Udine | Teatro Zanon
October 15, 1985

GIAPPONE INDIA EUROPA<br>Le Troiane

GIAPPONE INDIA EUROPA
Le Troiane

Conservando solo lo scheletro di quella originale questa tragedia messa in scena da Suzuki è ambientata a Tokio immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale.

CREDITS
year
1985
text
dalla tragedia Euripide
testo di Makoto Ooka e Chiaki Matsudaria
directed by
adattamento e regia Tadashi Suzuki
cast
Kayoko Shiraishi, Hiroko Takahashi, Kosuke Tsutamori, Yasushi Kimura, Haruo Takayama, Minoru Togawa, Hiroshi Ike, Yoichi Takemori, Keiko Tada, Michiko Ishida, Yoko Ebata, Rie Nouchi, Uichiro Fueda, Takahisa Nishikibe, Kenji Numata, Toshihiro Sakato
production
Scot - Suzuki Company of Toga

Alla fine degli anni sessanta emersero in Giappone vari gruppi teatrali appartenenti al nascente movimento di rivoluzione culturale, fra questi più rigoroso nel lavoro di ricerca in ambito teatrale fu sicuramente Tadashi Suzuki.
Egli si oppose feimamente alla politica culturale portata avanti dalla Shin Geki (nuovo teatro giapponese vedi «Contagio») fino a quel momento e quindi si oppose soprattutto al processo di occidentalizzazione che questa aveva operato all’interno del nuovo teatro giapponese.
Suzuki, al contrario della Shin Geki non negò mai l’importanza che il teatro tradizionale aveva avuto ed aveva ancora nella cultura nipponica, ma anzi rivolse il suo interesse proprio al teatro Nô e al teatro Kabuki, rubando quanto più poteva dalle antiche tradizioni che essi vantavano, ma senza creare con queste un legame vincolante. Uno dei più grossi risultati raggiunti da Suzuki fu quello di trasferire la priorità dal testo all’attore, sul quale concentrò la maggior parte dei suoi sforzi. In particolare concentrò i suoi sforzi sul corpo dell’attore e sull’energia che questi avrebbe dovuto sprigionare, dando così origine a quello che più tardi sarebbe stato definito il «Metodo Suzuki» di preparazione del corpo.
…«Quello che sto cercando di fare è di restaurare la completezza del corpo umano nel contesto del teatro non semplicemente tornando a forme teatrali come il Nô o il Kabuki, ma prendendo le loro uniche virtù per creare qualcosa che trascenda la pratica corrente del teatro moderno: abbiamo bisogno di mettere insieme le funzioni fisiche una volta che sono state smembrate, abbiamo bisogno di riguadagnare le capacità percettive cd espressive e le forze del corpo umano, solo facendo questo noi possiamo mantenere la cultura nel processo di civilizzazione»...
(Tadashi Suzuki)

La Suzuki Company of Toga (Scot) porta a Udine due delle tre tragedie greche che il regista giapponese ha messo in scena dal 1974 ad oggi. Il progetto di Suzuki, infatti, comprende oltre a Le Troiane di Euripide e Clitemnestra, che noi vedremo, anche una terza tragedia: Le Baccanti. Questo progetto è un vero e proprio esperimento di fusione di materiale greco con forme teatrali giapponesi.

LE TROIANE
Conservando solo lo scheletro di quella originale questa tragedia messa in scena da Suzuki è ambientata a Tokio immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale e fa perno sulla storia di una donna che, abbandonata al proprio destino, cammina lungo le strade di una città distrutta dalla guerra, portando con sé solo un piccolo fagotto di cose personali e raccontando storie vecchie e nuove, storie di una regina che piange la propria sconfitta, di una donna che piange l’olocausto del proprio paese. E mentre sulla scena compaiono guerrieri e. samurai e la musica lascia posto ad un sussurro, ad un canto rock, lentamente la storia scivola dalla antica Troia al Giappone moderno.