Crolli / Europensieri
EUROPENSIERI_ gli incontri
colazioni filosofiche della domenica mattina
Udine, Teatro S. Giorgio
a cura di Beatrice Bonato
Udine, Teatro S. Giorgio
domenica 13 gennaio 2013, ore 11.00
CROLLI
riflessioni filosofiche con Nicola Gasbarro
letture di Stefano Rizzardi e Cristina Benedetti
da testi di Ernesto de Martino: La terra del rimorso, il Saggiatore, Milano 2008;
La fine del mondo. Contributo all'analisi delle apocalissi culturali, Einaudi, Torino 2002
conduce Beatrice Bonato
Quando un mondo storico è scosso dalle fondamenta, non solo nelle sue strutture materiali ma nella sua intelaiatura di senso, quando nuove formazioni culturali si sovrappongono alle più C4090-456 antiche senza armonizzarsi con esse e senza superarle, spesso si manifestano nel vissuto individuale gravi perturbazioni, sofferenze ingestibili, forme di follia.
Ernesto de Martino le chiamò apocalissi, o “fini del mondo”. La fine del mondo, al di là delle narrazioni fantastiche e delle minacce catastrofiste periodicamente risorgenti, al di là delle facili filosofie della storia, è dunque l’esperienza di un ritorno del caos, davanti al quale gli esseri umani rischiano, letteralmente, di crollare. Come capitava agli ultimi tarantati del Salento, che l’antropologo italiano incontrò in una celebre spedizione di studio.
La ricerca e la scrittura di de Martino faranno da guida a una riflessione sulle C4120-782 apocalissi, sia psico-patologiche sia culturali, che giungerà a toccare il tema dell’apocalisse nel Cristianesimo e nel pensiero rivoluzionario, per interrogare infine quelle apocalissi “senza eschaton”, cioè senza un orizzonte di compimento e di rinascita, che inquietano il presente.
E se il Cristianesimo è davvero una componente simbolica fondamentale dell’identità europea, cosa significa allora per l’Europa l’apocalisse “del” Cristianesimo” alla prova della globalizzazione, di fronte all'avanzare di altre civiltà, non europee e non cristiane? Dietro la paurosa immagine della cancellazione, non potrebbe invece spalancarsi una nuova scena, rivelarsi la possibilità di un mondo nuovo? Non dimentichiamo che il senso della parola apocalisse è rivelazione.
Nicola Gasbarro insegna Storia delle Religioni e Antropologia culturale all'Università degli Studi di Udine. Si occupa soprattutto di Metodologia e prospettiva della storia delle religioni, dei rapporti tra comparativismo e compatibilità, e di Antropologia della complessità.
EUROPENSIERI
5 colazioni filosofiche della domenica mattina
un progetto ideato per la 31 stagione di
Teatro Contatto_Eurovisioni da
CSS / Società filosofica italiana – sezione FVG
con il sostegno di Banca di Udine
a cura di Beatrice Bonato
ingresso libero
il caffè è offerto dalla illycaffè di Trieste
il dolce assaggio è offerto dal Ristorante Allegria, via Grazzano, Udine
Domeniche mattina con colazione filosofica: è la proposta-novità di questa stagione numero 31 di
Teatro Contatto per accompagnare le sue “Eurovisioni”, il percorso di 9 spettacoli ideato per restituire molteplici sguardi “da” e “su” l’Europa frutto del lavoro di produzione artistica di compagnie selezionate in Italia, Belgio, Inghilterra, Germania, Grecia e Bielorussia.
Assieme agli universi aperti dalle visioni degli spettacoli, Contatto fa appello alla filosofia e alla sua capacità di elaborazione di pensiero, per suggerire e riflettere sulle diverse idee di Europa che emergono dalle tesi e ricerche dei maggiori pensatori del pensiero Occidentale.
Teatro Contatto lo fa assieme a cinque docenti di filosofia, per cinque domeniche di incontri aperti al pubblico denominati
Europensieri, un percorso di approfondimento nato
C4120-783 dalla collaborazione fra
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e la
Società Filosofica Italiana- Sezione FVG, con il sostegno di
Banca di Udine.
