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Udine | Teatro S. Giorgio
10 maggio 2002 ore  21:00
11 maggio 2002 ore  21:00

Radio clandestina
Roma, le Fosse Ardeatine, la Memoria

Alla maniera di un cantastorie civile, di un originale teatrante che scrive racconti teatrali con spirito da antropologo, Ascanio Celestini ricostruisce i giorni che precedono e seguono, a Roma, l'eccidio nazista delle Fosse Ardeatine.

locandina
anno
2001
testo
scritto, diretto e interpretato da Ascanio Celestini
a partire dal testo di Alessandro Portelli L’ordine è già stato eseguito
interpreti
Ascanio Celestini
musiche
musica originale Matteo D'Agostino

Radio Clandestina è uno degli spettacoli più intensi di Ascanio Celestini. Alla maniera di questo cantastorie civile, di questo originale teatrante che scrive racconti teatrali con spirito da antropologo, Ascanio Celestini ricostruisce i giorni che precedono e seguono, a Roma, l'eccidio nazista delle Fosse Ardeatine. Quel tragico evento è il cuore di un racconto che si allarga nei tempi e nei contorni geografici; una piccola storia di Roma e d'Italia fatta di incontri e di trasformazioni urbanistiche violente, di guasti irreparabili e di ferite inferte dal fascismo. E' un collage palpitante e vivo di ricordi orali raccolti in famiglia, di incontri dal giornalaio o al bar, con estratti dai materiali pubblicati nel libro di Alessandro Portelli L'ordine è stato eseguito.
La ricostruzione di uno degli episodi neri della storia italiana del Novecento, costringe anche i più distratti ad entrare nel clima tragico di quei giorni del '44, il 23 e il 24 di marzo, due giornate che racchiudono una traiettoria infinita, compresa tra l'attentato di via Rasella e la strage delle Fosse Ardeatine, una rappresaglia che costò la vita a 335 civili innocenti. Senza un filo di voce retorica, ma con l'aiuto di un sorriso sano e sommesso, un candore trasognato, Ascanio Celestini dà voce a un flusso di raccapriccianti e tenere ricostruzioni di quella strage, fra preamboli economici ed etici e commoventi paragrafi di commedia. Un racconto reso severo un allestimento essenziale, struggente dalle musiche popolari e originali composte per lo spettacolo da Matteo D'Agostino, lieve dall'ironia sorridente e dolce del narratore.

Ascanio Celestini è un formidabile narratore di storie. Debutta nel 1999 con lo spettacolo Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini. A seguire la trilogia Milleuno progetto di narrazione di tradizione orale.   Nel 2000 è la volta di Radio Clandestina, a cui seguono Cecafumo, La fine del mondo, Scemo di guerra, Appunti per un film sulla lotta di classe. Vincitore di numerosi premi tra cui, nel 2002, il Premio Ubu speciale per “la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa", è anche autore di numerosi libri (Fabbrica, La pecora nera, Lotta di classe ed altri), collabora con Radio3 ed è ospite fisso della trasmissione Parla con me di Serena Dandini.

E per quel muro che sta lì ce vuole uno che la storia del muro la racconta lui, sennò quel muro è soltanto un pezzo de muro. Perché poi la guerra finisce
e la storia delle madri, delle mogli, dei figli... continua e noi questa storia
è come se ce l'abbiamo scritta in faccia.

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