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Udine | Teatro Zanon
1 marzo 2002 ore  21:00
2 marzo 2002 ore  21:00

I dis robàs - concerto Pasolini

Uno spettacolo multimediale su Pasolini poeta, ideato da Anna Romano e Sandro Stellin, con la voce di Saverio Bari.

locandina
anno
2002
testo
testi di Pier Paolo Pasolini
regia
Anna Romano
interpreti
voce Saverio Bari
musicisti Sandro Stellin, Gianni Brianese, Marco Petitto, Federico Luciani, Ivan Ordiner, Lucia Clonfero, Elisa D'Agostini, Martina Bertoni
musiche
Sandro Stellin
e...
immagini Luca Zaro
produzione
La fanfare minable

Un live concept dal linguaggio immediato per dare vita a uno spettacolo popolare, a più livelli di comunicazione, con gradi di lettura, godibilità, interpretazione diversi. Un lavoro su Pasolini, il Pasolini poeta, quello di Amòur me amòur, di Li colombis, Fiesta, I dis robàs... Ma qualcosa, molto, molto di più di una serata di poesia. Un'interazione tra scrittura poetica e partitura musicale. Non soltanto parole, anche un'ondata di note, a cui aggiungere le pause, silenzi e respiri tra un brano e l'altro. Uno spettacolo multimediale (ideato da Anna Romano e Sandro Stellin, con la voce di Saverio Bari) che inonda lo spettatore, una macchina scenica per nuove apparizioni, musica dal vivo, poesia, video, teatro, danza, racconto e narrazione. Accettando di mettere tra parentesi, senza dimenticare, la tragedia dei tempi, in cambio di una solarità tutta musicale. Sicuri di riconoscere nel suono del friulano il sapore delle radici, il verso degli odori, le difficoltà di una storia dura almeno quanto la terra. Canto, batteria, viola, violino, violoncello, le percussioni, la chitarra e il basso elettrici che vivono come artisti da circo e saltimbanchi, fanfara sgangherata e folla di paese in festa, processione ubriaca di madonne e bandiere. Per raccontare e far vivere ancora, pagina dopo pagina, aprendo magari a caso La meglio gioventù, i ragazzi che fanno il bagno nel Tagliamento, che corrono in bicicletta, che affollano le osterie e le corti e che, soldati, si allontanano in fila.

Chi ama Pasolini conosce la bellezza dei suoi versi friulani e non ha paura di una lettura «in lingua straniera».
lo sono di origini calabresi e vivo in Emilia Romagna. Per completare il giro d'Italia, cantare in friulano mi è sembrato di una certa coerenza. Dico questo perché penso che I dis robàs nasca da un amore per le radici che è proporzionale a un desiderio di commistione. Nel mio caso mi sembra andata bene.

Immagini