Europensieri, condotti ogni domenica da un diverso filosofo -
Giovanni Leghissa , Nicola Gasbarro, Davide Tarizzo, Beatrice Bonato, Raoul Kirchmayr - sono accompagnati da letture di testi filosofici, antropologici, politici, curate da
Stefano Rizzardi, con la partecipazione delle voci di
Rita Maffei, Beatrice De Bellis, Cristina Benedetti, Dylan De Michiel, Giulia De Paoli, da ascoltare degustando una tazza di caffè e un dolce assaggio, gentilmente offerti dalla
illycaffé di Trieste e da
Ristorante Allegria di Udine.
“
Il motivo dell’identità europea è una costante nel pensiero moderno e contemporaneo – afferma
Beatrice Bonato, curatrice del progetto Eurovisioni.
La filosofia si è rispecchiata nella storia europea, nei suoi conflitti, nelle sue battute d’arresto e nelle sue prospettive. E allora, ci siamo chiesti, quante immagini dell’Europa circolano e si sovrappongono oggi, nell’economia, nella politica, nella cultura? Si possono ricondurre a un nucleo comune, rendere coerenti? Nonostante il lungo cammino delle istituzioni comunitarie, l’idea di una nuova Europa non ha ancora contorni definiti e il dibattito sul domani resta acceso”.
I cinque incontri generano ognuno riflessioni a partire da altrettante “parole chiave”: si incomincia il 2 dicembre 2012 con una riflessione su una delle più ricorrenti di questi anni,
Crisi (interviene Giovanni Leghissa, Università di Torino) e si prosegue parlando di
Crolli, (13 gennaio 2013 con Nicola Gasbarro, Università di Udine),
Ospitalità, (17 febbraio, con Davide Tarizzo, Università di Napoli),
Provocazioni (17 marzo, con Beatrice Bonato, Liceo Copernico, Udine),
Sopravvivenze ( 7 aprile, con Raoul Kirchmayr, Università di Trieste).
L’ingresso a Europensieri sarà libero.
info: CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
via Crispi 65 33100 Udine
tel +39 0432 504765
info@cssudine.it
EUROPENSIERI_ gli incontri
colazioni filosofiche della domenica mattina
Udine, Teatro S. Giorgio
a cura di Beatrice Bonato
Udine, Teatro S. Giorgiodomenica 17 febbraio 2013, ore 11.00
OSPITALITÀ
riflessioni filosofiche con Davide Tarizzo
letture di Stefano Rizzardi e Dylan De Michiel
da testi di Thomas Mann, Pierre Manent, Jutta Limbach
Il processo di costruzione della Ue sembra puntare al superamento degli stati nazionali verso un organismo federale. Esso presuppone una comunità di cittadini europei, per il momento piuttosto labile. Non è però l’unica alternativa. Si potrebbe disegnare un diverso modello politico, più rispettoso della storia dei popoli e del loro sentire, per concepire l’Europa non come una nuova entità sovrana, ma come spazio di ospitalità, aperto a tutti coloro che ne accettino le regole.
Davide Tarizzo insegna Filosofia Morale all'Università di Salerno e Filosofia Politica all'Università di Napoli "L'Orientale"
Udine, Teatro S. Giorgio
domenica 17 marzo 2013, ore 11.00
PROVOCAZIONI
riflessioni filosofiche con Beatrice Bonato
letture di Rita Maffei
da testi di Judith Butler
L’incontro è dedicato a Judith Butler. Vicina al femminismo e alle lotte delle minoranze gay e transgender negli USA, l’autrice ha mostrato come il potere operi attraverso l’imposizione di ruoli e identità sessuali “normali”. I suoi scritti recenti propongono un’etica e una politica capaci non solo di difendere dalla violenza, ma anche di rielaborarla in risposte attive.
Con gli strumenti di analisi del pensiero europeo, Butler lancia alla “vecchia Europa” una serie di provocazioni, provocando nel contempo le sicurezze della società americana.
Beatrice Bonato insegna Storia e Filosofia al Liceo scientifico “N. Copernico” di Udine.
Udine, Teatro S. Giorgio
domenica 7 aprile 2013, ore 11.00
SOPRAVVIVENZE
riflessioni filosofiche con Raoul Kirchmayr
letture di Stefano Rizzardi e Giulia De Paoli
da testi di Aby Warburg, Walter Benjamin, Claude Lévi-Strauss
Pensare l’identità europea significa riconoscervi le tracce di una storia di assimilazione, spesso violenta, dell’Altro. Sopravvivenza è il permanere dell’Altro nella forma di un doppio spettrale. Come la figura dell’Indiano d’America, che ritorna nel discorso filosofico e antropologico sul destino dell’Europa, e che resta estraneo a ciò che caratterizza, fondandola, l’identità europea. Interrogata, quell'immagine ci risponderà con un discorso che saremo in grado di comprendere?
