Udine | Teatro Zanon
6 febbraio 1998
7 febbraio 1998

Gli aghi e l'oppio

Il canadese Robert Lepage torna a Udine a un anno di distanza dal successo straordinario del suo Elsinore, con un nuovo sogno multimediale.

locandina
anno
1998
testo
brani di Jean Cocteau
traduzione Franco Quadri
regia
Robert Lepage
interpreti
Nestor Saied
musiche
Miles Davis
musiche originali Robert Caux
musicista Pierluigi Calzolari
produzione
Compagnia Ex-macchina Segnali srl / Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura, in collaborazione con Aldo Miguel Grompone

Il canadese Robert Lepage torna a Udine a un anno di distanza dal successo straordinario del suo Elsinore, con un nuovo sogno multimediale, Gli aghi e l'oppio, lo spettacolo che ha rivelato la genialità del suo teatro al mondo e proposto per la prima volta in una smagliante versione in italiano curata da Franco Quadri. Appeso ad una fune, solo in scena - ma con la complicità di uno schermo mobile ed estensibile, una struttura rotante che funge da trampolino e da fondale - il grande attore italo-argentino Nestor Saied, a raccontare l'incontro virtuale di tre artisti ad un bivio cruciale della loro esistenza. Per tutti vale la stessa domanda: le distanze possono curare il cuore? É il 1949: Miles Davies, 23 anni, newyorkese jazzista di colore, arriva a Parigi. Nello stesso momento, Jean Cocteau, 60 anni, bianco, poeta parigino, sta atterrando a New York. Quarant'anni dopo, un giovane artista del Quebec, chiuso in una camera d'albergo, all'Hotel La Luisianne, nel cuore di Saint Germain, cerca il bandolo per ricucire le sue ferite sentimentali. Ma quando il suono della tromba di Miles invade la stanza e le parole di Cocteau si fanno vita, tutto sembra di nuovo possibile.... Un potente impianto di tecnologia virtuale dà nuova forza comunicativa al teatro. E inaspettatamente lo riscalda, lo rende ancora più umano.

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