mercoledì 23 novembre, ore 21
Udine, Teatro S.Giorgio
ingresso libero - si prega di confermare la propria presenza al CSS tel 0432 504765
IL SIUM DI UNE PATRIE
I ULTINS DÎS DI PRE CHECO PLACEREAN
di e con Fabiano Fantini
642-832 musica dal vivo eseguite dal fisarmonicista Sebastiano Zorza
elementi scenografici Luigina Tusini
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
con il sostegno di ARLeF
Nel venticinquesimo anniversario della morte del grande prete friulano, Francesco Placereani, fondatore del “Moviment Friûl”, autonomista, teologo, animatore della scena politico – culturale friulana negli anni ’60 e ’70 ci proponiamo di analizzare il suo pensiero e il suo operato attraverso uno spettacolo teatrale, al fine di rimettere in discussione e valorizzare un uomo e un periodo storico fondamentali per il Friuli e la sua lingua.
Furono, quelli, anni importantissimi per la presa di coscienza del nostro popolo, sia sotto il profilo etnico – linguistico, sia sotto il profilo politico, e la lucidità del pensiero di pre Checo Placerean aveva aperto gli occhi ai friulani sulla necessità della difesa della lingua, sull’importanza dell’università a Udine, sulla portata storica del Patriarcato d’Aquileia, sul problema dell’emigrazione ecc…
Fu una grande figura anche dal punto di vista teologico, in aperto contrasto con la chiesa ufficiale, ma coerente al punto da pagarne le conseguenze in un ingiusto isolamento.
Gli ultimi anni di vita di pre Checo furono devastati dalla malattia che lo aveva colpito e che gli causò una profonda depressione e una conseguente crisi esistenziale.
Ed è da qui che vogliamo far partire lo spettacolo, dal suo conflitto interiore, ritenendo molto più interessante, dal punto di vista drammaturgico, un processo dialettico in cui il personaggio possa venire analizzato in modo non univoco, retorico o enfatico, tipico delle celebrazioni, ma con tutte le sue contraddizioni, nei suoi aspetti luminosi e nei momenti di smarrimento e solitudine, in una visione che, però, non tradisca la grande portata del suo messaggio.
Lo spettacolo sarà suddiviso in quadri e in ognuno di essi verrà analizzato un aspetto del pensiero di pre Checo: dall’amore per il suo popolo, alla necessità di tradurre la Bibbia in friulano, dalle sue idee politiche, che trovano ispirazione nel Patriarcato di Aquileia, fino all’aspetto più anarchico e scandaloso della sua fede in Cristo.
Lo spettacolo, che si sviluppa in forma di monologo, verrà accompagnato da musiche eseguite dal vivo dal fisarmonicista Sebastiano Zorza.
Le scenografie sono realizzate da Luigina Tusini.
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