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Udine | Teatro Zanon
10 marzo 2002 ore  21:00
12 marzo 2002 ore  21:00

Gianmaria Testa & Friends in concerto

Canta e parla con voce bassa e roca. Racconta incontri, ricordi, aneddoti legati ad ogni brano. Parla di notti, nebbie, belle signore che svaniscono. Gianmaria Testa è un artigiano prezioso della canzone d'autore italiana.

locandina
anno
2002
interpreti
con Gianmaria Testa
e con Piero Ponzo e Riccardo Tesi (10 marzo), Pier Mario Giovannone (11 marzo), Stefano Bollani, Enrico Rava e U.T. Gandhi (12 marzo)

Canta e parla con voce bassa e roca. Racconta incontri, ricordi, aneddoti legati ad ogni brano. Parla di notti, nebbie, belle signore che svaniscono. Gianmaria Testa è un artigiano prezioso della canzone d'autore italiana. E anche se il pubblico del nostro paese non gli ha ancora tributato tutta l'attenzione che merita, c'è chi vede nel defilato cantautore (e capostazione) piemontese una tra le poche autentiche novità del panorama musicale italiano. Testa ha trionfato all'Olympia di Parigi, o davanti a platee portoghesi e canadesi, incantando chi ama le sfumature e le emozioni della vita, le raffinatezze che restano nascoste a chi ha fretta e esige tutto subito. Le sue canzoni attraversano storie d'amore e si perdono alle stazioni dei treni, fotografano le solitudini di provincia, descrivono deserti mai visti e amanti che passeggiano per le strade di Roma, attimi abbaglianti nella esistenza di persone normali. Per II valzer di un giorno, il suo album più bello, uscito nel 2000, Testa ha scelto la via alternativa della distribuzione in edicola: è stato subito premiato dal tutto esaurito delle prime 20.000 copie. Ma lo si ascolta ancora meglio in concerto, accompagnato dalla chitarra di Pier Mario Giovannone, o insieme ai grandi amici -Piero Ponzo, Riccardo Tesi, Stefano Bollani, Enrico Rava, e U. T. Gandhi - che ha invitato a suonare con lui nelle tre serate di Udine. Per restituire la trama della foschia nella pianura cuneese, o raccontare di un aeroplano a vela, o del rapido che passa sul terzo binario...

Fino all'età di 35 anni non sono praticamente mai uscito dal Piemonte, organizzavo la vita intorno a treni in partenza e alle mie canzoni-poesie, che mi conducevano, solo, viaggiatore immobile, al di là dei sogni. Questa vita semplice, ma piena e appagante, è cambiata nel 1995. Una rivoluzione, condotta però con dolcezza, senza compromessi, e senza montarmi la testa.

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