Udine | Teatro Zanon
5 febbraio 1988
7 febbraio 1988

In attesa dei soccorsi

In attesa dei soccorsi

In attesa dei soccorsi si ispira ad un fatto di cronaca. Nel novembre 1985 il Nevado del Ruiz, un vulcano colombiano, cancella ogni forma di vita in alcuni centri abitati.

locandina
anno
1987
interpreti
Susanna Dini
produzione
Teatro Mascarà

In attesa dei soccorsi si ispira ad un fatto di cronaca.
Nel novembre 1985 il Nevado del Ruiz, un vulcano colombiano, scatenando fiumi di fango, cancella ogni forma di vita in alcuni centri abitati. Nudi, interamente coperti di fango, i pochi superstiti, corrono, senza direzione, in un immensa distesa piatta e calda, rotta a tratti da rami e corpi. Non parlano, non ascoltano, millenni di civiltà spazzati con rabbia dai loro occhi.
In attesa dei soccorsi si muove ai confini di un’analoga, violenta frattura. Una donna, che vive ai limiti di una radura devastata, scopre soffocato nel fango, il cadavere di un uomo. L’ambiente che li circonda è assoluto ed essenziale. Una lingua di terra brucia, senza posa, ai piedi di lei, un mare risciacqua alla riva, la pioggia cade incessante. Lo spazio, cosi dilatato, assorbe lo sguardo di chi osserva in un clima sospeso, spazzato da silenzi, da voci, da canti primordiali. La donna, coperta interamente di fango, lacerata nei più risposti sentimenti, tenta, dapprima, una sua identità fisica, riaprendo così la sua pelle al respiro del tempo.
Ogni azione è intensa e forte, vissuta unicamente su un piano fisico.