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Porte aperte a Villa Manin per la Residenza artistica della coreografa Adriana Borriello

Dialoghi_ Residenze delle arti performative a Villa Manin

Adriana Borriello, coreografa ospite a Villa Manin insieme alla sua compagnia per Dialoghi_Residenze delle arti performative, apre le porte al pubblico giovedì 3 agosto ore 18 del progetto La conoscenza della non conoscenza_trio. (ingresso libero con prenotazione Scrivere a: residenzevillamanin@cssudine.it).
La ventunesima residenza del progetto Dialoghi_Residenze delle arti performative, a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di Fondazione Friuli e con la collaborazione di ERPaC Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del FVG, vede protagonista la danzatrice e coreografa Adriana Borriello con il suo collettivo artistico ospite negli Spazi Residenza a Villa Manin. Dal 23 luglio e al 5 agosto l’artista è impegnata in un percorso di studio e ricerca sulla funzione pedagogica della messa in scena: l’azione performativa, la lezione teorica e la conferenza pubblica diventano protagonisti di questo progetto artistico.
La conoscenza della non conoscenza_trio, questo il titolo della performance, è strutturata come una lecture in forma di improvvisazione realizzata con le danzatrici e i danzatori Erica Bravini, Michele Ermini, Michael Incarbone, Giorgio Loffredo e Ilenia Romano
Adriana Borriello
è danzatrice, coreografa e pedagoga diplomata all’Accademia Nazione di Danza di Roma e al Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles. Prende parte nella fondazione del gruppo Rosas di Anne Teresa de Keersmaeker. Intraprende da anni un percorso autonomo che la porta a svolgere un’intensa attività, sia coreografica sia didattica, in Italia e all’estero, delineando un proprio metodo fondato sull’arte del movimento.
Progetta e dirige programmi formativi da cui elabora una propria metodologia pedagogica descritta nel volume Chiedi al tuo corpo.
A dicembre 2022 riceve il Premio Ivo Chiesa dal Teatro Nazionale di Genova per la carriera coreografica.