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Le Troiane, una co-produzione europea del CSS ha inaugurato la prima edizione del Napoli Teatro Festival

LE TROIANE
da Le Troiane di Euripide
regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti
con gli attori della Compagnia Teatrale Europea
Jean-François Bourinet, Mahaut D'Arthuys, Evelyne El Garby Klai, Ena Fernandez, Flávia Gusmão, Tatiana Lepore, Dominique Pattuelli, Martim Pedroso, Umberto Petranca, Daniele Pilli, Elmano Sancho, Carlotta Viscovo
scene e costumi Rita Bucchi / disegno luci Stefano Mazzanti / suono Otto Rankerlot
assistente alla regia Antoni Lo Presti
una produzione Napoli Teatro Festival Italia
in coproduzione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in collaborazione con Ministério da Cultura - Direcção-Geral das Artes (Portogallo), INAEM - Ministerio de Cultura (Spagna), Festival de Mérida (Spagna), Centro Cultural de Belém (Portogallo), La Comédie de Reims (Francia), C.R.E.P.A. di Bruxelles (Belgio), Teatro Nacional Dona Maria II di Lisbona (Portogallo)
spettacolo in lingua italiana, francese, spagnola, portoghese con sopratitoli in italiano

Un importante appuntamento di respiro internazionale ha coinvolto il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG: lo spettacolo di cui è co-produttore principale, Le Troiane di Euripide, è stato infatti l’evento con cui si è inaugurata la prima edizione del Napoli Teatro  Festival Italia, il festival internazionale fortemente voluto un anno dal Ministero per i  Beni e le Attività culturali affinché nascesse anche in Italia un  grande Festival alla stregua di grandi festival teatrali europei come il Festival di Avignone e il Festival di Edimburgo. E’ stato lo stesso  Renato Quaglia, udinese e neo direttore del prestigioso Festival partenopeo, a invitare il CSS a progettare e produrre assieme  proprio al Napoli Teatro Festival questo spettacolo di apertura e che porterà per la  prima volta sul palcoscenico la Compagnia Teatrale Europea, un formazione di giovani attori di cinque Paesi dell’Unione che ogni anno aprirà il Napoli Teatro Festival.

Lo spettacolo di quest’anno è nato proprio a Udine, al Teatro S. Giorgio, dove la Compagnia ha lavorato e provato per due mesi, nella casa di produzione del CSS.

L’allestimento dalla tragedia di Euripide porta la firma di una coppia italo-brasiliana, i registi Virginio Liberti e Annalisa Bianco, in questi anni fra i protagonisti più interessanti del panorama teatrale italiano e rivelatisi con riletture rigorose e toccanti di autori come Heiner Muller, Copi, Koltès, Fassbinder, Weedekind e Ostroviskj, e ha visto protagonisti in scena 12 giovani attori di cinque Paesi europei - Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Italia - per uno spettacolo multilinguistico (quattro le lingue parlate) e che assomma e mette a confronto le diverse formazioni e professionalità del mondo teatrale europeo.

Le  Troiane ha avuto come palcoscenico di  debutto a Napoli dal 7 al 15 giugno gli spazi maestosi e visionari del Real Albergo dei Poveri - 100 mila metri quadri fatti costruire, a metà Settecento, dall’illuminato Carlo III di Borbone per dare un tetto a oltre 4000 poveri del Regno e uno degli oltre venti luoghi di rappresentazione che trasformeranno Napoli in un grande palcoscenico. Collaborano all’allestimento di Troiane, Rita Bucchi, per le scene e costumi,  Stefano Mazzanti al disegno luci, Otto Rankerlot per la cura del suono, Antoni Lo Presti come assistente alla regia.

Ne Le Troiane Euripide rappresenta il dolore ed il lutto che seguono necessariamente alla guerra. Sono le ultime ore di Troia in fiamme: le principesse troiane e la regina Ecuba attendono di essere spartite, schiave, come bottino tra i capi Greci. Davanti alle nere navi, all’alba, dopo la tragica notte, confrontano il proprio passato glorioso con il lutto presente e il futuro orribile. È la guerra dalla parte dai vinti. Nel progetto di Bianco e Liberti si indicano anche le linee guida per una futura riflessione pratica sulle possibilità del Tragico oggi: «Ci interessa la tragedia di una collettività, la discesa negli abissi della sofferenza umana senza nome, senza storia come i quotidiani morti del Darfur, delle strade in Iraq o nei massacri successi in Rwanda. I testi tragici non sono un fatto culturale ma un preciso racconto di orrori. Il Tragico come un conflitto senza soluzione. Il Tragico come una macchina di sterminio per l’astuzia della ragione. Il Tragico come antidoto all’indifferenza del dolore altrui».

vai alla produzione LE TROIANE

info _ CSS Teatro stabile di innovazione del FVG   via Crispi 65 - 33100 Udine
tel +39 0432 504765   fax +39 0432 504448