Udine | Teatro Zanon
January 10, 1991
January 13, 1991

Mai a stomaco vuoto

Mai a stomaco vuoto

In una stanza che rappresenta il magazzino abbandonato di una fabbrica, un attore - Gioele Dix - è al lavoro in completa solitudine.

CREDITS
year
1990
text
di e con Gioele Dix
production
Giovit Srl

In una stanza che rappresenta il magazzino abbandonato di una fabbrica, un attore è al lavoro in completa solitudine. Scrive, parla ad alta voce, recita e canta. Avere un posto per provare in pace è il suo sogno, da sempre. Non desidera venire distolto dal suo impegno.
Ha perciò un pessimo rapporto con un telefono che di quando in quando lo costringe a distrarsi e a comunicare con persone che non apprezza. Il magazzino è un luogo affascinante ed inquietante al tempo stesso. Il protagonista lo scopre man mano somigliante allo scenario di certi suoi sogni: è architettonicamente incoerente, ci sono inutili scale e l'illuminazione è precaria. Questa constatazione lo porta senza predeterminazioni a dare sfogo alla propria fantasia verbale e ad affollare la scena di personaggi che parlano dei suoi personali problemi. In fondo è pur sempre il suo mestiere. Anzi a proprio il suo mestiere.
Abbandonerà il magazzino soltanto quando sentirà necessario farsi una buona cena, non prima d'avere, però, confessato la sua congenita avversione per ogni tipo di frutta.
Tornerà al lavoro la sera seguente, ma a stomaco pieno.