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Case Circondariali: presentato il nuovo programma di attività socio-culturali a cura del CSS

PROGETTO PILOTA IN TEMA DI DISADATTAMENTO, DEVIANZA E CRIMINALITÀ

attività socio-culturali a favore della popolazione detenuta nelle
Case circondariali di
Pordenone, Tolmezzo, Udine
periodo di programmazione: aprile 2007 – maggio 2008

a cura del
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
con il sostegno di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Assessorato alla Salute e Protezione sociale


E’ stato programmato il nuovo piano annuale di attività socio-culturali rivolte alla popolazione detenuta delle Case circondariali del territorio friulano nell’ambito del Progetto Pilota in tema disadattamento, devianza e criminalità sulla base della Legge Regionale 19 maggio 1988 n.33 art.22 comma IV.

E dalla fine degli anni Ottanta, il CSS Teatro stabile di innovazione ha incentrato una parte importante della sua attività di produzione e progettazione di eventi culturali, artistici e di spettacolo dal vivo a interventi specifici da realizzarsi all’interno delle Case circondariali, con il costante sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del suo Assessorato alla Salute e Protezione sociale.

Il nuovo progetto di lavoro comprende attività socio-culturali programmate nel periodo aprile 2007 e maggio 2008 e coinvolgeranno i detenuti delle Case circondariali di Pordenone, Tolmezzo e Udine e dell’Ufficio di esecuzione penale esterna di Udine.
Il progetto è stato ideato dal CSS in stretta collaborazione con i direttori Francesco Macrì (Casa circondariale di Udine), Silvia Della Branca (Casa circondariale di Tolmezzo), Maria Vittoria Menenti (Casa Circondariale di Pordenone) e con Antonina Tuscano (Uepe Udine) e in reciproca relazione con gli educatori e tutti gli operatori sociali delle Case circondariali stesse. 

Con l’obiettivo di offrire ai detenuti momenti di reale coinvolgimento e socializzazione che possano dare un contributo sostanziale nella direzione della rieducazione promuovendo la crescita culturale dei soggetti, il CSS propone ormai costantemente nel tempo un programma sempre più differenziato di attività formative di laboratorio che hanno il loro fulcro principalmente nell’espressività artistica.

Quest’anno proseguono e si consolidano in particolare alcuni percorsi già avviati con operatori esterni che hanno fatto dell’intervento all’interno delle Case circondariali una propria qualificazione specifica e riconosciuta, e al contempo se ne avvieranno di nuovi, in forma sperimentale, con il coinvolgimento di nuove presenze.
Interrotta da un paio di anni, riprende quest’anno, ad esempio, l’attività di laboratori all’interno della Casa Circondariale di Udine – lo scorso anno intessuta esclusivamente su un programma di concerti musicali e sulla presenza di un comico noto e di grande disponibilità umana come Fabio De Luigi, che ha voluto legare la sua presenza a Udine in occasione di un suo spettacolo (ospite della stagione di Teatro Contatto) anche a un incontro con un gruppo di detenuti, rispondendo a curiosità e domande, svelando qualche piccolo segreto del mestiere, fra imitazioni e piccole gags improvvisate.
Sarà quindi l’attrice e regista Rita Maffei ad animare  - il prossimo settembre - un laboratorio indirizzato alla  realizzazione di un cortometraggio girato in elettronico (con l’uso di una videocamera) che sarà interamente concepito, scritto e interpretato dai partecipanti al laboratorio, che si ritroveranno protagonisti come co-sceneggiatori e autori di una regia collettiva. Le riprese, il montaggio e la post-produzione saranno realizzati in collaborazione con lo studio video Entract.
Si ripeterà invece per il secondo anno, dopo il primo riuscito esperimento, l’esperienza del laboratorio teatrale diretto dall’attore Sandro Carpini al quale ha aderito un gruppo “trasversale” e misto di utenti e operatori dell’Ufficio di esecuzione penale esterna di Udine che sovrintende ai soggetti in detenzione alternativa. Anche quest’anno il laboratori sarà ospitato alla Scuola media “P. Valussi”.

