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Udine | Teatro S. Giorgio, Sala Harold Pinter
17 dicembre, ore 21.00
18 dicembre, ore 19.00

Souper

Un’importante cena di compleanno. Un direttore di banca e gli amici di una carriera in ascesa. La casta, gli interessi, i regali, i ricatti, il gioco degli amanti e degli affari. Certo assomiglia al nostro presente. Ma nel 1930, c’era già chi ci scriveva sopra commedie. Fausto Paravidino riscopre Ferenc Molnár (quello de I ragazzi della via Pál).

CREDITS
year
2016
text
Ferenc Molnár
traduzione Ada Salvatore
adattamento Fausto Paravidino
directed by
Fausto Paravidino
cast
Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos e Federica De Benedittis
set & lighting design
scene Laura Benzi
luci Alessandro Macorigh
additional details
suono e video Daniele Natali
costumi Sandra Cardini
production
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

17 dicembre ore 21
18 dicembre ore 19
Udine, Teatro S. Giorgio, Sala Pinter
20 dicembre ore 21
Cervignano, Teatro Pasolini

Scandali e corruzione sono al centro di Souper nell’adattamento e messa in scena di uno dei più talentuosi dramaturghi italiani, FAUSTO PARAVIDINO che riscopre l’attualità insita nella piéce, ironica e tagliente, di Ferenc Molnár (1930).

Un direttore di banca, il giorno del suo compleanno invita gli amici a cena. Il festeggiamento dei successi di tutta una vita con le persone con cui più sono stati condivisi viene interrotto e troncato dall’arrivo di un ispettore di polizia, che cambia all’improvviso ogni prospettiva fra le relazioni. Le persone radunate attorno a quella tavola sono ancora gli amici che qualche istante prima brindavano e ridevano? Tutto il sostegno avuto nel costruire questa luminosa carriera è sempre avvenuto alla luce del sole e nella piena legalità?

La casta, gli interessi, la giostra di amanti, affari, regali e ricatti, finiscono per ricordarci da vicino gli ingredienti di una narrazione straordinariamente presente della società e della politica del XXI secolo. 

L’attualità è nel testo e non credo che vada particolarmente forzata, perché l’attualità vera a teatro annoia: vederla in scena ti fa assistere a qualcosa di già vecchio… Invece è più divertente trovare l’attualità nei testi scritti tanto tempo fa: si fa il percorso inverso. Si guarda la nostra attualità del momento e si scopre che non è attualità per niente, che più o meno siamo fatti da sempre così! Ad esempio, siamo - giustamente - così sconvolti dalla nostra corruzione, che sembra sia stata inventata adesso… E invece i meccanismi della nostra corruzione sono così antichi che ci si scrivevano sopra commedie nel primo Novecento facendoci grandi sghignazzate.
Ecco la vera componente d’attualità.
Fausto Paravidino

www.ilrossetti.it

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