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Cervignano | Teatro Pasolini
12 marzo 2024 ore  20:45

L’Oreste
quando i morti uccidono i vivi

locandina
anno
2024
testo
Francesco Niccolini
collaborazione alla drammaturgia Claudio Casadio
regia
Giuseppe Marini
interpreti
Claudio Casadio
voci di Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes), Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)
scene/luci
scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studio
light design Michele Lavanga
musiche
musiche originali Paolo Coletta
e...
illustrazioni di Andrea Bruno
costumi Helga Williams
produzione
una coproduzione Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri
in collaborazione con Lucca Comics & Games

Premio Enriquez 2023 Miglior attore Teatro Classico e Contemporaneo


L'Oreste è internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola.
È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così.
Dopo trent'anni non è ancora uscito. Non ha avuto fortuna l'Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e - come se tutto questo non bastasse - la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.
Eppure, l'Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata parla sempre.
L'Oreste è una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come a volte sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna.

A prima vista l'Oreste può sembrare un monologo, dato che in scena c'è un solo attore in carne e ossa.
Ma quel che attende lo spettatore è ben altro: grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, e alla collaborazione con il Festival Lucca Comics, lo spettacolo funziona con l'interazione continua tra teatro e fumetto animato: l'Oreste riceve costantemente visita dai suoi fantasmi, dalle visioni dei mondi disperati che coltiva dentro di sé, oltre che da medici e infermieri.
I sogni dell'Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del "Graphic Novel Theater" rendono realizzabile.

Durata: 65 minuti 

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