro Nero di Praga presenta una rilettura del mondo fantastico di Lewis Carroll.

Le ragazze di San Frediano

Contatto

Udine | Teatro Zanon dal 15 novembre 1991
al 17 novembre 1991

Le ragazze di San Frediano

Uno spettacolo di fresca e divertente danza contemporanea proposto dalla Compagnia di Torao Suzuki, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini.

Lettera al padre

Contatto

Udine | Teatro Zanon dal 29 novembre 1991
al 1 dicembre 1991

Lettera al padre

Un attore di straordinarie capacità e intensità interpretativa, Franco di Francescantonio, propone Lettera al padre, da Kafka.

La storia di Romeo e Giulietta

Contatto

Udine | Teatro Palamostre dal 10 gennaio 1992
al 12 gennaio 1992

La storia di Romeo e Giulietta

Il Teatro Settimo sceglie di raccontare una delle più popolari storie dell'Occidente; il punto di vista è quello del tempo che è passato e dei segni che ha lasciato sui sopravvissuti.

Sogno di una notte di mezza estate

Contatto

Udine | Teatro Palamostre dal 31 gennaio 1992
al 2 febbraio 1992

Sogno di una notte di mezza estate

Il Teatro del Carretto propone la sua esperienza teatrale fatta di invenzione, di visualità, di bestiari immaginari.

Operaccia romantica

Contatto

Udine | Teatro Palamostre dal 6 febbraio 1992
al 9 febbraio 1992

Operaccia romantica

Il nuovo spettacolo di Paolo Rossi, è una raccolta e ampliamento di moderne storie italiane, immaginarie (ma fino a un certo punto), concrete, a volte persino brutali.

Sotto banco

Contatto

Udine | Teatro Palamostre dal 5 marzo 1992
al 8 marzo 1992

Sotto banco

Angela Finocchiaro e Silvio Orlando, diretti da Daniele Luchetti. Un esilarante gruppo di insegnati si appresta a decidere il futuro degli studenti della IV D.

La decima edizione di Teatro Contatto potrebbe assumere un valore celebrativo, che il traguardo dei dieci anni spesso comporta di conseguenza non è certo questo che ci interessa, quanto piuttosto leggere i dati e soprattutto il significato che emergono da dieci anni di attività in Friuli Venezia Giulia e in tutta Italia, così come si riflettono nel nostro presente e che prospettive offrono al futuro del teatro - e dell'attività teatrale e spettacolare in genere - nella nostra regione. I circa 250.000 spettatori che hanno seguito le nostre iniziative in questi dieci anni confortano certamente la scelta di aprire al Nuovo, alla cultura che cerca nel continuo scambio osmotico con la realtà contemporanea, il senso dell'attività spettacolare, che vuole ritrovare appieno il senso di un rapporto comunicativo tra palcoscenico e platea. Il progetto culturale del Centro Servizi e Spettacoli continua a trovare nuovi sviluppi, anche grazie al sempre più qualificato apporto del Enti pubblici locali e nazionali, che condividono con crescente impegno e partecipazione la possibilità di caratterizzare quest'area del Paese che, oltre alle sue peculiarità culturali e storiche, registra un pubblico tra i più attenti e sensibili. La proposta di un teatro di qualità - non solo formale, ma di contenuto e metodologie produttive - in un visione europea di confronto e sviluppo, rimane il punto centrale e fondamentale nella determinazione, anche futura, delle scelte artistiche del Centro rafforzando i rapporti con il teatro europeo, quando possibile (spazi teatrali permettendo) ospitando spettacoli, comunque continuando a intessere un sistema di relazioni continuo, di studi e collaborazioni, che faccia accrescere il nuovo ruolo che potenzialmente la nostra regione può assumere nel cuore di una nuova Europa. In questo quadro, anche la nascita e la crescita di una attività produttiva teatrale professionistica, che trova la sua forza artistica nelle scelte di testi significativi e non usuali ( il lavoro della Compagnia del CSS), o la forza comunicativa del teatro musicale della Banda Osiris, rappresentano un settore di lavoro di grande prospettiva, che ha trovato grazie a un rapporto con il Comune di Udine e la Solari Udine spa, spazi e sviluppi impensabili solo qualche anno fa per questa regione.
La continua collaborazione sul piano della politica culturale con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia, il riconoscimento ministeriale e soprattutto la risposta, attenta e continua, di un pubblico vasto, regionale, sono i cardini sui quali il Centro Servizi e Spettacoli di Udine continuerà ad elaborare e sviluppare la propria attività di Ente stabili di produzione, promozione e ricerca teatrale del Friuli Venezia Giulia a favore del territorio regionale e di un continuo rinnovamento, nella qualità, della proposta cultura.
Paolo Aniello
presidente del Centro Servizi e Spettacoli di Udine

