Cesare deve morire dei fratelli Taviani: proiezione per le scuole superiori al Visionario e per la popolazione detenuta presso la Casa Circondariale di Tolmezzo
CESARE DEVE MORIRE, IL FILM DEI FRATELLI TAVIANI TRIONFA AI DAVID DI DONATELLO DOPO L'ORSO D'ORO A BERLINO
È IN PROGRAMMA PER DUE PROIEZIONI ESCLUSIVE VOLUTE E ORGANIZZATE DA CSS E C.E.C. ASSIEME
9 MAGGIO ORE 12.45 PER I DETENUTI DELLA CASA CIRCONDARIALE DI TOLMEZZO e 10 MAGGIO ORE 10.30 AL VISIONARIO DI UDINE PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI
CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e C.E.C. Centro Espressioni Cinematografiche propongono a maggio due repliche esclusive del film dei fratelli Taviani Cesare deve morire che, dopo l’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012, trionfa anche ai David di Donatello aggiudicandosi cinque statuette, tra cui le più prestigiose: miglior film, miglior regia.
La prima visione è in programma mercoledì 9 maggio alle ore 12.45 per la popolazione detenuta presso la Casa Circondariale di Tolmezzo nell'ambito delle attività organizzate dal CSS per contrastare l'esclusione sociale, la devianza e la criminalità. Si prosegue giovedì 10 maggio alle ore 10.30 al Visionario di Udine con una visione dedicata agli studenti delle scuole secondarie di II grado. Al termine di entrambe le proiezioni seguirà un dibattito condotto dal critico cinematografico Giorgio Placereani e dalla regista e attrice Rita Maffei.
Girato totalmente in carcere, nella sezione Alta Sicurezza di Rebibbia (in cui da anni il regista teatrale Fabio Cavalli conduce con i detenuti un laboratorio teatrale), Cesare deve morire è un’opera insolita, capace di sconvolgere profondamente, nata con la speranza di far comprendere al pubblico la realtà del carcere. In esso il racconto della vita quotidiana si fonda con la trama shakespeariana. A Rebibbia, infatti, la compagnia teatrale di detenuti è chiamata ad adattare e reinterpretare il “Giulio Cesare”. È nel corso della lavorazione, nei momenti salienti della produzione, che gli attori scoprono la fragilità del muro che separa realtà e rappresentazione. Dentro e fuori dal palcoscenico gli uomini lasciano emergere ricordi, memorie dolorose, rancori. È così che il loro vissuto entra di prepotenza nel dramma, interferisce con la recitazione, la rende altissima e straordinariamente coinvolgente.
Immerso in un bianco e nero irreale e “parlato” con i personali dialetti dei protagonisti (romano, napoletano, siciliano, pugliese), Cesare deve morire è un film che nasce dalla necessità, affermano i Taviani, “di dare voce a un gruppo di uomini con un passato, lontano o recente, di colpe e delitti, di valori offesi, di rapporti umani spezzati (…). Abbiamo voluto seguirli nei loro giorni e nelle loro notti troppo lunghe. Abbiamo voluto che il nostro comune lavoro si svolgesse nelle loro celle, dove si vive anche in cinque, nei corridoi, nei cubicoli dell’ora d’aria, nell’attesa di colloqui difficili”.
AL VISIONARIO “CESARE DEVE MORIRE” DEI FRATELLI TAVIANI
PROIEZIONE PER LE SCUOLE SUPERIORI
IN COLLABORAZIONE TRA CEC CENTRO ESPRESSIONI CINEMATOGRAFICHE E CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FVG
Girato totalmente in carcere, nella sezione Alta Sicurezza di Rebibbia (in cui da anni il regista teatrale Fabio Cavalli conduce con i detenuti un laboratorio teatrale), Cesare deve morire è un’opera insolita, capace di sconvolgere profondamente, nata con la speranza di far comprendere al pubblico la realtà del carcere. In esso il racconto della vita quotidiana si fonda con la trama shakespeariana. A Rebibbia, infatti, la compagnia teatrale di detenuti è chiamata ad adattare e reinterpretare il “Giulio Cesare”. È nel corso della lavorazione, nei momenti salienti della produzione, che gli attori scoprono la fragilità del muro che separa realtà e rappresentazione. Dentro e fuori dal palcoscenico gli uomini lasciano emergere ricordi, memorie dolorose, rancori. È così che il loro vissuto entra di prepotenza nel dramma, interferisce con la recitazione, la rende altissima e straordinariamente coinvolgente.
Immerso in un bianco e nero irreale e “parlato” con i personali dialetti dei protagonisti (romano, napoletano, siciliano, pugliese), Cesare deve morire è un film che nasce dalla necessità, affermano i Taviani, “di dare voce a un gruppo di uomini con un passato, lontano o recente, di colpe e delitti, di valori offesi, di rapporti umani spezzati (…). Abbiamo voluto seguirli nei loro giorni e nelle loro notti troppo lunghe. Abbiamo voluto che il nostro comune lavoro si svolgesse nelle loro celle, dove si vive anche in cinque, nei corridoi, nei cubicoli dell’ora d’aria, nell’attesa di colloqui difficili”.
Firmato dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani
Cesare deve morire è il documentario che ha conquistato l’Orso d’Oro al Festival di Berlino. In Italia è distribuito dalla Sacher Film di Nanni Moretti.
La proiezione didattica
Giovedì 10 maggio alle ore 10.30: la proiezione è destinata alle ultime classi delle scuole secondarie di II grado.
Si tratta di una visione impegnativa, che però permette di avvicinarsi ad un’opera complessa e stratificata. Gli aspetti sociali, la vicenda criminale e i tratti culturali (molti dei protagonisti sono condannati per reati di mafia), l’intreccio costruito magistralmente tra linguaggio teatrale e cinematografico, l’interesse per il particolare adattamento della tragedia di Shakespeare vengono comunque superati dal racconto della vicenda umana ed emotiva dei protagonisti, attori eccezionali che davanti alla macchina da presa mettono anche se stessi.
La mattinata è organizzata in collaborazione tra CEC Centro Espressioni Cinematografiche e CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia che curerà una introduzione alla visione dell’opera cinematografica e il commento al termine della visione con un dibattito con gli studenti. Il dibattito sarà condotto dal critico cinematografico
Giorgio Placereani e dalla regista e attrice
Rita Maffei.
Informazioni sulle mattinate per studenti, costi e recapiti
Il film sarà programmato giovedì 10 maggio alle ore 10.30.
Il biglietto a carico di ciascuno studente è di 4,00 € (entrata gratuita per gli insegnanti).
Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni: C.E.C./Mediateca Mario Quargnolo del Visionario, via Villalta 24 – Udine. Tel: 0432/299545; fax: 0432/229815; e-mail
Giulia@cecudine.orgIl sito Internet del C.E.C. è
www.visionario.info