Calendario Calendidonna 2008 Geisha, no geisha
Pieghevole Calendidonna 2008 Geisha, no geisha
Dal 4 all’8 marzo Udine Porta a Oriente - il palinsesto culturale promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine e che si compone di più momenti di attenzione alle arti e alla cultura del vicino e lontano Oriente, dal Far East Film Festival al Festival Vicino/Lontano e al Premio Terzani - si apre sugli universi femminili con CALENDIDONNA 2008. La manifestazione culturale giunta alla sua V edizione - dopo l’India, il Nord Africa magrebino, la Cina – sotto il titolo “amletico” di GEISHA, NO GEISHA si immerge quest’anno nelle molteplici declinazioni dell’identità culturale e sociale delle donne nel Giappone del XXI secolo.
Un Giappone “in rosa” raccontato con forza direttamente dalle voci di donne che sono riuscite, con mezzi d’espressione diversi, a scardinare prima l’archetipo di moglie-madre e geisha cucito per millenni su misura per l’eterea donna giapponese dall’immaginario comune, poi il mito anni ‘80 e ‘90 dell’impassibile e imperturbabile donna manager e a ridefinire poi la sua identità in una direzione del tutto nuova, attribuendole nuove capacità e autonomia nelle relazioni sociali, come nel lavoro e nel rapporto con la sessualità.
Ospiti del Festival saranno le scrittrici Randy Taguchi, pioniera del web, best seller da un milione di copie vendute con il romanzo d’esordio, Presa Elettrica e oggi autrice acclamata del genere “occulto/sciamanico” e Junko Hasegawa, una delle autrici di No Geisha – otto modi di essere donna nel Giappone di oggi, l’antologia che verrà presentata in prima nazionale nelle giornate della manifestazione.
A Udine anche la scrittrice simbolo della cultura pop giapponese di nuova generazione Hitomi Kanehara, che con il suo primo romanzo Serpenti e piercing, scritto a soli 22 anni, ha creato un terremoto nel panorama letterario per il suo erotismo crudele e tragico e la giovane Ami Sakurai autrice dello sconcertante Un mondo innocente, storia del rapporto incestuoso fra due fratelli.
Accanto a loro anche la regista Miyuki Sohara e le geishe del terzo millennio ritratte nel suo video-documentario Hannari: Geisha Modern, la coreografa e danzatrice Ikuyo Kuroda con la sua compagnia Batik, una formazione tutta al femminile dalla sensualità provocatoria e irriverente, ma anche un’icona della tradizione come Yoshie Sakai, straordinaria suonatrice di koto, l’arpa giapponese.
A dialogare con queste protagoniste ci sarà una delle massime esperte italiane della cultura del Sol Levante, la giornalista Renata Pisu, insieme a Toni Maraini, Antonietta Pastore, Gianluca Coci, Paola Scrolavezza.
DENTRO IL PROGRAMMA
Ospite attesa del Festival sarà la cineasta Miyuki Sohara, che mercoledì 5 marzo al Visionario, (ore 18.30) sarà al centro di una conversazione dal titolo emblematico Ancora Geisha - condotta da Antonietta Pastore e Renata Pisu. Seguirà alle ore 21, con la presentazione della regista, la proiezione in prima visione assoluta per il mondo Occidentale del suo recente video-documentario Hannari - Geisha Modern, attento e intenso ritratto delle geishe del terzo millennio, capace di sfatare i comuni stereotipi su queste Madame Butterfly odierne. Raffinata conoscitrice della cultura giapponese, dell’arte e della danza tradizionale, la Sohara è riuscita ad introdursi con la sua telecamera nel mondo esclusivo delle geishe di Kyoto, intervistandole e illustrando la professionalità, la dedizione e l’orgoglio di queste “artiste di talento” come lei stessa le definisce.
Giovedì 6 marzo ospite d’eccezione sarà la scrittrice Randy Taguchi, regina della Rete (già nel 1996 il suo sito aveva più di centomila accessi) e scrittrice prolifica – ha pubblicato 14 romanzi e altrettanti saggi. Taguchi oggi rappresenta un punto di riferimento per gli amanti di un genere che coniuga occulto, fantastico e erotismo.
Tra gli incontri in programma al Visionario con la scrittrice, si segnala, in particolare, la conversazione La letteratura giapponese contemporanea: tra spiritualità, erotismo e tecnologia (ore 18) condotta da Antonietta Pastore, Gianluca Coci e Paola Scrolavezza.
Nella stessa giornata sono previste le proiezioni dei film tratti dai suoi romanzi: Concent di Shun Nakahara ispirato a Presa Elettrica (ore 16) e Antenna di Kumakiri Kazuyoshi dall’omonimo romanzo (ore 20.30).
Inoltre, in anteprima assoluta, giovedì 6 marzo (ore 11.30) al Visionario, Calendidonna ospita la presentazione dell’antologia No Geisha – otto modi di essere donna nel Giappone di oggi (edizioni Mondadori, 2008): racconti di autrici di diverse generazioni tradotti per la prima volta in Italia. Testimone d’eccezione a Udine sarà la scrittrice Junko Hasegawa .
No Geisha supera gli stereotipi della donna sottomessa e raffinata o della docile e remissiva moglie dell’uomo d’affari ed è capace di restituire una femminilità ricca di sfumature, con un occhio di riguardo all’eros, ma anche al senso di maternità, gli affetti, la perversione, la morte. “Un approccio narrativo coraggioso e concreto” scrive nell’introduzione la scrittrice e regista Ruth Ozeki “che offre un quadro fresco e nuovo della vita delle donne giapponesi di oggi e che forse sorprenderà i lettori occidentali ”.
