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Udine | Teatro S. Giorgio
14 marzo ore 22 e ore 22.30

La terza conversazione
cortocircuiti - performance, dj set & bar

La forza e la dolcezza del linguaggio poetico di dell'artista bolognese Francesca Grilli sta nella padronanza della tecnica, l’accuratezza di realizzazione ma soprattutto nel potere del gesto, nel regalare un’emozione.

locandina
anno
2009
testo
una performance di Francesca Grilli
interpreti
Nicola Della Maggiora
musiche
rumore Sergio Ricciardone, Daniele Mana
e...
composizione Alfonso Marrazzo
regia in Lis - Lingua dei segni italiana Rosario Liotta
interprete Eleonora De Fazio
produzione
Francesca Grilli / Fies Factory One
coproduzione centrale FIES
in collaborazione con CANGO Cantieri Goldonetta Firenze, Contemporanea/Colline/Festival 2008, Rijksakademie van beeldende kunsten, Amsterdam, NL, Ufficio Giovani Artisti del Comune di Bologna
con il contributo di Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Roma, Fies Factory One
Vincitore di NUOVE CREATIVITA’
progetto sostenuto dall’ETI Ente Teatrale Italiano
Francesca Grilli è sostenuta dal progetto Fies Factory One
durata 15’

al termine della performance, Sergio Ricciardone dj set nello spazio lounge

Questa performance è stata creata da Francesca Grilli per un progetto in più fasi numerate e intitolate “Conversazioni”. Basandosi sull’osservazione del mondo dei sordi, l’artista - che in questi  anni vive ad Amsterdam dove lavora fra arte, fotografia, video e ora anche performance -  si appropria di un linguaggio silenzioso e di un metodo per investigare la realtà rivelandone l’ordinario e il fantastico. In questa terza conversazione un cantante sordo è chiamato a interpretare un rumore.
La forza e la dolcezza del linguaggio poetico di Francesca Grilli sta nella padronanza della tecnica, l’accuratezza di realizzazione ma soprattutto nel potere del gesto, nel regalare un’emozione, come in un abbraccio. Le sue sono piccole performance che sembrano sgorgare dalla normalità del quotidiano, ma sempre portatrici di rivelazioni. Le vite degli altri raccontate in un soffio.

Respirare e stare in silenzio si definiscono propriamente non utilizzando la parola.

“Sogno una nuova sostanza, un’inesplicabile manifestazione dell’invisibile. La manifestazione può sembrare accadere per un’associazione, ma ha un’aura magica e a volte appare come un miracolo. Prestando attenzione a questa manifestazione, la parola diventa incanto. Miracoli quotidiani.”

Invito un cantante sordo ad interpretare un rumore.
Lasciando sempre la possibilità che le cose non siano così tranquille e silenziose come sembrano.

Immagini