Teatro Palamostre
17 febbraio 2009 Udine, ore 17
Sandro Lombardi e la compagnia, in occasione delle repliche de I GIGANTI DELLA MONTAGNA in scena al Teatro Palamostre di Udine il 16 e 17 febbraio 2009, ore 21, saranno al centro di un incontro pubblico a ingresso libero martedì 17 febbraio 2009, ore 17, al Teatro Palamostre.
17 febbraio 2009, ore 17
Udine, Teatro Palamostre
INCONTRO DEL "PROGETTO PIRANDELLO" per ScenAperta
Sandro Lombardi e la compagnia de I giganti della montagna incontreranno il pubblico
Conduce Mario Brandolin
ingresso libero
16 - 17 febbraio 2009, ore 21
Udine, Teatro Palamostre
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
mito incompiuto di Luigi Pirandello
con un finale di Franco Scaldati
regia Federico Tiezzi
con Andrea Carabelli, Silvio Castiglioni, Roberto Corradino, Marion D’Amburgo, Iaia Forte, Clara Galante, Aleksandar Karlic, Sandro Lombardi, Ciro Masella, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Debora Zuin
scene Pier Paolo Bisleri, luci Gianni Pollini, costumi Giovanna Buzzi
una produzione Teatro di Roma, Compagnia Sandro Lombardi, Teatro Metastasio - Stabile della Toscana
I giganti della montagna è una dichiarazione d’amore. Il suo oggetto di culto è il mondo dell’arte, della poesia, del teatro. In questo mondo, Pirandello dà riparo ai suoi protagonisti-attori, in fuga dai Giganti e il loro strapotere, da una materialità che tutto appiattisce e che divora l’anima. Federico Tiezzi ricorre a questo testo incompiuto eppure così veggente del grande drammaturgo siciliano per raccontare ancora una volta il presente e il tema molto attuale dell’identità dell’arte, del suo mistero, ma anche della sua verità. Con gli attori magistrali della sua compagnia, in stretta collaborazione con Sandro Lombardi, in scena nel ruolo magico di Cotrone, e assieme, nei ruoli principali, a Iaia Forte, Marion D’Amburgo, Massimo Verdastro, Silvio Castiglione e Debora Zuin, Tiezzi illumina un Pirandello con i colori e le visioni del Fellini di Otto e mezzo e di Giulietta degli spiriti, con suggestioni letterarie del Pasolini di Petrolio e degli Scritti corsari, e con un finale di Franco Scaldati, che in omaggio al suo conterraneo, si inventa un possibile e sorprendente epilogo per questo capolavoro.