Udine, Sant'Osvaldo | Auditorium Menossi
16 aprile 1993
17 aprile 1993

CONTATTO COMICO
The Beatles Songbook Concerto

Uno spettacolo nuovo di zecca, per Aringa al piano e Verdurini voce, originale ed esilarante. Al duo fiorentino si sono uniti questa volta i musicisti Dario Cecchini, sassofoni e anche flauti e chitarra, e Franco Nesti, contrabbasso e anche chitarra.

locandina
anno
1992
testo
di e con Aringa e Verdurini (Maria Cassi e Leonardo Brizzi)
interpreti
ai sassofoni Dario Cecchini
al contrabbasso Franco Nesti
scene/luci
scenografia Marco Marcucci
assistenza tecnica Armando Boano e Pietro Moroni
produzione
Teatro di Rifredi

Riascoltare i Beatles è come ricordare una parte di noi stessi, come eravamo 31 anni fa, proprio quando nel gennaio 1962 i quattro scarafaggi di Liverpool, non ancora baronetti, incidevano in diretta il loro primo disco-album.
Un mito da celebrare dunque? No di certo, ma piuttosto una inossidabile colonna sonora, un piccolo infondabile universo musicale da reinterpretare e reinventare in certe pieghe: soprattutto, nella sua più segreta auto-ironia e humor surreale, e infine da mixeare e violentare con altri echi melodici e in altra cultura, da “usare” per costruirci intorno uno spettacolo teatrale. E’ l’operazione che hanno inventato Aringa e Verdurini, alias Leonardo Brizzi e Maria Cassi.
Uno spettacolo nuovo di zecca, per Aringa al piano e Verdurini voce, originale ed esilarante. Al duo fiorentino si sono uniti questa volta i musicisti Dario Cecchini, sassofoni e anche flauti e chitarra, e Franco Nesti, contrabbasso e anche chitarra. Ora Aringa e Verdurini si presentano come una vera band con accurata professionalità musicale: le canzoni sono molte, da “Honey pie” a “Come together” e varie sono le contaminazioni sempre di alto livello e grande spasso. Vedi il mix di “Oh darling” e “Only you” o la quasi misteriosa “Mammete fantasy” ola nuova “Gelosia” dello stesso Brizzi.
Se ogni canzone è come dice Paolo Conte “un teatrino in tre minuti”, questo vero teatro comico-musicale, grazie a Maria Cassi che sta al centro dello spettacolo con la sua energia mimica e umoristica, la sua forza interpretativa della canzone assolutamente esilarante. A momenti clown, a momenti mimo, Maria Cassi interpreta ì mitici sound dei Beatles in una maniera che cancella una lunga serie di imitatori (ed esecutori) del quartetto inglese, ispirati più da banalità che da vero approfondimento della prorompente novità che i “fab four” di Liverpool rappresentarono.
Lo spettacolo di Aringa e Verdurini è all’insegna di una ironia tenera e pungente: tuffo quello che à anglomania, vizio, specialmente fiorentino, viene visualizzato tra bombette e ombrelli, strampalate accentazioni anglo-sassoni quanto perfette linguisticamente nelle interpretazioni canore, ed è un caleidoscopio di garbate secche invenzioni: il divertimento è assicurato con questo spettacolo che non ha caduta di ritmo o smalto.