La decima stagione di Teatro Contatto si sviluppa sulla base di un dato che sarà centrale almeno per i prossimi due anni lo spazio, il teatro, inteso come edificio. Già da questo anno, infatti, Teatro Contatto si sposterà dallo Zanon, sede abituale dell'attività del Centro, per realizzare al Palamostre tutta la seconda parte della stagione stessa. I lavori di ristrutturazione che riguarderanno il Teatro Zanon, si protrarranno almeno per tutto il 1992. Teatro Contatto 19911992 comprende inoltre un altro dato, diretta conseguenza anche del problema-spazio, che volge invece a tutto favore del pubblico teatrale udinese e regionale una collaborazione con il Teatro Club grazie alla quale gli abbonati delle rispettive stagioni saranno ospiti di uno spettacolo inserito nell'altra stagione. E' così quindi che gli abbonati di Teatro Contatto potranno seguire lo spettacolo di Dario Fo, organizzato dal Teatro Club, i cui abbonati a loro volta potranno scegliere Sotto banco con Angela Finocchiaro e Silvio Orlando, parte della stagione di Contatto. Oltre al nuovo spettacolo che proporrà quindi Dario Fo (Johan Padan a la descoverta de le Americhe), un ritorno al grammelot padano del Mistero Buffo di molti anni fa, gli altri sette spettacoli in stagione proseguono la linea di lavoro del Centro Servizi e Spettacoli nella proposta di un teatro di qualità a partire dalla magia del Teatro Nero di Praga, che presenterà Nel Paese delle Meraviglie, una rilettura del mondo fantastico di Lewis Carroll, che costituisce una opportunità ideale per svolgere tutti gli effetti teatrali che caratterizzano questa forma teatrale. L'allestimento è senza parole, interamente concentrato sulle immagini che gli attori costruiscono sulla scena. E' la tecnica della camera nera, originaria dell'Asia, per cui attori invisibili, incappucciati in costumi neri che li mimetizzano nell'oscurità del fondale, fanno apparire e sparire, sollevandoli da terra, gli interpreti e gli oggetti. Uno spettacolo di fresca e divertente danza contemporanea sarà proposto dalla Compagnia di Torao Suzuki: Le ragazze di San Frediano, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini. La vicenda riguarda un giovane meccanico troppo amato dalle donne; una girandola di tradimenti, baruffe, lacrime, promesse, chiusa da un'animosa vendetta da gineceo alle spalle del rubacuori Nel romanzo di Pratolini, disegnati con poetica schiettezza di narratore neorealistico, emergono le fanciulle di una Firenze popolaresca, estremamente viva, dove i sentimenti sono svelati senza infingimenti, urlati, dove il dolore è anche rabbia, ma la gioia è vera, gioia di vivere e amare.
Con Franco di Francescantonio avremo modo di conoscere un attore di straordinarie capacità e intensità interpretativa: il testo che proporrà, Lettera al padre, è una lettera che Kafka scrisse nel 1919, mostrando in tutta la sua tremenda aggressività, il diritto paterno di amare senza capire e di credere nell'efficacia di un simile amore; a questo, il figlio oppone il diritto di smascherare l'aggressione e le pagine di questa lettera hanno suggerito una serie di immagini che sono state tradotte teatralmente usufruendo di diversi moduli espressivi, la parola, il gesto, la danza, nella ricerca della loro fusione in un unico interprete. Il personaggio rivive i momenti, le emozioni e i sentimenti che hanno caratterizzato il suo rapporto col padre, in una scenografia mini a fatta di pochi oggetti quotidiani. Con un processo già sperimentato