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ScenAperta Teatro: Teatro Contatto e Akropolis

ScenAperta Teatro
Teatro Contatto 2010_2011 ventinovesima edizione
Akropolis 11 percorsi di teatro civile
a cura di
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Teatro Club Udine

Si è scelta una conferenza stampa congiunta per la presentazione delle stagioni di Teatro Contatto edizione 29 e Akropolis numero 11, a  voler siglare il rafforzamento della collaborazione fra le due realtà teatrali nel contesto di ScenAperta Teatro, un terreno di incontro che individua nel fare sistema una delle priorità per quanti operano in un settore culturale che esige da tempo segnali di razionalizzazione, capacità di dialogo e di coordinamento sulla programmazione e la progettualità culturale fra realtà con vocazioni affini e potenzialità complementari.

Una linea programmatica che viene illustrata oggi dalla direzione artistica del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, curatrice di Contatto e composta da Alberto Bevilacqua, Rita Maffei, Fabrizia Maggi e Luisa Schiratti, e da Angela Felice, direttore artistico di Akropolis per Teatro Club Udine.

Scambio di idee e progettualità condivise – due in tutto quest'anno i segmenti a intersezione fra Contatto e Akropolis – assieme alla gestione di un unico calendario di date al Teatro Palamostre, ma anche al Teatro S. Giorgio, per evitare sovrapposizioni e soprattutto calibrare la portata dell'offerta culturale in città e nella nostra Regione con una ricca proposta fluida e continuativa.

Teatro Contatto dialoga con il pubblico del teatro e della danza contemporanea con il progetto della sua  ventinovesima stagione ideata dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e realizzata con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine, in collaborazione con Università degli Studi di Udine con Erdisu-Udine.

18 spettacoli, per 32 serate di repliche dal vivo, dal 29 ottobre 2010 al 9 aprile 2011 in tutti i teatri cittadini, dal Teatro Nuovo al Palamostre e al S. Giorgio, ma anche proiettandosi nello spazio pubblico udinese e fino all'hangar  industriale del Teatro Spazio Capannone in Baldasseria. 

Akropolis la rassegna connotata da 10 anni come vetrina aggiornata di quel teatro che, sotto la generale dicitura di “civile”, punta ad aggredire i nodi cruciali del presente e a proporne approcci problematici, critici, spesso scomodi e indignati, più che a dar loro soluzioni, inevitabilmente approssimative propone in tutto 12 spettacoli, in scena dal 9 novembre 2010 al 24 marzo 2011, realizzati con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine-Assessorato alla Cultura e Fondazione Crup, nonché in collaborazione con l’Erdisu Udine, sette dei quali sono pensati appunto come tasselli di due progetti organici, a intarsio tra convergenti percorsi progettuali.

Contatto/Akropolis, i progetti condivisi
1_Mitico!

Il primo progetto di connessione fra le stagioni di  Teatro Contatto e Akropolis per ScenAperta Teatro  mette in comune tre spettacoli e il lavoro poetico e di ricerca di tre compagnie e autori italiani: Motus, Ulderico Pesce e ricci/forte (rispettivamente con il progetto Syrma Antigónes, 12_13 febbraio 2011, al Teatro S. Giorgio; Edipo Re - Da Sofocle a Pasolini, 18 febbraio, al Teatro Palamostre; Troia’s Discount e Wunderkammer Soap/Didone, 19_20 marzo, al Teatro Palamostre e Teatro S. Giorgio). Con il progetto Mitico! Contatto e Akropolis propongono un’esplorazione sulla permanente attualità del mito, serbatoio archetipico del pensiero occidentale e fonte inesauribile di moniti anche per le inquietudini e le domande del nostro presente.

