Case circondariali 2023

Attività socio-culturali  e di inclusione sociale a favore della popolazione detenuta nelle Case Circondariali del Friuli Venezia Giulia 
In base all’art.14 , comma 2, della L.R. 6/2006 previsti dal D.P. Reg. 0146/2012

CASA CIRCONDARIALE DI UDINE

‘So Ham - Io sono’ è il titolo dello spettacolo conclusivo frutto del laboratorio teatrale condotto dalla regista Rita Maffei con i detenuti della Casa Circondariale di Udine e realizzato nell'ambito del Programma Operativo Regionale FSE+ della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, organizzato da EnAIP FVG in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Lo spettacolo nasce dal laboratorio di autonarrazione guidato da Rita Maffei e da quello di canto e scrittura di canzoni condotto dagli artisti Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino

So Ham - Io sono è il titolo del laboratorio teatrale condotto dalla regista Rta Maffei e realizzato nell'ambito del Programma Operativo Regionale FSE+ della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Avviato alla fine dello scorso mese di agosto, il laboratorio, organizzato da EnAIP FVG in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, ha coinvolto un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Udine.

Il frutto di questo lungo percorso artistico è stato proposto in forma di spettacolo, venerdì 17 novembre 2023 all’interno della Casa Circondariale di fronte a un pubblico di detenuti, alla presenza di Tiziana Paolini, direttrice della Casa Circondariale di Udine, Cinzia Del Torre, funzionaria della Regione Friuli Venezia Giulia, Sara lacolano, segreteria del Garante dei detenuti del Comune di Udine, Antonella van den Heuvel, direttrice dell'Area Occupabilità di Enaip FVG e Roberta Casco, presidente di lcaro.

Lo spettacolo conclusivo nasce da due percorsi iniziati parallelamente che si sono uniti nella fase finale, il primo di autonarrazione guidato da Rita Maffei e il secondo di canto e scrittura di canzoni condotto dagli artisti Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino.

So Ham è un mantra – dichiara la regista Maffei – che in sanscrito significa "Io sono" e viene usato nella meditazione. Nella filosofia vedica significa identificarsi con l'universo. Il corso “So Ham - Io Sono” ha inteso coinvolgere la popolazione detenuta della Casa Circondariale di Udine in un percorso laboratoriale che mettesse i partecipanti nelle condizioni di stimolare l’espressione del proprio mondo interiore e la capacità espressiva del proprio pensiero, migliorando la gestione delle proprie emozioni e le capacità relazionali dell’individuo in rapporto al gruppo, e favorendo la socializzazione attraverso la conoscenza e consapevolezza del sé, il rispetto e l’ascolto degli altri, il rispetto delle regole necessarie per agire in sinergia con gli altri”.

Il Laboratorio di autonarrazione, curato da Rita Maffei, attrice e regista che da anni si dedica al Teatro Partecipato, attraverso lo strumento teatrale ha proposto ai partecipanti un modo positivo del racconto di sé, coinvolgendoli nella scrittura del testo e rendendoli protagonisti, sia individualmente che collettivamente, cercando il modo migliore per ognuno di trovare la propria forma per raccontarsi. “Sono nate storie personali di diversa natura – dichiara ancora Rita Maffei – che ognuno dei partecipanti ha scelto di raccontare, mettendosi in discussione e con l’aiuto degli ascolti degli altri. L’esigenza principale è stata una grande capacità di ascolto e di sintonia empatica, nella ricerca della autenticità e nell’individuazione delle storie.”

Il Laboratorio di canto e scrittura di canzoni, condotto da Nicoletta Oscuro (cantante e attrice) e Matteo Sgobino (musicista, chitarrista, autore e cantante) nasce con l’intento di esprimere un’emozione, una storia attraverso la scrittura dei versi e la costruzione di una melodia e l’arrangiamento. I partecipanti hanno suonato, cantato canzoni, individualmente e in coro, che appartengono al racconto della propria storia e delle proprie radici, e insieme hanno creato una canzone originale che viene interpretata da tutto il gruppo.

La restituzione finale corrisponde ad un racconto corale da cui, di volta in volta, emergono le voci di ognuno, in cui storie e canzoni si alternano come le emozioni che ognuno porta con sé. Le storie dei partecipanti vengono raccontate senza fare riferimento alle ragioni della presenza in carcere, ma mettendo in luce la loro umanità, il racconto del sé interiore e della loro vita “al di là” delle storie che li hanno portati “dentro”.