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Contatto 30: venerdì 10 febbraio recupero dello spettacolo Teatro Anatomico_Il velo

Va finalmente in scena venerdì 10 febbraio ore 21 al Teatro S. Giorgio di Udine, per la stagione di Contatto 30, Teatro anatomico_Il velo, lo spettacolo sospeso la scorsa settimana a causa del maltempo (il 10 febbraio restano validi i biglietti emessi per la replica sospesa, per altre info: 0432.506925). Lo spettacolo è parte del percorso Teatri a km 0, in collaborazione con Akropolis.

Il Velo
è uno dei sei monologhi del progetto Teatro Anatomico, la maratona teatrale sul tema del Fondamentalismo che Antonio Latella ha ideato, coinvolgendo i sei attori stabili del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, con altrettanti giovani autori e registi. Per Il Velo al lavoro un tandem regista-autore vede collaborare il regista napoletano Tommaso Tuzzoli, da dieci anni regista assistente di Latella, e Federico Bellini, drammaturgo dei principali lavori di Latella, da I Negri a Studio su Medea (visto a Contatto), al ciclo Non Essere-Hamlet's portraits (presentato a Mittelfest 2009),  fino al recente Mamma Mafia, creato per lo Schauspielhaus di Colonia. In scena, un’intensa Candida Nieri, un diploma al Piccolo di Milano e attrice rivelazione attualmente parte dello Stabile Mobile di Latella.
Quella del Velo è una storia intima e spirituale, a suo modo anche  “estrema” sui  forti interrogativi della fede religiosa,  ma trova anche radici in un fatto storico realmente accaduto alla reliquia più significativa della cristianità, la Sacra Sindone.

“Nel 1532, – racconta il drammaturgo Federico Bellini - nella Saint-Chapelle di Chambery, un incendio rischiò di bruciare per sempre la Sindone. Due anni più tardi, tre suore clarisse della stessa città rammendarono il Lenzuolo con grande devozione e perizia, restituendoci l'immagine di un Cristo ferito non soltanto dalla Passione ma anche dall'incuria degli uomini che dovevano custodire l'impronta del suo corpo. In questo monologo – prosegue Bellini - ho cercato di ricostruire, avvalendomi anche di testimonianze del tempo, la vicenda di una delle sorelle che furono chiamate ad adempiere a questo compito; un impegno certamente difficile e gravoso, ma che offrì a queste donne di fede la possibilità unica di confrontarsi direttamente con l'immagine sacra”.

“Bambina, fanciulla/novizia, donna/suora. Il velo – dichiara il regista Tommaso Tuzzoli, che da un anno ha scelto di vivere in Friuli Venezia Giulia - racconta la storia di una donna, la cui vita è stata sottratta al mondo e consegnata alla clausura. Lo sguardo di questa donna, di cui altri hanno deciso il destino, è confinato tra le grate di un convento da cui è possibile solo sentire e vedere la pioggia. Come in una lunga confessione, è un racconto dolce come il rumore dell'acqua mossa da innocenti mani di bambina. L'andamento è quello di una ballata attraverso la quale percorriamo la sua vita. L'impianto scenografico è un quadro/teca contenente acqua all'interno del quale ritroviamo la protagonista. L'acqua diviene il sudario, il sangue, la pioggia che cade oltre le grate, ma anche l'elemento che fa riaffiorare il mondo sommerso dell'infanzia”.

Per informazioni e prevendite per lo spettacolo Il Velo: Biglietteria del Teatro Palamostre di Udine (piazzale Paolo Diacono 21, aperta dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30, tel. 0432.506925, biglietteria@cssudine.it). Venerdì 10 febbraio il Teatro S. Giorgio apre alle ore 20. Prevendite online sul circuito vivaticket.