Raoul Kirchmayr è professore a contratto di Estetica all'Università di Trieste.
E in collaborazione con vicino/lontano 2013:
Udine, Teatro S. Giorgiodomenica 12 maggio 2013, ore 11.00
ISTRUIRE EDUCARE TRASMETTERE
riflessioni filosofiche con
Mauro Ceruti
lletture di Rita Maffei e Stefano Rizzardi
da testi di Friedrich Nietzsche, Martha C. Nussbaum, Edgar Morin, Mauro Ceruti, Peter Sloterdijk, Hannah Arendt
conduce Beatrice Bonato
ingresso libero
Il futuro dell’Europa si giocherà in modo decisivo sul terreno dell’educazione, in una partita a cui saranno chiamate le istituzioni scolastiche e universitarie. Da tempo i documenti europei insistono sull'urgenza di rinnovare programmi e metodi in vista delle sfide da affrontare nella competizione planetaria. I giovani dovranno apprendere, si sostiene, fondamentali competenze comuni in tutta l’Unione, da spendere in un mercato del lavoro esigente e flessibile. Se questa è la prospettiva, può sembrare una perdita di tempo dedicarsi a studiare discipline scarsamente utilizzabili e difficilmente omologabili come quelle umanistiche. Perché trasmettere un patrimonio di idee, immagini, lingue, destinate forse a diventare un lusso per pochi amanti del passato? Il mito dell’innovazione continua non lascia in effetti molto spazio alla riflessione sul nesso fra istruzione, educazione, trasmissione culturale.
Ma l’identità culturale europea non consiste proprio nella pluralità delle sue diverse tradizioni? Puntando alla standardizzazione non si rischia allora di distruggerla?
Eppure esistono paradigmi diversi, fortemente progressivi senza essere appiattiti sulle logiche tecno-economiche. Il più influente è oggi il pensiero della complessità, orientato a riunificare in una nuova cornice saperi scientifici e umanistici e a valorizzarne tanto i legami quanto le ricchezze peculiari.
Mauro Ceruti è Professore Ordinario di Filosofia della Scienza all'Università di Bergamo.
Ha introdotto in Italia l’epistemologia della complessità. È stato membro del Comitato Nazionale per la Bioetica e Presidente della commissione del Ministero della Pubblica Istruzione per l'elaborazione delle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione.
Ha svolto attività di ricerca presso la Facoltà di Psicologia e Scienze dell'Educazione di Ginevra fondata da Jean Piaget e allora presieduta da Alberto Munari, e presso il Centro di Studi Transdisciplinari (CETSAP) di Parigi diretto da Edgar Morin. Tra i suoi numerosi libri:
La sfida della complessità (a cura di, con G. Bocchi, Feltrinelli, 1985, 2° ed. B. Mondadori, 2007),
Il vincolo e la possibilità (Feltrinelli, 1986, 2° ed. Cortina, 2009),
La danza che crea. Evoluzione e cognizione nell'epistemologia genetica (Feltrinelli, 1989), E
voluzione senza fondamenti (Laterza, 1995),
L’Europa nell'era planetaria (con G. Bocchi ed E. Morin, Sperling & Kupfer, 1991),
Le radici prime dell’Europa. Gli intrecci genetici, linguistici, storici (con G. Bocchi, B. Mondadori, 2001),
Educazione e globalizzazione (Cortina, 2004),
La nostra Europa (con E. Morin, Cortina, 2013).
Testi tratti da
F. Nietzsche, Sull'avvenire delle nostre scuole (1872), trad. di G. Colli, Adelphi, Milano 2006
M.C. Nussbaum,
Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della 220-701 cultura umanistica (2010), trad. di R. Falcioni, il Mulino, Bologna 2011
E. Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero (1999), trad. di S. Lazzari, Cortina, Milano 2000
E. Morin, M. Ceruti, La nostra Europa, Cortina, Milano 2013
P. Sloterdijk, Devi cambiare la tua vita. Sull'antropotecnica (2009), trad. di S. Franchini, Cortina, Milano 2010
H. Arendt, Tra passato e futuro (1954), trad. di T. Gargiulo, Garzanti, Milano 1999
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