In continuità con la ricerca recente di Motus sul rapporto/conflitto fra generazioni, presenteremo a Udine i tre contest del progetto Syrma Antigónes (Let the sunshine in contest 1#, Too Late contest 2#, Iovadovia contest 3#) creato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò lavorando con un’attrice-Antigone (Silvia Calderoni), due attori-Polinice/Eteocle/Creonte, elaborando tutti temi della tragedia tramite confronti/dialoghi che affrontano domande, urgenze e sollecitazioni di riflesso alla possibile rilettura di una splendente Antigone d’oggi. Una living Antigone messa al centro delle possibili rivolte del contemporaneo in tre folgoranti capitoli che intersecano il teatro e la vita.
E’ animato invece dall’urgenza del recupero della memoria, di sé e del passato, l’Edipo Re rilanciato da Ulderico Pesce con la consulenza del maestro Anatolij Vasil’ev (in scena anche Maria Letizia Gorga e Maximilian Nisi) con spirito anche pasoliniano e con la riscoperta di un’emozionante evocazione rituale dall’impronta arcaica e popolare.

Infine, il grido contro l’insensatezza della violenza e della guerra, si declina nello stile perturbante e trasgressivo di ricci/forte in Troia’s Discount, un’Eneide ambientata ai giorni nostri, in un centro commerciale che assomiglia a un luna park nel racconto di una amicizia amorosa palpitante, vissuta ai margini e al di là del bene e del male.
Tre proposte che inanellano un viaggio alla ricerca del mito perduto, che sarà accompagnato anche da incontri di approfondimento e punterà particolarmente al coinvolgimento del pubblico giovane.

Contatto/Akropolis, i progetti condivisi
2_Teatri “a km 0”

Il secondo progetto di programmazione congiunta che attraversa  Contatto e Akropolis avrà come scenario gli spazi del teatro S. Giorgio per un percorso di 6 proposte fra le novità della creazione “a km 0”, quella del nostro territorio. Teatri a km 0 vuole essere uno spazio aperto e di incontro fra artisti, compagnie e produzioni, a conferma della vivacissima biodiversità creativa degli artisti residenti in FVG.

Il viaggio di Teatri a km 0 inizia il 16 novembre, con Fuejs (Akropolis), per la regia e l’interpretazione di Luciano Roman, su musiche di Alessandro Grego (produzione Piccolo Festival Fvg), una perlustrazione del periodo friulano di Pasolini, nell’idillio di un “paese di temporali e di primule”, che poi traumaticamente lo espulse; il 3 dicembre è la volta del monologo Me ne vado (Akropolis), una produzione Atir interpretata dalla cosmopolita Marcela Serli, attrice argentina-triestina di origine libanese, che si mette in gioco nel racconto della sua storia personale e di famiglia e, attraverso questa, del destino doloroso delle migrazioni; il 17 dicembre, terzo tassello con Sospiro d’anima (produzione Teatro Club per Akropolis), in cui la giovane attrice udinese Aida Talliente, accompagnata dal vivo dal  fisarmonicista goriziano David Cej, incarna e rivive la storia onesta della partigiana Rosina Cantoni; il 22 gennaio (a Teatro Contatto) il teatrino del Rifo debutta con la messa in scena in versione drammaturgica interamente riveduta di Due uomini e un cullo, commedia  d'attualità sul variegato catalogo delle relazioni a due, uno spettacolo al vetriolo su questi tempi di convivenze per solitudine, di Dico “scomparsi”, di coppie di fatto senza diritti, di unioni gay “scomunicate”, di figli nati dentro e fuori dal matrimonio, di bambini concepiti naturalmente e di nuove creature della fecondazione assistita; il 4 marzo, si procede, ad Akropolis, con Argentina. Versi di tutti e di nessuno (produzione Academia de Gli Sventati), spettacolo in cui il gruppo Danza Y Vida animato da Daniele Milza, Monica Mosolo, Nicoletta Oscuro, Hugo Samek e Eduardo Contizanetti, tra tanghi, musiche dal vivo, parole in versi e brani rappresentati, percorre la storia tormentata dell'Argentina e insieme costruisce la metafora di ogni democrazia minacciata e messa a rischio dal pericolo della dittatura; l'8 marzo (Contatto), Teatri a km 0 si chiude nel segno del Teatro Incerto e dell'ultima commedia del trio, un Don Chisciotte sui generis, scombinato e in marilenghe, che giocherà dentro e fuori dal testo, immaginando una scalcagnata compagnia teatrale alle prese con la messa in scena del capolavoro di Cervantes, dove non mancherà un ruolo nemmeno per Ronzinante, il cavallo di Don Chisciotte, e per il Grigio, l'asino di Sancio. 

