Udine | Teatro S. Giorgio
5 agosto 2025 ore  21:00

Intero 10,00 €
Ridotto 8,00 €
Studenti 5,00 €
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Angelo Floramo/Fior delle Bolge / Io sono moltitudine

Io sono moltitudine

locandina
anno
2025
testo
di e con Angelo Floramo
scene/luci
disegno luci Mau Willy Tell
musiche
musiche eseguite dal vivo dal gruppo musicale Fior delle Bolge
produzione
Tinaos

5 agosto 2025 ore 21
Udine, Teatro S. Giorgio
spettacolo realizzato in collaborazione tra FESTIL e Teatro Contatto Estate

Io sono moltitudine si configura come un viaggio al contempo narrativo e musicale nelle categorie del tempo e dello spazio europei, partendo dalla “topografia incantata” della città di Gorizia: una piantina che da reale, planimetrica, urbana, si fa immaginifica e profondamente simbolica, capace di trasformarsi in parametro di quell’Europa plurale e molteplice che da sempre ne segna la storia. Gorizia mappamondo dunque, che gira e si specchia nelle sue sorelle, tutte “femmine” come lei, resistenti, sognatrici, convinte che sia sempre possibile immaginare un mondo migliore di quello che ci è dato e fare di tutto perché si realizzi: dentro la città di Gorizia, negli angoli delle sue prospettive, sulle panchine delle sue piazze, occhieggeranno di volta in volta Danzica, Leopoli, Cracovia, Praga, Budapest, Vienna, Lubiana, Gerusalemme. Il filo conduttore si srotola sotto i passi di un viandante narratore, paradigma e metafora dell’Umano, che sul palco si trova a passeggiare nei “luoghi simbolo” di questa “dimensione conscia di essere una moltitudine”, letti come tracce e segni di uno spirito che si respira anche nell’altrove apparentemente più lontano e invece vivo e presente nelle piazze, nelle biblioteche, nelle chiese, nelle osterie, nei vicoli e nei cimiteri di questa “Città Mondo” che in sé riassume tutte le altre città che ne condividono l’anima: quella del bordo meticcio, del confine, dell’intersezione di lingue, accenti, culti, tradizioni, religioni, utopie. Il nostro viandante così accompagnerà il pubblico in un itinerario straniante, una sorta di ipertesto narrativo capace di “srotolare” passo dopo passo millenni di una storia condivisa – tutta profondamente europea! - che si fa memoria, gusto e sapore, tragedia e bellezza. Così, nella sala d’aspetto della stazione della ferrovia Transalpina, punto di arrivo e di (ri)partenza di tutte le storie narrate, Alfa e Omega di ogni possibile racconto, leggendo le destinazioni dei treni, incontrando i personaggi con cui si rapporterà, consegnerà ai suoi compagni di viaggio (il pubblico) la chiave di lettura del suo infinito andare (e narrare), che dura ormai da migliaia di anni. Ma chi è, in verità? Chi si nasconde sotto i suoi abiti dimessi da incallito flâneur? L’ebreo errante? Lo spirito inquieto di Joseph Roth, forse? L’eretico Primož Trubar, che traduce la Bibbia in lingua slovena? O un tormentato Karl Michelstaedter che “prova e riprova ma il senso del vero non trova”? Forse è soltanto “uno di noi”, smarrito testimone di un oggi che si disgrega colpito dalla più atroce di tutte le malattie: la crisi di anomia, la perdita di identità, l’Alzheimer collettivo al quale sembriamo essere tutti condannati.

Così tracce, segni, statue, facciate di palazzi, chiese e taverne, ricette tipiche e canti diventano altrettanti “portali” dai quali fuoriescono i demoni del nostro continente, dal fantasma di Teodosio che combatté sul Vipacco fino ai giorni di cui siamo chiamati, nostro malgrado, a essere testimoni.
Lo spettacolo si chiude come ha avuto inizio: sul bordo della ferrovia Transalpina. Il treno in partenza è il carrozzone Europa. Destinazione? Non è dato saperlo. Il viaggio sonoro che accompagnerà lo spettacolo ne seguirà le suggestioni e gli snodi tenendo come riferimento proprio il treno, da sempre sinonimo di libertà, di avventura e di viaggio. Un treno musicale che si snoderà lungo i luoghi e i tempi dell’Europa, raccogliendo lungo il suo itinerario tutto ciò che potrà dare supporto e sostegno alle immagini della narrazione. Un viaggio musicale unico e molteplice, tra musiche colte e classiche, ispirato alle parole del testo tra ricerca, sperimentazione e cantautorato. Un viaggio tra suoni classici e contemporanei capace di cambiare come i paesaggi attraverso il veloce obiettivo del finestrino di un vagone.


Biglietteria Teatro Contatto Estate:
Udine, Teatro S. Giorgio, via Quintino Sella
tel +39 0432 506925
biglietteria@cssudine.it
dal lunedì al sabato ore 17.30 - 19.30
I giorni di spettacolo, la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio