Teatrino del Rifo è in scena, martedì 12 giugno alle ore 13, nella Casa Circondariale di Tolmezzo con No, non sono Stato io, spettacolo della Trilogia della comunicazione.
L’appuntamento si inserisce nelle attività socio-culturali promosse dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG nell’ambito del Progetto di contrasto all’esclusione sociale, alla devianza e alla criminalità realizzato con il sostegno della Regione FVG - Assessorato alla Salute e Protezione sociale.
Teatrino del Rifo ha realizzato Trilogia della comunicazione come un repertorio di proposte che indaga e chiarifica temi importanti e “sensibili”. I tre spettacoli riguardano infatti in modo diverso il mondo dei mass media e più in particolare il pianeta televisione, avvicinando ognuno, tramite questo punto di vista, temi di informazione e di educazione forti come il coinvolgimento di bambini e ragazzi in guerre e guerriglie (Soldatini pieni di piombo), la questione dei comportamenti devianti che si stanno diffondendo fra i giovani e etichettati con il nome di “bullismo” (Ballo e Bullo nel Paese degli Allocchi), la sollecitazione alla conoscenza dei diritti e dei doveri definiti da un testo fondamentale, soprattutto per i giovani, come la Costituzione italiana (No, non sono Stato io).
La Costituzione è un po’ come un libretto di istruzioni sulle relazioni, sul “gioco” dei rapporti con gli altri. A leggerla con attenzione, la legge fondamentale dello Stato Italiano ci accompagna davvero in ogni momento della nostra giornata. Le sue istruzioni indicano la via dello stare insieme armoniosamente, rispettando gli altri, con la consapevolezza dei propri diritti e doveri.
No, non sono Stato io sollecita una riflessione proprio su questo. Invitati a scegliere tra soli due canali tv disponibili, due ragazzi decidono di optare per quello dove sta andando in onda un reality. Sullo schermo c’è Bambo, l’ultimo concorrente rimasto in gara, alle prese con le ultime prove da superare per diventare il vincitore. Il tema del rispetto delle regole - in un mondo virtuale e di fiction come quello dei reality, ma soprattutto nella vita di ogni giorno di tutti i cittadini - emerge così in uno dei contesti più seguiti e conosciuti dai ragazzi e consente agli adulti di avvicinarsi agli adolescenti e al loro mondo con maggiore comprensione e meno pregiudizi.