Junko Hasegawa, molto conosciuta nel suo Paese per i suoi “reportage illustrati” - articoli corredati da vignette umoristiche – per i suoi romanzi e saggi, con cui è diventata un riferimento per le donne della sua generazione, le quarantenni, si confronterà poi in un incontro pubblico – Fenomeni metropolitani: ragazze alla ricerca di nuovi modelli tra erotismo, solitudine, autolesionismo - con due scrittrici di nuova generazione agguerrite e dissacranti: Hitomi Kanehara e Ami Sakurai (7 marzo, Visionario, ore 18).
Hitomi Kanehara, scrittrice cyber punk della Tokyo trendy, classe 1983, con il suo romanzo d’esordio Serpenti e piercing (Fazi Editore, 2005) ha ricevuto un plauso unanime di critica e pubblico e le è valso il prestigioso premio Kutagawa 2004. L’“icona pop della cultura giapponese” come è stata definita dal New York Times, Hitomi Kanehara, si fa portavoce di una generazione e di una nicchia della cultura giapponese che fanno del sadismo, del masochismo, delle relazioni sessuali violente e della continua trasformazione e “rigenerazione” del corpo attraverso piercing e tatuaggi una scelta di vita.
Altra testimone al femminile sarà Ami Sakurai, “principessa del disincanto”, giornalista controversa per i reportage sugli incontri sessuali a pagamento. Il suo romanzo Un mondo innocente (edizioni Newton Compton, 2006) racconta la sconvolgente storia di Ami, diciasettenne che si prostituisce su Internet mentre nasconde una relazione segreta con il fratello, affetto da un ritardo cognitivo. Un romanzo tagliente e controverso, che mette a nudo, insieme al corpo della protagonista, anche il cuore.
Particolarmente ricca quest’anno la sezione cinematografica. Al Visionario si segnala la proiezione di Il Sole di Aleksandr Sokurov (martedì 4 marzo, ore 16) sui dittatori del secolo appena trascorso; Tokio Decadence di Murakami Ryu (mercoledì 5 marzo, ore 16), storia di Ai, squillo a domicilio, che con la borsa rossa e gli "attrezzi" del mestiere percorre triste la metropoli giapponese; Babel di Alejandro Gonzáles Iñarritu (venerdì 7 marzo ore 16) film in quattro episodi su un sottile gioco di incastri; Sakuran di Ninagawa Mika (venerdì 7 marzo, ore 20.30) lungometraggio sulle oiran (cortigiane della classe alta) nell’epoca Edo (1600-1867); The Gift from Beate di Tomoko Fujiwara (sabato 8 marzo, ore 16) documentario sulla conquista della parità uomo-donna in Giappone e a seguire Kyoto di Kon Ichikawa, ritratto dell’antica capitale del Giappone.
Per i 100 anni della Giornata della donna, sabato 8 marzo, Calendidonna ospita al Teatro Giovanni da Udine (ore 21.30) lo spettacolo di danza Shoku (Tatto), della compagnia giapponese Batik, formazione tutta al femminile dalla sensualità provocatoria, enigmatica e irriverente. Sette danzatrici trasudano energia al vibrare di percussioni e canti e sfidano il pubblico svelando indumenti di pizzo. Leader del gruppo, la trentenne coreografa Ikuyo Kuroda, sarà al centro di un incontro pubblico (foyer del Teatro Giovanni da Udine, ore 18.30).
Il Festival Calendidonna connette con un filo rosso al Giappone tutta la città di Udine e la anima con un circuito di spettacoli, cinema, danza, ma anche con un fitto calendario di incontri, presentazioni di libri, mostre e laboratori per adulti e ragazzi, coinvolgendo attivamente importanti realtà della città come la Biblioteca Civica V. Joppi, le librerie e numerose associazioni sportive e culturali.
La cultura giapponese verrà esplorata in molte delle sue arti e specialità attraverso laboratori: dall’arte del bonsai allo shiatsu, alla calligrafia giapponese, con incursioni sulla cerimonia del tè, ikebana (arte della disposizione dei fiori), suiseki (piccole pietre), Manga e origami.
Numerose anche le mostre: il Salotto Giapponese e l'esposizione di kimoni al Visionario, Paraventi alla Pinacoteca (dal 4 al 30 marzo), Una festa per gli occhi alla Casa della Contadinanza (dal 4 al 16 marzo) e Calligrafia giapponese contemporanea alla Casa della Confraternita (dal 4 al 16 marzo).
Tre sono i progetti specifici volti a coinvolgere attivamente gli studenti e gli insegnanti degli Istituti superiori di Udine che aderiscono alle iniziative di Calendidonna curate da Sandra Bianchi, Rosanna Boratto e Daniela Rutter: Raccontare la guerra (per analizzare le eventuali differenze di approccio nel giornalismo di guerra maschile e femminile), Un film alla rovescia (realizzazione di un prodotto cinematografico partendo dalle fasi finali del processo per approdare solo alla fine alle basi di tutta la costruzione filmica) e Diario online da Tokyo (un forum aperto creato per conoscere direttamente la complessa realtà giapponese attraverso l'immediatezza di un diario online a cura di un giovane italiano, Flavio Parisi che vive da quattro anni a Tokyo).
Il Festival Calendidonna è realizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia - Assessorato alla Cultura, con la partecipazione della Commissione Pari Opportunità e dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Udine e della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine e con il patrocinio del Ministero Politiche Giovanili e Attività Sportive e della Provincia di Udine.
Partecipano attivamente alla realizzazione della manifestazione CEC Centro Espressioni Cinematografiche e CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.