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Udine | Teatro S. Giorgio
27 gennaio 2006 ore  21:00
28 gennaio 2006 ore  21:00

La banalità del male

Paola Bigatto reinterpreta l’appassionata lezione del 1963 della filosofa Hannah Arendt sfuggita all’olocausto. Tesi: anche l’orrore supremo può avere cause banali.

locandina
anno
2006
testo
da Hannah Arendt
regia
adattamento, regia e interpretazione di Paola Bigatto

Un giorno d’autunno del 1963 Hannah Arendt entra in un’aula dell’Università di Chicago per tenere una lezione sul pensiero politico di Machiavelli. Ma le feroci polemiche che hanno investito il suo libro “La banalità del male”, un implacabile reportage che non esita a indicare le responsabilità morali e dirette del popolo tedesco e dello stesso popolo ebraico nella tragedia dell’Olocausto, la inducono ad improvvisare una lezione completamente diversa. L’attrice Paola Bigatto impersona per un’ora la filosofa riproducendo quel celebre discorso in cui “la banalità del male”  è semplicemente descritta come un meccanismo criminale indotto dalla capacità degli uomini di negarsi verità conosciute, accettando la menzogna come sistema di vita sociale e politica.

Immagini