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Un certo signor G

L'appassionato omaggio di Neri Marcorè al genio di Giorgio Gaber, un denso amarcord di monologhi e canzoni che riattraversa l'intera carriera del cantautore e l'indimenticabile repertorio del suo teatro canzone, inseguendo le orme dell'uomo qualunque per antonomasia, il “Signor G”.

locandina
anno
2009
testo
dall'opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
regia
Giorgio Gallione
assistente alla regia Giovanni Badino
interpreti
Neri Marcorè
al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger
scene/luci
luci Aldo Mantovani
scene e costumi Guido Fiorato
assistente scene e costumi: Lorenza Gioberti
musiche
elaborazione musicale Paolo Silvestri
e...
direttore di scena Fabrizio De Sanctis
fonico Rinaldo Compagnone
produzione
Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

spettacolo ospite delle stagioni di Teatro Contatto e Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Un certo signor G fa rivivere a più di trentacinque anni di distanza – in una libera ma appassionata rivisitazione –  il personaggio nato dal genio di Giorgio Gaber che sarà il leit motiv di tutta la sua carriera. Il signor G è l’uomo qualunque, la maschera comica e malinconica che cerca di non farsi sopraffare dall’imbecillità e il qualunquismo e si interroga sul senso della propria vita, in maniera beffarda e buffonesca, tenera e utopica. Neri Marcoré, accompagnato dal vivo da due pianiste, si confronta con un mito del teatro italiano e ci fa riscoprire la sua opera in uno spettacolo costruito in forma di “teatro canzone”, invenzione gaberiana e geniale intreccio di monologhi, musica e canzoni. Un amarcord che corre canzone dopo canzone, fra note e parole del “Gaber-pensiero”, fra album e spettacoli come Dialogo tra un impiegato e un non so e Far finta di essere sani, i primissimi del cantautore, passando per Polli di allevamento e arrivando all’ultimo, controverso, album del 2003, Io non mi sento italiano.

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