Teatro Contatto
Doppia apertura fra novità internazionali e un giullare d'eccezione

Doppia quest'anno l'apertura di Teatro Contatto, per un week end che sarà un'autentica festa del teatro fra novità internazionali e comicità irrefrenabile. Il 29 e il 30 ottobre, in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino che lo programmerà al festival Prospettiva 2, una prima italiana con l'ultima creazione del collettivo tedesco-canadese Rimini Protokoll, Best Before. Originalissimi agitatori della scena teatrale, Rimini Protokoll hanno attirato l'attenzione internazionale per la loro vocazione a infrangere continuamente la linea di demarcazione fra realtà e finzione. E' quanto accadrà anche con Best Before, spettacolo che fa incontrare il video-game e il teatro e dove gli spettatori  - armati di joy stick e  associati ciascuno a un proprio avatar - sono protagonisti di un gioco virtuale in interazione con un grande schermo, dove ogni mossa coinvolge ciascun giocatore in una decisiva scelta personale, sociale o politica.
Il 31 ottobre la festa continua al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con un protagonista di casa a Contatto, Paolo Rossi, qui “giullare” più che mai nell'interpretazione di una strepitosa “umile versione pop” del Mistero Buffo di Dario Fo. A quarant'anni dal debutto del capolavoro del Premio Nobel per la letteratura 1997, Paolo Rossi rivisita e aggiorna i misteri di Fo senza mai perdere di vista l'autenticità garantita dalla scelta di un punto di vista “dal basso”, le continue rigenerazioni e la ricchezza d'inventiva del grammelot, per proseguire l’opera di “rianimazione” delle coscienze del suo Teatro Popolare.

Contatto
Inter_attivi

Dalla doppia apertura, si generano due distinti percorsi per Contatto. Il primo è un percorso che declina in diversi formati, ruoli e modalità di comunicazione il coinvolgimento dello spettatore, protagonista di Interazioni ogni volta diverse. Inter_attivi si inaugura con il video game per 200 spettatori dei Rimini Protokoll ma prosegue con altre formazioni sempre intente a sperimentare, contaminare, fruttare appieno le possibilità dei moduli e dei linguaggi più contemporanei. Come Teatro Sotterraneo, intelligente talento del teatro giovane italiano, in scena a Contatto il 5 febbraio (Teatro Palamostre) con il provocatorio Dies irae – 5 episodi interno alla fine della specie dove il pubblico sarà interpellato via sms, via radio, perfino convocato per fare la sua offerta ad un'asta in polvere delle sette meraviglie dell'umanità.
Gli scatenati Tony Clifton Circus il 5 marzo sbarcano al Palamostre a bordo di limousine per inscenare la loro versione iconoclasta de La morte di Babbo Natale, eutanasia di un mito sovrappeso, mentre i prodigi della nuova drammaturgia ricci/forte con una delle loro wunderkammer soap invitano 10 spettatori a entrare in una  “camera delle meraviglie”, testimoni e forse parte attiva nei risvolti di una confessione scandalosa a tempo di soap opera, a tu per tu con un trans- Didone contemporaneo.  Inter_attivi sigla anche la chiusura di stagione, con una nuova ospitalità internazionale: per la prima volta a Contatto il 9 aprile, la compagnia catalana FFF capitanata da Rogert Bernat invade lo spazio pubblico della città con 100 spettatori raggruppati in una piazza. Domini públic li guida attentamente tramite una voce che formula istruzioni e domande, più o meno innocenti, ironiche, intime o che fanno riferimento a memorie collettive di una comunità, da ascoltare in cuffia e dall'effetto imprevedibile, sulle azioni e sulle emozioni di chi vi sarà protagonista.