Nella Casa Circondariale di Pordenone si arricchisce ulteriormente l’offerta dei laboratori inaugurando per la prima volta in via sperimentale nel corso dell’autunno 2007 un laboratorio di scrittura creativa affidato al poeta e scrittore Alberto Garlini. Il laboratorio metterà in luce alcune accessibili tecniche narrative, attraverso esercizi pratici mirati a sviluppare le capacità di scrittura e composizione, in particolare quelle legate al racconto dell’esperienza personale. Questi incontri saranno seguiti da un laboratorio complementare sull’interpretazione diretto dall’attore Fabiano Fantini che – partendo dai testi composti durante il laboratorio di Garlini – si prefigge di  guidare i partecipanti verso l’apprendimento della griglia interpretativa di base di un attore, finalizzata in questo caso in particolare alla lettura dei racconti, delle poesie e delle opere scritte dagli  stessi detenuti. Con il coinvolgimento di una emittente radiofonica, alcuni dei risultati di questo laboratorio saranno registrati e mandati in onda nel corso di una trasmissione dedicata alla riflessione e alla testimonianza che possa emergere dal vissuto e dall’esperienza di chi vive la condizione carceraria.
Sempre a Pordenone, viene confermato il percorso laboratoriale teatrale incentrato sul movimento fisico: lo scorso anno era iniziato assieme ai danza-attori del Balletto Civile la formazione coordinata dalla coreografa Michela Lucenti un’esperienza che tramite l’azione e il lavoro sul corpo si è dimostrata in grado di raggiungere sorprendenti risultati sulla relazione con se stessi e con gli altri. Anche questa esperienza proseguirà a partire dal prossimo settembre.  

Le particolari caratteristiche della popolazione detenuta nella Casa circondariale di Tolmezzo nella sezione Alta sorveglianza fanno di quel carcere il luogo dove è stato possibile creare un gruppo stabile di lavoro che segue con continuità l’attività laboratoriale. Quella teatrale, da alcuni anni, è curata con passione e competenza da Sandro Carpini, e il gruppo che ha saputo riunire può a tutti gli effetti essere definito la “Compagnia teatrale della Casa circondariale di Tolmezzo”. Una compagnia amatoriale che ogni anno ha prodotto un nuovo allestimento, occupandosi dei testi, della messa in scena e interpretazione fino al debutto degli spettacoli ai quali ogni anno assistono il pubblico dei detenuti, alcuni rappresentanti della comunità di Tolmezzo, il personale e la direzione del carcere. Dopo una pausa estiva, Carpini riprenderà il suo lavoro con la Compagnia in vista di un nuovo spettacolo.
Dalla primavera 2007, il laboratorio musicale è stato affidato a Massimo Bonano, vocalist della cantante monfalconese Elisa e leader del gruppo dei Danka, che da ottobre ritornerà nella sezione AS dove ritroverà i detenuti-musicisti con i quali – analogamente al lavoro sul teatro – costituirà un gruppo musicale fisso - una vera e propria rock band -  anche grazie alla possibilità di usufruire della strumentazione musicale acquistata a tale scopo dalla Casa circondariale: chitarre elettriche e acustiche, un basso, una batteria, una testiera e relativi impianti di amplificazione. 
Anche a Tolmezzo, accanto all’attività già avviata, si verificherà nel corso di un laboratorio l’interesse verso una nuova disciplina artistica: l’illuminotecnica. Alberto Bevilacqua, designer luci del CSS, illustrerà i principi fondamentali sull’illuminotecnica applicata al teatro, fornendo così elementi utili a integrazione del laboratorio teatrale di Carpini. I partecipanti impareranno a gestire lo strumento “luce”, inserendolo nel complesso discorso degli strumenti della comunicazione teatrale. Apprendere i cardini dell’illuminotecnica quindi, significa non solo saper operare meccanicamente su strumenti tecnici come lampade, gelatine e dimmer, ma imparare ad apprendere un linguaggio artistico che avvalendosi della luce possa comunicare allo spettatore emozioni, significati e sensazioni.
 
L’offerta di attività socio-culturali del Progetto Pilota si completa anche con momenti di spettacolo dal vivo pensati anche per rispondere all’esigenza di socializzazione dell’intera popolazione detenuta, anche quella che non frequenta i laboratori.
Per la loro più immediata fruibilità e per l’imbattibile carica comunicativa della musica  – anche in considerazione della mutietnicità della popolazione delle carceri – da alcuni anni si è intensificata la programmazione di concerti musicali all’interno di tutte e tre le case circondariali. Quest’anno, in particolare, in collaborazione con l’Associazione “Diffusione Musica”, si è voluto creare un “carnet” di concerti scelti per proporre tre differenti generi e musicali di immediato ascolto: un concerto di musica dell’area balcanica e dell’Est Europa, tre concerti di musica latina e afro-caraibica, due concerti di rock/pop internazionale, coinvolgendo le formazioni dei Radio Zastava (che suoneranno a Pordenone e a Udine), Combinación Casual (un concerto Udine), Rastafischio (che suoneranno in tutte e tre le Case circondariali), Playa Desnuda (un concerto a Tolmezzo), Alta Tensione (un concerto a Udine).

per approfondimenti: programma attività 2007-2008