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Dalla Francia, i “giochi performativi” del Collettivo W: per una sera, apre le porte al pubblico il progetto Dialoghi  - Residenze per le arti performative a Villa Manin

Continua a Villa Manin la  nuova esperienza artistica di Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin che sta trasformando gli spazi di Passariano in un luogo di  creazione, studio, sperimentazione, incontro e scambio di visioni ed esperienze, per artisti, cittadini e pubblico culturale.

Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin è un originale progetto ideato e curato da CSS Teatro stabile di innovazione  del Friuli Venezia Giulia e Azienda Speciale Villa Manin, realizzato con  il contributo del Mibact – Ministero  dei beni e delle attività culturali  e del turismo e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, inserendosi in un contesto nazionale, europeo ed internazionale.

Attualmente sono in corso nella Villa due distinte residenze. La prima, coinvolge, ancora fino al 23 gennaio, Collettivo W, una formazione di artisti francesi impegnata in una ricerca artistica sui meccanismi della rappresentazione e sulle condizioni dell’enunciazione collettiva.

Per una serata – venerdì 22 gennaio, a partire dalle ore 20 (ingresso libero, previa prenotazione al n. 0432.504765 o via mail: biglietteria@cssudine.it) -  la residenza di Collettivo W si apre al pubblico per una dimostrazione del “metodo W” in forma di giochi performativi, secondo quanto teorizzato e messo in pratica nelle loro creazioni da Joris Lacoste, artista, scrittore e autore teatrale, dalla drammaturga Jeanne Revel e da Lou Forster, filosofo e critico. Trenta spettatori potranno partecipare a “performance da giocare”, dei dispositivi che  - sulla base di una serie di regole condivise prima di iniziare il gioco -   formalizzano alcuni aspetti dell’attività dei performer, degli attori, o dei drammaturghi o degli spettatori. 

La seconda residenza (fino al 5 febbraio, residenza aperta al pubblico il 4) è quella dell’equipe del coreografo marocchino Radouan Mriziga, impegnato con altri tre danzatori  - Maria Ferreira Silva, Maïté Jeannolin, Karl Saks - nell’elaborazione di una prima tappa di un progetto coreografico intitolato 3600, un’indagine a partire dall’idea di arte nella cultura islamica come precisione matematica, piacere estetico, simbologia. 

A partire dallo scorso novembre,  il CSS ha il compito di curare il progetto Dialoghi per un intero triennio individuando e invitando formazioni teatrali e di performer, emergenti e affermate, italiane e internazionali di vivere e lavorare artisticamente nella Villa per periodi intensivi.  Villa Manin mette a loro disposizione un sistema di spazi di residenza, sale prove e una nuova foresteria che può ospitare fino a una ventina di artisti.

Le Residenze a Villa Manin sono un’occasione per gli artisti per riflettere, sviluppare e mettere alla prova progetti creativi, processi performativi e teorici attorno al tema Dialoghi: confronto fra culture nell’area del Mediterraneo, in completa libertà e assoluta concentrazione.

Sono concepite anche come luogo di incontro per artisti di nazionalità, formazioni ed esperienze culturali diverse, saranno un centro di incontri, panel, workshop per artisti, critici e pubblico, sulle performing arts e si inseriranno progressivamente in un network  di residenze artistiche italiane ed europee.

Informazioni: CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, t.0432.504765, biglietteria@cssudine.it, www.cssudine.it