Contatto comico

Paolo Rossi
e il suo rinato Mistero Buffo passano il testimone di Contatto comico ad altri due imperdibili protagonisti della risata: il 26 e 27 novembre al Teatro Palamostre ci attende una nuova avventura con l'imprevedibile, funambolico, sempre intelligentemente paradossale Alessandro Bergonzoni, un attore sempre pronto a demolire il senso comune trasfigurandolo in impensabili sconfinamenti dell'immaginazione. Un Bergonzoni sempre anarchicamente comico ma, questa volta, molto più critico e polemico verso la realtà e i suoi assedi.  
Doppia replica – il 10 e 11 dicembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine -  anche per Antonio Albanese, che vedremo in un'antologica prova di trasformismo fra i personaggi creati in vent'anni di carriera comica. E Personaggi è anche il titolo dello spettacolo, scritto a quattro mani con Michele Serra, e che passa in rassegna i mille volti con i quali Albanese sta raccontando la realtà, dal romanticismo ingenuo di Epifanio, alle intemperanze di Alex Drastico, il politically uncorrect di Cetto La Qualunque, le improbabili decantazioni del Sommelier, all'agghiacciante “va tutto molto bene” del suo Ottimista.  

Contatto
nuova coproduzione CSS per il teatro di Cesare Lievi

Debutterà il 17 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (repliche fino al 21 novembre) Il vecchio e il cielo, il nuovo spettacolo scritto e diretto da Cesare Lievi con cui si rafforza  la collaborazione in ambito produttivo fra il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Lievi e lo stabile di innovazione udinese sono di fatto legati da molti anni da un sodalizio che ha accompagnato una delle fasi creative più entusiasmanti della carriera di Lievi al suo ritorno in Italia, negli anni Novanta, dopo un lungo periodo vissuto all'estero. E' il periodo della trilogia della “scatola nera”, un teatro innovativo e di poesia, frutto della visionarietà dei fratelli Cesare e Daniele Lievi e della vocazione all'avventurarsi verso territori creativi sempre nuovi da parte del CSS, produttore dei tre spettacoli con la regia di Cesare Lievi, Barbablù (edizione 1991) Tra gli infiniti punti di un segmento (1996) e Il giorno delle parole degli altri (1999). Nel 2009 la collaborazione produttiva si riavvia in occasione del Progetto Living Things del CSS per il quale Lievi firma la regia di Ceneri alle ceneri e senza interruzioni prosegue anche quest'anno con la condivisione del progetto produttivo de Il vecchio e il cielo in una vicinanza e sintonia in tutte le fasi di un processo, dalle verifiche sulla stesura drammaturgica al pre-allestimento attualmente in corso in vista dell'inizio delle prove dello spettacolo il prossimo 30 agosto. Il vecchio e il cielo è la cronaca poetica di un incontro imprevisto, quello fra un vecchio preside che inizia ad assaporare le pretese gioie della pensione con l'ambizione mal celata di rivoluzionare finalmente la propria vita e un barbone di strada ancora giovane e irriducibile alla vita piccolo borghese. Una trama che si sviluppa in un crescendo di fatti e situazioni imprevedibili, comiche e dolorose al tempo stesso che specchiano il presente.

Contatto
Cortocircuiti di danza, performance e installazione


Si mantiene vivo a Contatto l'osservatorio sulle forme più interessanti della performance, dell'installazione e della danza. Un territorio contaminato e sempre più dialogante fra linguaggi del corpo, della visione e del suono, secondo moduli intercambiabili, fra arti sceniche e arti figurative.
Ancora affascinati dal loro esordio sulla scena di Contatto due stagioni fa, il 14 e 15 gennaio, al Teatro S. Giorgio, abbiamo voluto nuovamente in stagione i Santasangre con il loro ultimo esperimento scenico.  La scena ribolle di visioni, congiunte a rievocare uno scenario sulla potente e incommensurabile bellezza della natura, anche quando essa è potentemente distruttiva. Intersecando installazione e performance per due danzatrici, Bestiale improvviso – prima ipotesi è una complessa e abbacinante partitura di suoni concreti e sintetici, video elaborati dal vivo, animazioni 3D, sullo sfondo di un'imponente distesa di ghiaccio... La danza italiana, giovane, ironica e soprattutto contemporanea, è protagonista della doppia serata del 26 febbraio, quando sul palcoscenico del Teatro Palamostre si alterneranno Daniele Albanese, coreografo e danzatore italiano fondatore della compagnia Stalk con il suo ultimo studio, AnnotAzioni, e i cinque danzatori diretti da Ambra Senatore nell’ironico Passo.
Astro della danza israeliana, debutta per la prima volta a Contatto,  con una prima nazionale, Yasmeen Godder, nata a Gerusalemme, cresciuta e formatasi a New York e di recente tornata nel suo paese, a Tel Aviv, dove vive e dà vita alle sue creazioni coreografiche. Attraversata potentemente dalle inquietudini e dalle tensioni che agitano il suo Paese, spesso con chiari riferimenti alla guerra, la violenza e violazione, la sua è una danza  di corpi in permanente stato di destabilizzazione dove lo spettatore  - posto volutamente in uno stato di sollecitazione e d’emergenza - è chiamato in causa con la sua coscienza e a partecipare ad un atto catartico. Singular sensation, in scena al Teatro Palamostre, il 2 aprile, cinque danzatori - tre donne e due uomini - cercano ossessivamente, da soli o assieme, di recuperare un sentimento perduto, anche usando i mezzi della seduzione,  della complicità e del potere del più forte nelle relazioni, in un'atmosfera di ilare brutalità.

