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Due Nobel e l'atomica

Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice ricostruiscono il faccia a faccia del 1941 fra Niels Bohr e Werner Heisenberg, I due fisici Premi Nobel impegnati nella ricerca atomica. Un incontro in cui forse si decisero le sorti del secondo conflitto mondiale...

COPENAGHEN
di Michael Frayn
traduzione Filippo Ottoni, Maria Teresa Petruzzi
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice
regia Mauro Avogadro
scene Giacomo Andrico
costumi Gabriele Mayer
luci Giancarlo Salvatori
musiche Andrea Liberovici
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione

Quali devono essere i rapporti fra potere politico e scienza? E’ giusto che il progresso venga condizionato da scelte etiche? Quali sono i limiti e le responsabilità umane di chi si dedica alla ricerca scientifica? Sono interrogativi che segnano momenti importanti della nostra storia e sui quali si sofferma anche uno straordinario testo teatrale di questi anni, Copenaghen, una novità del 1998 del drammaturgo inglese Michael Frayn – l’autore della fortunatissima commedia sul mondo del teatro Rumori fuori scena, ma anche di un’opera documento sulla Germania di Willy Brandt come Democracy. Al pari di Rumori fuori scena, anche Copenaghen è già diventata una pièce  di fama mondiale, tradotta e messa in scena in oltre trenta Paesi, in più versioni teatrali, operistiche e anche di un adattamento per la tv (con Stephen Rea e Daniel Craig).

Dal 1999 il testo ha anche una sua edizione italiana co-prodotta da CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, affidata a tre grandi interpreti del teatro italiano, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, diretti da Mauro Avogadro.

Dal 20 febbraio al 10 maggio 2009 lo spettacolo affronta la sua quarta tournée italiana per toccare Piacenza (Teatro Municipale, 20-21 febbraio), Udine (Teatro Palamostre, 23-24 febbraio), Lugo di Romagna (RA) (Teatro Rossini, 26 febbraio-1 marzo), Reggio Emilia (Teatro Ariosto, 2-4 marzo), Pistoia (Teatro Manzoni, 6-8 marzo), Modena (Teatro Storchi, 10 marzo), Bologna (Arena del Sole, 11-15 marzo), Imola (Teatro dell'Osservanza, 17-22 marzo), Jesi (Teatro Pergolesi, 24-25 marzo), Chieti (Teatro Maruccino, 27-29 marzo), Bergamo (Teatro Donizetti, 31 marzo-5aprile), Pordenone (Teatro Verdi, 7-8 aprile), Palermo (Teatro Bellini, 14 aprile-19 aprile  e 22- 25 aprile), Catania (Teatro Ambasciatori, 28 aprile – 10 maggio).

Copenaghen – opera concepita nella patria dei dilemmi amletici - è un’incandescente disputa etica e scientifica a tre voci, densa di angoscianti riflessioni e interrogativi alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica. La vicenda è ambientata nel 1941 nella capitale nordeuropea e ricostruisce l’incontro, in una Danimarca occupata dai nazisti, di due scienziati, entrambi Premi Nobel, un tempo maestro e allievo. Due ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi come  due nemici. L’ebreo danese Niels Bohr (padre della fisica quantistica) e il tedesco Werner Heisenberg (che formulò per primo il  Principio di Indeterminazione) nella piéce si ritrovano  ritratti come fossero fantasmi ritornati dal passato - imprigionati in un labirinto di domande che stentano a trovare risposta, sommerse come sono da ambiguità e percorse da dubbi estenuanti sul rapporto fra potere, scienza e morale.

Umberto Orsini interpreta il fisico Bohr, un uomo umbratile e umorale, che una sera riceve, assieme alla moglie Margrethe - a cui offre il ruolo Giuliana Lojodice - la visita del suo ex allievo. Una visita veramente insolita, quella di Werner Heisenberg - l’attore Massimo Popolizio -  e nei padroni di casa si instaura la certezza che essa non sia casuale. Ma quali sono allora i veri motivi della sua visita? Nella più solida tradizione anglosassone, il dubbio è amletico: forse il fisico tedesco, in  nome della vecchia amicizia, vuole far sapere a Bohr - ormai schierato con la ricerca Alleata - che ancora non possiede (e con lui quindi il Terzo Reich) la formula della bomba; oppure è lì per cercare di trovare con lui un accordo per bloccare o rallentare, in maniera bilaterale, le ricerche sulle armi nucleari?; o ancora, è semplicemente lì per offrirgli protezione, magari in cambio di qualche segreto? Tutte ipotesi lecite e tutte in parte con un fondo di verità che non troveranno una risposta univoca, nemmeno nelle considerazioni che i tre personaggi esprimono oggi supponendo di tornare a parlare come spiriti del passato, mentre le ambiguità delle situazioni e della personalità dei protagonisti disegnano semmai un nuovo, simbolico corrispettivo del Principio di Indeterminazione

TOURNÉE 2009

20-21 febbraio 2009
, ore 21
Piacenza, Teatro Municipale
23-24 febbraio 2009, ore 21
Teatro Contatto 08-09
Udine, Teatro Palamostre
dal 26 febbraio al 1 marzo 2009, ore 21
Lugo di Romagna (RA), Teatro Rossini
dal 2 al 4 marzo 2009, ore 21
Reggio Emilia, Teatro Ariosto
dal 6 all'8 marzo 2009, ore 21
Pistoia, Teatro Manzoni
10 marzo 2009, ore 21
Modena, Teatro Storchi
dall'11 al 14 marzo 2009, ore 21
15 marzo 2009, ore 15.30
Bologna, Arena del Sole, Sala Grande
dal 17 al 21 marzo 2009, ore 21
22 marzo 2009, ore 15.30
Imola, Teatro dell'Osservanza
24-25 marzo 2009, ore 21
Jesi, Teatro Pergolesi
dal 27 al 28 marzo 2009, ore 21
29 marzo 2009, ore 15.30
Chieti, Teatro Maruccino
dal 31 marzo al 4 aprile 2009, ore 21
5 aprile 2009, ore 15.30
Bergamo, Teatro Donizetti
7-8 aprile 2009, ore 21
Pordenone, Teatro Verdi
dal 14 al 18 aprile 2009, ore 21
19 aprile 2009, ore 15.30
Padova, Teatro Verdi
dal 22 al 25 aprile 2009, ore 21
26 aprile 2009, ore 15.30
Palermo, Teatro Bellini
dal 28 aprile al 2 maggio 2009, ore 21
3 maggio 2009, ore 15.30
dal 5 al 9 maggio 2009, ore 21
10 maggio 2009, ore 15.30
Catania, Teatro Ambasciatori