Giovedì 13 ottobre alle ore 21.00 al Visionario si svolgerà il secondo appuntamento con Heinrich von Kleist al cinema, la rassegna di film gratuita curata da Francesco Pitassio per l’evento Un inquieto batter d'ali. Heinrich von Kleist, il teatro e il suo tempo (Udine, 7 settembre - 24 ottobre 2011). Sul grande schermo sarà proiettato nella copia proveniente dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con l’introduzione del critico Giorgio Placereani del C.E.C. Il principe di Homburg di Marco Bellocchio (1997) con Andrea Di Stefano, Anita Laurenzi, Barbora Bobulova, Pierfrancesco Favino.
Dedicata alla trasposizione cinematografica dell'opera dello scrittore prussiano, Heinrich von Kleist al cinema nasce dalla collaborazione tra il Comune di Udine – Assessorato alla Cultura, l’Università degli Studi di Udine – Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali e il C.E.C. con il sostegno della Cineteca del Friuli. Le opere provengono dal Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung, dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale con la collaborazione de La Cineteca del Friuli.
Il principe di Homburg è l'adattamento dell’omonimo dramma di von Kleist e opera tra le maggiormente elogiate dalla critica italiana negli anni ’90, firmato dallo sguardo inquieto di Marco Bellocchio. Film emblematico delle ossessioni del cineasta e acuta lettura del testo kleistiano, vede come protagonista l’ardito principe di Homburg che viene condannato a morte dopo aver partecipato ad una battaglia senza l’ordine dell’Elettore. Il mondo dei sogni opposto a quello della razionalità: Bellocchio – la cui regia è stilizzata, rigorosa, densa di piani sequenza – reinterpreta coraggiosamente i conflitti dell’eroe romantico e lo rende sonnambulo. Lo scontro tra gli obblighi verso lo Stato e la libertà individuale è attualissimo, il finale sorprendente.
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VISIONARIO
HEINRICH VON KLEIST AL CINEMA, rassegna a cura di Francesco Pitassio
giovedì 13 ottobre ore 21.00
IL PRINCIPE DI HOMBURG
di Marco Bellocchio
Italia 1997, 89’
con Andrea Di Stefano, Anita Laurenzi, Barbora Bobulova, Pierfrancesco Favino
Introduce il critico Giorgio Placereani del C.E.C.
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