Akropolis
percorsi di teatro civile

ll cartellone di Akrópolis 11, assieme ai due progetti condivisi con la Stagione Contatto per ScenAperta Teatro, si completa anche con altri 4 spettacoli, più propriamente consoni alla tradizione e alla convenzione del teatro civile.
Si parte anzi, il 9 novembre al Teatro Palamostre, con l’irriverente affresco sui vizi e virtù del Belpaese tratteggiato dallo spettacolo L’Italia s’è desta (Catalogo No-strano) (produzione Teatro delle Donne), in cui, su testo di Stefano Massini e dietro l’apparenza dello spasso, tre attori in scena (Daniele Bonaiuti, Luisa Cattaneo, Ciro Masella, quest’ultimo anche regista) stilano un elenco caustico e molto poco celebrativo dei fatti e misfatti di 150 anni di storia nazionale.
Il 13 gennaio 2011, al Teatro Palamostre, è poi la volta di Uno, nessuno e centomila (produzione Krypton), adattamento teatrale del celebre romanzo pirandelliano che offre il destro ai fratelli Cauteruccio (Giancarlo, regista; Fulvio, interprete insieme a Monica Bauco e Laura Bandelloni;) per un viaggio visionario dentro la solitudine dell’uomo contemporaneo, pensato anche con un occhio all’amato Samuel Beckett.
Il 18 febbraio, sempre al Palamostre, sarà in scena ancora Ulderico Pesce (produzione Pigreco Delta), con uno tra i suoi più celebri e corrosivi monologhi di denuncia al vetriolo, Storie di scorie, affondo implacabile e combattivo sui retroscena dell’inquinamento da scorie radioattive e sul malaffare irresponsabile che lo sorregge, con cinico disprezzo della legge e della salute pubblica.
Infine, la stagione si chiude al Palamostre il 24 marzo con l’ultimo lavoro del drammaturgo e qui anche regista Stefano Massini, prima tappa di un percorso di scrittura pensato in più puntate: I capitoli del crollo (produzione La Corte Ospitale), volume primo, appunto, dal titolo Tre fratelli, che, con il concorso della musica ebraica di Enrico Fink e di tre attori (Duccio Baroni, Luisa Cattaneo, Gabriele Giaffreda), ricostruisce il leggendario albero genealogico dei Lehman Brothers, ebrei tedeschi emigrati a metà ‘800 in America e lì, da piccoli commmercianti, diventati ricchissimi, fondatori dell’omonimo colosso bancario, il cui crac, annunciato all’improvviso il 15 settembre 2008, segnò l’inizio della catastrofe dell’economia mondiale, dagli esiti ancora irrisolti.

Per informazioni e prevendite, dal 1 settembre riapre al pubblico la Biglietteria di ScenAperta, al Teatro Palamostre di piazzale Paolo Diacono 21.
La biglietteria osserverà il seguente orario: dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 19.30. Informazioni telefoniche: 0432.506925, prevendite online sul circuito Vivaticket, mentre i dettagli sulle stagioni sono on line ai sito www.cssudine.it e www.teatroclubudine.it, per info via e-mail scrivere a: biglietteria@cssudine.it e info@teatroclubudine.it