Il futuro dell’Europa si giocherà in modo decisivo sul terreno dell’educazione, in una partita a cui saranno chiamate le istituzioni scolastiche e universitarie. Da tempo i documenti europei insistono sull'urgenza di rinnovare programmi e metodi in vista delle sfide da affrontare nella competizione planetaria. I giovani dovranno apprendere, si sostiene, fondamentali competenze comuni in tutta l’Unione, da spendere in un mercato del lavoro esigente e flessibile. Se questa è la prospettiva, può sembrare una perdita di tempo dedicarsi a studiare discipline scarsamente utilizzabili e difficilmente omologabili come quelle umanistiche. Perché trasmettere un patrimonio di idee, immagini, lingue, destinate forse a diventare un lusso per pochi amanti del passato? Il mito dell’innovazione continua non lascia in effetti molto spazio alla riflessione sul nesso fra istruzione, educazione, trasmissione culturale.
Ma l’identità culturale europea non consiste proprio nella pluralità delle sue diverse tradizioni? Puntando alla standardizzazione non si rischia allora di distruggerla?
Eppure esistono paradigmi diversi, fortemente progressivi senza essere appiattiti sulle logiche tecno-economiche. Il più influente è oggi il pensiero della complessità, orientato a riunificare in una nuova cornice saperi scientifici e umanistici e a valorizzarne tanto i legami quanto le ricchezze peculiari.
Mauro Ceruti è Professore Ordinario di Filosofia della Scienza all'Università di Bergamo.
Ha introdotto in Italia l’epistemologia della complessità. È stato membro del Comitato Nazionale per la Bioetica e Presidente della commissione del Ministero della Pubblica Istruzione per l'elaborazione delle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione.
Ha svolto attività di ricerca presso la Facoltà di Psicologia e Scienze dell'Educazione di Ginevra fondata da Jean Piaget e allora presieduta da Alberto Munari, e presso il Centro di Studi Transdisciplinari (CETSAP) di Parigi diretto da Edgar Morin. Tra i suoi numerosi libri:
La sfida della complessità (a cura di, con G. Bocchi, Feltrinelli, 1985, 2° ed. B. Mondadori, 2007),
Il vincolo e la possibilità (Feltrinelli, 1986, 2° ed. Cortina, 2009),
La danza che crea. Evoluzione e cognizione nell'epistemologia genetica (Feltrinelli, 1989), E
voluzione senza fondamenti (Laterza, 1995),
L’Europa nell'era planetaria (con G. Bocchi ed E. Morin, Sperling & Kupfer, 1991),
Le radici prime dell’Europa. Gli intrecci genetici, linguistici, storici (con G. Bocchi, B. Mondadori, 2001),
Educazione e globalizzazione (Cortina, 2004),
La nostra Europa (con E. Morin, Cortina, 2013).
Testi tratti da
F. Nietzsche, Sull'avvenire delle nostre scuole (1872), trad. di G. Colli, Adelphi, Milano 2006
M.C. Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica (2010), trad. di R. Falcioni, il Mulino, Bologna 2011
E. Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero (1999), trad. di S. Lazzari, Cortina, Milano 2000
E. Morin, M. Ceruti, La nostra Europa, Cortina, Milano 2013
P. Sloterdijk, Devi cambiare la tua vita. Sull'antropotecnica (2009), trad. di S. Franchini, Cortina, Milano 2010
H. Arendt, Tra passato e futuro (1954), trad. di T. Gargiulo, Garzanti, Milano 1999
EUROPENSIERI
6 colazioni filosofiche della domenica mattina
un progetto ideato per la 31 stagione di
Teatro Contatto_Eurovisioni da
CSS / Società filosofica italiana – sezione FVG
con il sostegno di Banca di Udine
a cura di Beatrice Bonato
ingresso libero
il caffè è offerto dalla illycaffè di Trieste
il dolce assaggio è offerto dal Ristorante Allegria, via Grazzano, Udine
Domeniche mattina con colazione filosofica: è la proposta-novità di questa stagione numero 31 di
Teatro Contatto per accompagnare le sue “Eurovisioni”, il percorso di 9 spettacoli ideato per restituire molteplici sguardi “da” e “su” l’Europa frutto del lavoro di produzione artistica di compagnie selezionate in Italia, Belgio, Inghilterra, Germania, Grecia e Bielorussia.
Assieme agli universi aperti dalle visioni degli spettacoli, Contatto fa appello alla filosofia e alla sua capacità di elaborazione di pensiero, per suggerire e riflettere sulle diverse idee di Europa che emergono dalle tesi e ricerche dei maggiori pensatori del pensiero Occidentale.
Teatro Contatto lo fa assieme a cinque docenti di filosofia, per cinque domeniche di incontri aperti al pubblico denominati
Europensieri, un percorso di approfondimento nato dalla collaborazione fra
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e la
Società Filosofica Italiana- Sezione FVG, con il sostegno di
Banca di Udine.
Europensieri, condotti ogni domenica da un diverso filosofo -
Giovanni Leghissa , Nicola Gasbarro, Davide Tarizzo, Beatrice Bonato, Raoul Kirchmayr - sono accompagnati da letture di testi filosofici, antropologici, politici, curate da
Stefano Rizzardi, con la partecipazione delle voci di
Rita Maffei, Beatrice De Bellis, Cristina Benedetti, Dylan De Michiel, Giulia De Paoli, da ascoltare degustando una tazza di caffè e un dolce assaggio, gentilmente offerti dalla
illycaffé di Trieste e da
Ristorante Allegria di Udine.
“
Il motivo dell’identità europea è una costante nel pensiero moderno e contemporaneo – afferma
Beatrice Bonato, curatrice del progetto Eurovisioni.
La filosofia si è rispecchiata nella storia europea, nei suoi conflitti, nelle sue battute d’arresto e nelle sue prospettive. E allora, ci siamo chiesti, quante immagini dell’Europa circolano e si sovrappongono oggi, nell’economia, nella politica, nella cultura? Si possono ricondurre a un nucleo comune, rendere coerenti? Nonostante il lungo cammino delle istituzioni comunitarie, l’idea di una nuova Europa non ha ancora contorni definiti e il dibattito sul domani resta acceso”.
I cinque incontri generano ognuno riflessioni a partire da altrettante “parole chiave”: si incomincia il 2 dicembre 2012 con una riflessione su una delle più ricorrenti di questi anni,
Crisi (interviene Giovanni Leghissa, Università di Torino) e si prosegue parlando di
Crolli, (13 gennaio 2013 con Nicola Gasbarro, Università di Udine),
Ospitalità, (17 febbraio, con Davide Tarizzo, Università di Napoli),
Provocazioni (17 marzo, con Beatrice Bonato, Liceo Copernico, Udine),
Sopravvivenze ( 7 aprile, con Raoul Kirchmayr, Università di Trieste).
L’ingresso a Europensieri sarà libero.
info: CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
via Crispi 65 33100 Udine
tel +39 0432 504765
info@cssudine.it