Pasolini 1998/1999

Conversazione senza testimoni

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 4 novembre 1998 ore 21:00

Conversazione senza testimoni

Brancaleone

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 20 novembre 1998 ore 21:00

Brancaleone

Il Pellicano

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 18 dicembre 1998 ore 21:00

Il Pellicano

Hedda Gabler

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 14 gennaio 1999 ore 21:00

Hedda Gabler

Recita dell’attore Vecchiato nel Teatro di Rio Saliceto

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 7 febbraio 1999 ore 21:00

Recita dell’attore Vecchiato nel Teatro di Rio Saliceto

Toccata e fuga

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 24 febbraio 1999 ore 21:00

Toccata e fuga

Ciccio Concerto

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 14 marzo 1999 ore 21:00

Ciccio Concerto

Adriano Olivetti

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 26 marzo 1999 ore 21:00

Adriano Olivetti

Venti

Pasolini

Cervignano | Teatro Pasolini 10 aprile 1999 ore 21:00

Venti

TEATRO PASOLINI 1998/1999

Si riavvia il progetto culturale del Teatro Pasolini, che per il secondo anno dalla riapertura dopo l’accurato restauro curato dall'arch. Gino Valle, crea le condizioni di un centro di riferimento per tutto il territorio del Basso Friuli e della Regione, con un ricco cartellone di teatro, musica, prime e seconde visioni cinematografiche, attività di formazione per le scuole e i giovani, che assieme al Comune di Cervignano vede impegnato il Consorzio delle Cooperative Culturali del Friuli-Venezia Giulia, responsabile della gestione dell’intero progetto.

Il 4 novembre, in particolare, si rialza il sipario sulla stagione di prosa del Teatro Pasolini, che sarà curata dal Centro Servizi e Spettacoli di Udine.

Dieci spettacoli in cartellone, sei dei quali in esclusiva regionale, confermano la vocazione del Teatro Pasolini a differenziarsi dalle caratteristiche del teatro di circuito, posizionando quindi la funzione culturale del teatro cervignanese al centro dell’attenzione e degli interessi culturali del suo territorio di riferimento e dell'intera Regione come punto di riferimento polivalente & autonomo.

Innovazione e tradizione, stili e generi diversificati che riassumono tutte le forme e funzioni della comunicazione teatrale, dal teatro
classico di parola, alla danza contemporanea, l’avanspettacolo, il cabaret e il teatro musicale, offriranno assieme ad una scelta articolata per il pubblico, un’ampia panoramica degli orientamenti e delle migliori produzioni teatrali italiane.

La stagione si apre il 4 novembre 1998 accompagnando “la prima volta teatrale” di uno dei registi cinematografici più acuti e sensibili del nuovo cinema italiano, Carlo Mazzacurati (autore per il grande schermo di film come “Notte italiana”, “Il toro”, “Vesna va veloce”), che per l'occasione dirigerà Conversazione senza testimoni, una piccola "storia da camera" per due personaggi (Marco Messeri, attore feticcio di Mazzacurati, e Delia Boccardo, una grande interprete del teatro italiano), dagli accenti pinteriani e scritto negli anni ‘70 dalla scrittrice russa So?a Prokof’eva e già immortalato sul grande schermo da Nikita Michalkov.

Il cinema fa da punto di riferimento anche per il secondo appuntamento della stagione: “L’armata Brancaleone” e “Brancaleone alle crociate”, opere cult di uno padri del cinema italiano, Mario Monicelli, e nate dalla penna felice dell’inossidabile coppia Age Scarpelli, sono l’anima del Brancaleone di Giampiero Solari (regista di numerose opere di Paolo Rossi) che con il suo adattamento - in scena a Cervignano il 20 novembre 1998 – regala alla scena un personaggio, interpretato da Massimo Venturiello, che ritrova anche a teatro l’originale esuberante vitalità accanto al suo sgangherato gruppo di compagni di strada.

In esclusiva regionale, il 18 dicembre 1998, va in scena una dei drammaturghi che più hanno segnato un secolo, il nostro, dove a teatro si sono scardinate convenzioni e consuetudini, rivoluzionando i contenuti e i modi di comunicare sulla scena. August Strinberg e una delle sue pièce più nichiliste, Il pellicano — dramma borghese con al centro una madre—padrona perversa e crudele verso tutti suoi affetti e legami — debuttano al Pasolini per la regia di Mario Missiroli, che con mano analitica e dissacrante dirige uno straordinario gruppo di interpreti, a partire dei ruoli femminili, affidati a Ilaria Occhini, Patrizia Zappa Mulas e Anna Priori, accanto a Michele Di Mauro e Pietro Bontempo.

