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Udine | Teatro S. Giorgio
6 dicembre 2001 ore  21:00

mPalermu

Scrittura scenica collettiva di Emma Dante e della giovanissima formazione Sud Costa Occidentale che ha ottenuto il riconoscimento importante del Premio Scenario 2001.

locandina
anno
2002
testo
scrittura scenica collettiva
regia
Emma Dante
interpreti
Monica Angrisani, Gaetano Bruno, Sabino Civilleri, Tania Garribba, Manuela Lo Sicco
produzione
Sud Costa Occidentale

spettacolo vincitore Premio Scenario 2001

Palermo. Ha voci lontane questa città. Provengono da strade e vicoli neri, e sono canti, rumori, storie gridate, facce perdute, vacanti, facce sorprendenti di chi sorprendere non vorrebbe mai. Ma il suo emblema, lo stemma sullo scudo,
è il silenzio. Di questo silenzio parla mPalermu, scrittura scenica collettiva di Emma Dante e della giovanissima formazione Sud Costa Occidentale che ha ottenuto il riconoscimento importante del Premio Scenario 2001 e quello, altrettanto qualificato, della rivista Lo Straniero. Uno spettacolo -hanno scritto i giurati- intenso e poetico. "Duro ed emozionante, mPalermu porta al riso e al pianto, e spinge implacabilmente nel circo di una struggente umanità.. Perché a Palermo non si compiono azioni: si mettono in scena cerimonie.
Non si fanno discorsi: si innalza la retorica ammiccando, alludendo. "Palermo è la città dalla decorazione magnifica, messa come corona allo sfacelo.. In una casa, nello spazio invalicabile di quattro pareti, una famiglia qualsiasi, povera e ben pensante, si prepara a uscire per la consueta passeggiata. Nei volti che diventano maschere e nei corpi segnati dalla nevrosi, si ritualizza una lotta per sopravvivere e apparire.
E si fa pressante, fino quasi a soffocare, il bisogno di inventare bugie "per fottere il sentimento di insensatezza che ci coglie di fronte a ogni gesto, per imbottirsi l'anima, che non voli via quando si spalanca la porta".

Palermo. Se avesse un corpo, lo userebbe per schivare. Che cosa? Tutto. Per non essere colpita, identificata. " paradosso di un luogo che ha profumi, sapori, colori inconfondibili, ma sfugge a qualsiasi definizione. Palermo.
Una rappresentazione simbolica dell'anima del mondo. Indaffarata e morente. Questa, la nostra commedia.

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