Cervignano | Teatro Pasolini
14 gennaio 1999 ore  21:00

Hedda Gabler

Hedda Gabler

locandina
anno
1999
testo
Heinrik Ibsen
regia
Carlo Cecchi
interpreti
Anna Bonaiuto
e con Sara Bertelà, Donatella Furino, Paolo Graziosi, Betti Pedrazzi, Tommaso Ragno, Elia Schilton
scene/luci
scene e costumi: Titina Maselli
luci: Pasquale Mari
e...
assistente alla regia: Werner Wass
assistente alla scenografia: Barbara Bessi
produzione
Teatro Stabile di Firenze

''Tutto ciò che è volgare si posa come una maledizione su tutto quello che tocco''. Queste poche ma perentorie parole pronunciate da Hedda Gabler nel dramma che porta il suo nome riassumono alla perfezione il significato profondo del più controverso e per certi aspetti ambiguo tra i personaggi ibseniani. La ''crisi'' del dramma moderno, alla quale Ibsen contribuisce in maniera considerevole, si configura anche come perdita del senso tragico a tutto vantaggio dell'insorgere dell'elemento grottesco. Ciò che rimane dell'eroe classico non è che parodia comica e grottesca, dell'uomo. E così anche Hedda Gabler, la donna che per sfuggire alla noia e alla mediocrità della vita borghese, vorrebbe rendersi artefice di un gesto grandioso la cui bellezza riscatti la sua vita grigia, finisce solamente per macchiarsi di ridicolo, vittima e testimone delle sue stesse maldestre azioni.