in altri spettacoli (ricordiamo il bellissimo Elementi di strutta del sentimento visto a Udine alcuni anni fa) Teatro Settimo presenterà la sua Storia di Romeo e Giulietta; non sarà una messa in scena del testo di Shakespeare, ma un punto di vista da cui guardare alla storia, raccontandola. Romeo e Giulietta è per loro la scelta di raccontare una delle più popolari storie dell'Occidente; il punto di vista è quello del tempo che è passato e dei segni che ha lasciato sui sopravvissuti. E' passato del tempo da che la tragedia si è consumata. I genitori Capuleti e Montecchi, Benvolio, Frate Lorenzo e la Balia si ritrovano per ricordare al pubblico quei morti bambini. Ora ci sono altri giovani Montecchi e Capuleti cui raccontare una storia che è insieme favola e dramma, richiamiamo ed eredità poetica per le generazioni a venire. Un altro modo, completamente differente, ma ugualmente affascinante, di affrontare Shakespeare, ci verrà offerto dal Teatro del Carretto, che ha lavorato sul Sogno di una notte di mezza estate forte della sua esperienza teatrale fatta di invenzione, di visualità, di bestiari immaginari, ma anche di marchingegni artigianali diretti discendenti della macchineria del Brunelleschi e dei maestri barocchi Il loro Sogno di rivela una storia drammatica e violenta fin dai primi istanti; tutto è febbrile, mostruoso, brutale. Elfi e fate sono oscene presenze dalla testa calva, sono coperti da terrosità verdastre, protuberanze, squamosità. Puck è il personaggio che subisce più trasformazioni ora appare in forma canina, ora è ridotto alla sola testa che appare sul bordo di un piatto. Sono miracoli plastici, che mirano a una mostruosità favolistica molto vicina a una iconografia orientale, che ha messo in risalto il lavoro del Teatro del Carretto sulla scena europea. Questa stagione di Teatro Contatto proporrà anche quel vero personaggio, considerato il figlio artistico di Dario Fo, che è Paolo Rossi. E' difficile dare un'idea di questo attore per chi non ha avuto l'occasione di vederlo; un cantastorie rock? un comico acido? un impegnato maudit? un incrocio tra Dario Fo e Vasco Rossi? o forse tra Dario Fo e Jim Morrison? un dropout metropolitano? Sicuramente è uno che recita a copione, ma spesso si scosta e improvvisa, canta, fa dei personaggi. Notevolissima è la sua capacità di comunicazione, che ne ha fatto il leader incontrastato di quella generazione di nuovi comici che si è affermata da qualche anno all'incrocio tra cabaret, teatro e televisione. Il nuovo spettacolo di Paolo Rossi Operaccia romantica nasce dalla base dello spettacolo estivo, sviluppato e completato come è normale nel lavoro fatto di raccolta e ampliamento di moderne storie italiane, immaginarie (ma fino a un certo punto), concrete, a volte persino brutali. A concludere la decima stagione di Teatro Contatto, uno spettacolo che tutte le caratteristiche di interesse e curiosità protagonisti di Sotto banco saranno Angela Finocchiaro e Silvio Orlando, diretti - questa volta in teatro dopo l'esperienza del film Il portaborse - da Daniele Luchetti. Nello spettacolo che vedremo siamo in tempo di scrutini alla fine dell'anno scolastico. Un esilarante gruppo di insegnati si appresta a decidere il futuro degli studenti della IV D. A tratti in questo mondo chiuso giungono  echi del mondo reali un attimo di vita che dura un lampo rieccoli subito dopo figure impassibili  e insieme compassionevoli simili a quegli attori tristissimi pagati per prendere torte in faccia.