E accanto a Strindberg, il 14 gennaio 1999, un altro maestro del teatro moderno, Henrik Ibsen, e uno dei suoi capolavori, Hedda Gabler, vengono riproposti nella rilettura contemporanea di uno dei nostri registi e attori più amati e accreditati, Carlo Cecchi. Nella parte della bella FIglia del generale Gabler, Anna Bonaiuto (attrice di talento del nuovo cinema e teatro italiano, in particolare di Mario Martone), per un’interpretazione piena di contrasti, passionale e gelida, lucida e delirante.

Gianni Celati, narratore virtuoso e immaginifico, non poteva che rimanere affascinato dal mondo del teatro, dalla vita di palcoscenico e girovaga dei teatranti. Nel suo inconfondibile stile fantasioso e surreale, Celati ritrae in Recita dell’attore Vecchiato nel teatro di Rio Saliceto (in esclusiva regionale al Teatro Pasolini il 7 febbraio 1999) due straordinari personaggi d'attore e la loro fine pietosa, fiera e umiliata, gloriosa di memorie e di illusioni. Attilio e Carlotta Vecchiatto si ritrovano nella splendida interpretazione di due grandi nomi del teatro italiano, Mario Scaccia e Marisa Belli, diretti dalla regista Michela Zaccaria.

Gigi Sammarchi - assieme ad Andrea Roncato anima della popolare coppia comica “Gigi e Andrea” - interpreta a Cervignano, il 24 febbraio 1999, sempre in esclusiva regionale, l’arguzia e lo humour della migliore commedia inglese di questi anni, reinventata e resa più “italiana” grazie alla verve e alle trovate comiche del nostro cabaret. Toccata e fuga è un grande sketch per cinque personaggi, fra equivoci, sotterfugi, adulteri, blitz e colpi di scena dell’inesauribile gioco dell’amore.

Dalla commedia inglese sull’onda del comico, la Stagione prosegue - il 14 marzo 1999, unico spettacolo in Regione - con Ciccio Concerto, sceneggiata da avanspettacolo per quattro musicisti, I Virtuosi di San Martino, veri “acrobati” della musica dal vivo, e un attore saltimbanco della parola, Gigi Pisano, che la stravolgono radicalmente in un gran melot caleidoscopico di suoni, lingue, epoche e stili, per una grande lezione di contaminazione dove l'avanspettacolo napoletano confina all’improvviso con Kurt Weill, Schoenberg e S. Agostino. Sempre con un unico scopo: un fulminante divertimento.

Raccontare storie che narrano la realtà è uno dei caratteri del teatro che la contemporaneità rinnova nei modi e nelle suggestioni del proprio tempo. Nel lavoro del Laboratorio Teatro Settimo il teatro è il mezzo che aiuta a parlare delle città, degli uomini e della qualità della loro vita. Adriano Olivetti, progetto scritto a due mani da Laura Curino e Gabriele Vacis (l’autore assieme a Marco Paolini di Vajont) e interpretato dalla Curino, — in esclusiva regionale il 26 marzo 1999 — racconta tramite la storia di una famiglia e di un suo membro, non solo la storia di Ivrea, la città "svanita”, ma offre anche una riflessione sui luoghi dove la comunità civile deposita i propri sogni, la propria creativa produttività.

Le coreografie di Roberto Cocconi (danzatore e fondatore della Compagnia di danza contemporanea “Sosta Palmizi” e ora coreografo di Arearèa) e le musiche degli FLK, il più amato gruppo di etno—rock in lingua friulana della Regione, si incontrano in Venti (sul palco del Pasolini il 10 aprile 1999), uno spettacolo prodotto da Arearèa e Flk, con il sostegno del Centro Servizi e Spettacoli di Udine (e già applaudito con successo alla Stagione di Teatro Contatto del Css di Udine). Ispirato al mondo contadino e al suo tempo, lo spettacolo sembra scandito dai ritmi naturali delle stagioni e dagli eventi atmosferici che il vento condiziona e accompagna, in un alternarsi di quadri che ripropongono le simboliche rappresentazioni dell’arcano.

La stagione teatrale si conclude il 22 amile 1999 con l’ultimo spettacolo comico di Ugo Dighero della banda dei Broncoviz, Non ve lo do per Mille - Esperimento di ingegneria organica in prosa, scritto a tre mani da Stefano Benni, Dario Fo e Ugo Dighero. Solo in scena, quest’ultimo offrirà al pubblico strepitosi antidoti alla noia e all’apatia, distribuendo qua e là pillole prodigiose che producono racconti fantastici e irresistibili e che stimolano chi le ingerisce a buttare nella spazzatura la tv.

Documenti e materiali