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Nella Casa Circondariale di Gorizia si conclude il laboratorio di vocalità e percussioni per i detenuti curato da Michele Budai

Martedì 17 maggio alle ore 13 nella Casa Circondariale di Gorizia si conclude con il saggio finale il laboratorio musicale che coinvolge un gruppo di detenuti del carcere sotto la guida del musicista Michele Budai.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del Progetto di contrasto all’esclusione sociale, alla devianza e alla criminalità, attività socio-culturali organizzate, da oltre venticinque anni, dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia nelle Case Circondariali e realizzate con il sostegno della Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, della Regione Friuli Venezia Giulia.

Sperimentare ritmi provenienti da diverse aree del mondo ed eseguirli attraverso la percussione corporea è stato il leitmotiv del ciclo di incontri che ha coinvolto direttamente i detenuti in giochi sonori e di comunicazione. Michele Budai, stimato musicologo e musicoterapeuta, attraverso l'uso della voce e del ritmo ha guidato il gruppo alla scoperta dell'utilizzo del proprio corpo come veicolo di espressione non-verbale. La finalità di questo percorso è la creazione di uno spirito di gruppo positivo incentrato su dinamiche di cooperazione e di ascolto.