la sede css

Peter Stein con il suo Pinter Premio Ubu 2014 a Contatto 33 giovedì 12 febbraio

Il regista tedesco Peter Stein con il suo spettacolo ospite a Contatto giovedì 12 febbraio, al Teatro Palamostre (inizio ore 21.00) con Il ritorno a casa di Harold Pinter, spettacolo vincitore del Premio Ubu 2014 per la miglior attrice protagonista (ad Arianna Scommegna).



Una donna e una famiglia di soli uomini. Il sesso debole che diventa oggetto di fantasie erotiche e capro espiatorio di ipocrisie famigliari, fino ad un clamoroso ribaltamento di ruoli finale. Il ritorno a casa di Harold Pinter è un testo esplosivo che inscena una sconvolgente guerra fra sessi,  in cui la natura di ogni legame e sentimento umano si può ribaltare nel suo contrario, svelando quel "precipizio che sta sotto i discorsi di ogni giorno" (come recita la motivazione del premio Nobel a Pinter).
Ci voleva un magistrale direttore d’attori come Peter Stein e un cast formidabile di interpreti italiani (produzione Teatro Metastasio e Festival di Spoleto)  - da Paolo Graziosi, a Alessandro Averone, Elia Schilton, Antonio Tintis, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna – per dare nuove, potenti, prospettive sceniche al raffinato gioco al massacro che si scatena dalle pagine della piéce del drammaturgo inglese.

E il regista tedesco Peter Stein sarà proprio l’attesissimo prossimo ospite della stagione di Contatto 33 del CSS, con Il ritorno a casa, il suo ultimo spettacolo, vincitore del Premio Ubu 2014 attribuito alla sua protagonista femminile – Arianna Scommegna -  e in scena al Teatro Palamostre di Udine, giovedì 12 febbraio (inizio ore 21.00).

Harold Pinter scrive Il ritorno a casa nel 1964: è uno dei testi della maturità artistica del grande drammaturgo e Premio Nobel.
Il dramma, caustico e feroce, racconta il disgregamento di legami familiari fondati sull’ipocrisia e sulle cancrene che dolori ed esperienze interiori hanno maturato nel tempo. Fattore scatenante è, appunto, il ritorno a casa di Teddy, dopo anni di lontananza. L’uomo porta con sé la moglie Ruth, unico elemento femminile in un universo di uomini. Il suo arrivo avrà effetti sconvolgenti e per certi versi inaspettati: accolta come elemento estraneo verso cui sfogare la propria misoginia, Ruth viene accettata e inserita in un gioco perverso in cui appare allo stesso tempo come vittima e carnefice: sarà il marito Teddy ad andarsene da solo.

“Sin da quando ho visto la prima londinese, quasi 50 anni fa, ho desiderato mettere in scena Il ritorno a casa – spiega il regista Peter Stein. È forse il lavoro più cupo di Pinter, che tratta dei profondi pericoli insiti nelle relazioni umane e soprattutto nel rapporto precario tra i sessi. La giungla nella quale si combatte è, naturalmente, la famiglia. I comportamenti formali, più o meno stabili, si tramutano in aggressività fatale e violenza sessuale quando uno dei fratelli con la sua nuova moglie ritorna dall'America. Tutte le ossessioni sessuali maschili in questa famiglia di serpenti si proiettano sull’unica donna presente. Nelle fantasie degli uomini, e nel loro comportamento, viene trasformata in puttana e non le rimane che la possibilità della vendetta, assumendo quel ruolo e soddisfacendo la loro bramosia più del previsto.
Come sempre nei finali di Pinter tutto rimane aperto. L'immagine finale mostra la donna imponente, con gli uomini frignanti e anelanti ai suoi piedi e nessuno sulla scena e nell’uditorio saprà quello che può accadere”

La biglietteria del Teatro Palamostre, in piazzale Diacono 21, a Udine, è aperta dal martedì al sabato dalle ore 17.30 alle 19.30, tel. 0432.506925. www.cssudine.it. Prevendite online sul circuito www.vivaticket.it