Cervignano | Teatro Pasolini
21 dicembre 2001 ore  21:00

Polvere di stelle

locandina
anno
2001
testo
Bernardino Zapponi e Maurizio Micheli
regia
Marco Mattolini
interpreti
Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli, Elio Veller
produzione
Compagnia Maurizio Micheli-Benedicta Boccoli / Festival La Versiliana

Liberamente tratto dal celebre film di Alberto Sordi, Polvere di stelle ricrea la magica atmosfera del teatro di varietà, con ironia e gusto contemporaneo, fa rivivere gli anni d'oro dell’avanspettacolo e il clima di divertimento e di tifo sfegatato delle sue platee, quando i capocomici si chiamavano Totò, Dapporto, Fanfulla.
Adattato per il teatro da Maurizio Micheli e Bernardino Zapponi per una numerosa e colorata compagnia italiana che vedremo recitare, cantare e ballare, lo spettacolo è capitanato da Maurizio Micheli e Benedicta Boccoli per la regia di Marco Mattolini. Nella parte che fu di Sordi e di Monica Vitti si cimentano lo stesso Micheli assieme a Benedicta Boccoli, capocomico e soubrette di una scalcinata compagnia di teatro di varietà, impegnata a inseguire grandi sogni, ma che non è altro che una delle tante povere "brigate" che nell'anteguerra attraversavano l‘Italia e accalcavano i teatri di una folla esuberante appassionata ai loro numeri e attrazioni, agli sketch e ai siparietti, ai balletti e alle canzoni maliziose.
Quella narrata da Polvere di stelle è una storia di fame, di miseria e di sogni di gloria sulle tavole sconquassate dei teatrini di provincia, vissuta da povere anime sullo sfondo di una guerra tremenda e difficile da capire. Siamo attorno alla data fatidica dell'8 settembre 1943 e la compagnia si trova in una Bari occupata dagli Alleati a inseguire il suo sogno di sempre, che forse si sta per avverare: una Grande Rivista al Teatro Petruzzelli. E' da questo momento che possiamo entrare nel loro mondo, popolato da tanti personaggi che fanno indelebilmente parte del nostro immaginario: impresari attaccati al soldo, ballerini e danzatrici di fila, cantanti e maghi, attori tuttofare e marinai, un microcosmo di guitti che lavora per sopravvivere, certo, senza mai smettere di mantenere accesa la fiamma della speranza e dell'illusione che può sempre far brillare la stella del successo che è dentro di loro.

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