Udine | Teatro Palamostre
3 maggio 1994
4 maggio 1994

CONTATTO COMICO
Magoni (e, forse, miracoli)

Monologo o forse melologo — nel senso che la musica non è una faccenda a parte - ma parlerà insieme a Lella Costa.

locandina
anno
1993
interpreti
Lella Costa
musiche
Ivano Fossati

Più che un nuovo spettacolo — aggettivo abusato, ultimamente — mi piacerebbe riuscire a fare, semplicemente un altro spettacolo. Nel senso di «uno in più», certo, ma anche nel senso di «diverso» — aggettivo al contrario, molto poco frequentato, di questi tempi. Che si chiamerà Magoni, ma che farà anche ridere.
Che mi vedrà sola in scena a recitare, ma non sola in senso assoluto, perché ci saranno dei musicisti. Che più che un monologo sarà un melologo — nel senso che la musica non sarà una faccenda a parte, ma parlerà insieme a me. Creando climi, suggestioni, provocazioni, magari improvvisazioni con un occhio (o un orecchio?) al jazz (anche per sfatare una volta per tutte l’assioma «le donne odiavano il jazz»: nonostante appartenga ad un genio indiscusso quale Paolo Conte, trattasi di dichiarazione falsa e tendenziosa).
Insomma, la mia banda non suona il rock. Agile e gustosa battuta per alludere esplicitamente a colui (l’ho scritto minuscolo per paura del ridicolo, oltre che per ostinato laicismo, ma di fatto io lo penso maiuscolo) che di questa musica sarà l’autore, o meglio l’inventore: Ivano Fossati. Grandissimo musicista che si lascia rapire dal teatro forse perché, come me, è convinto che non tutto, nonostante le tecniche, sia davvero riproducibile.
E che le sensazioni, le complicità, le emozioni, il divertimento, l’intensità — i magoni ... — che accadono ogni sera in uno spettacolo dal vivo creino un evento, perfetto, prezioso, irripetibile. Insomma un piccolo miracolo. Forse. No?
Lella Costa

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