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I Fratelli Dalla Via da Vicenza vincono la quattordicesima edizione del premio Scenario 2013

Proclamati al Festival di Santarcangelo i vincitori del Premio per il Teatro più ambito in Italia per le giovani generazioni

Ancora una compagnia veneta ai vertici del PREMIO SCENARIO, il più importante riconoscimento italiano per le giovani compagnie teatrali, nato con lo scopo di valorizzare nuove idee, progetto e visioni di teatro e volto a sostenere e promuovere i linguaggi più innovativi. 

L’associazione Scenario è una delle poche realtà in Italia a porsi il problema, attraverso l’istituzione dell’omonimo premio biennale, di una ricognizione sistematica del nuovo e di una più attenta risposta alla straordinaria domanda di teatro posta dalle nuove generazioni.

Diverse commissioni territoriali disseminate in tutta Italia selezionano i lavori d’eccellenza che, dopo vari passaggi, andranno a confrontarsi nella sezione finale del Premio, ospitata al Festival di Santarcangelo di Romagna.

Operaestate Festival Veneto, i Teatri Stabili di Innovazione La Piccionaia – I Carrara di Vicenza e CSS di Udine sono soci di Scenario e compongono la commissione nord est del premio che ha individuato il progetto dei Fratelli Dalla Via durante la prima tappa di selezione svolta al Teatro Astra di Vicenza nel mese di gennaio 2013.

Un successo tutto vicentino quello dei due Dalla Via, che vengono da Tonezza del Cimone, premiati lo scorso 16 luglio su oltre 150 partecipanti da tutta Italia. Ma soprattutto una riconferma del Veneto come territorio d’eccellenza per i giovani ed i nuovi linguaggi della scena nazionale. Infatti nelle precedenti quattro edizioni del premio, le formazioni venete che hanno partecipato hanno sempre vinto o ricevuto menzioni speciali. E non a caso Scenario è stato per Babilonia Teatri (2007), Anagoor (2009), e il collettivo Foscorani/D'Agostin/Nardin (2011) un trampolino di lancio verso il riconoscimento nazionale.

Marta e Diego Dalla Via del loro legame affettivo hanno voluto farne un’impresa famigliare diventando sulla scena i “Fratelli Dalla Via”. Il lavoro vincitore “Mio figlio era come un padre per me” è il primo progetto scritto e portato in scena interamente a quattro mani. 

La motivazione della giuria del Premio Scenario, presieduta da Arturo Cirillo, coglie il tema centrale  rappresentato dai Fratelli Dalla Via: “con ironia raggelante e a tratti con punte di cinismo. Il lavoro affronta la tragica questione del suicidio, come scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori colpiti da crisi economica. Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli – che sono fratelli anche nella vita, Marta e Diego Dalla Via – architettano l’omicidio dei genitori. Ma 'uccidere i propri padri' sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga”.

In Veneto i Fratelli Dalla Via presenteranno “Mio figlio era come un padre per me” in forma di studio domenica 25 agosto a Valdagno per la rassegna “Fuori di Scena”, organizzata dal Comune di Valdagno in collaborazione con La Piccionaia – I Carrara e mercoledì 28 agosto a Bassano del Grappa all'interno di B.motion-Operaestate XXXIII.

Gli altri riconoscimenti attribuiti dalla Giuria sono il Premio Scenario per Ustica è andato a “M.E.D.E.A. Big-Oil” del gruppo romano Collettivo InternoEnki. Segnalazioni per “W (Prova di Resistenza)” di Beatrice Baruffini e "trenofermo a-Katzelmacher" di nO (Dance first. Think later) di Roma. Infine menzione speciale per "Ummonte", scritto, diretto e interpretato dalla senese Elisa Porciatti, tutti presenti a Bassano, nella loro prima versione di 20 minuti, per B.motion tra il 28 e il 29 agosto.

Visita il sito www.associazionescenario.it


Fratelli Dalla Via (Tonezza del Cimone - Vicenza)
Mio figlio era come un padre per me
di e con Marta Dalla Via, Diego Dalla Via
aiuto regia Veronica Schiavone
partitura fisica Annalisa Ferlini
scene Diego Dalla Via
costumi Marta Dalla Via

La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.
C’è ancora acqua che esce dai rubinetti, c’è corrente elettrica che nutre schermi e lampadine e c’è benzina nei serbatoi. C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. 
È qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. 
Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. 
Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese.
Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore: era il nostro piano perfetto, ma papà e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca di seppellirli. Ora ci tocca di vestirli. Ora ci tocca rispettare le ultime volontà di due cadaveri. Hanno vinto loro, di nuovo. I morti sono i padroni di questa epoca.
Quanto dura un’epoca ai tempi della polenta istantanea?
Un anno, un mese, forse meno. Quella che raccontiamo dura 24 ore ed è fatta di euforia e depressione, di business class e low cost, di obesi e denutriti, nello stesso corpo. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione. Il benessere li condanna alla competizione ma il traguardo gli viene sottratto. Il traguardo è diventato una barriera. Generazionale. Sociale. Culturale. Per costruire un futuro all’altezza di questo nome bisognerebbe vomitare il proprio passato. Siamo nati per riscrivere le nostre ultime volontà. Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto.

Marta Dalla Via è attrice. Da qualche anno ha scoperto il piacere di essere anche autrice dei suoi lavori. Scrive e mette in scena Veneti fair con la regia di Angela Malfitano che debutta al Napoli Fringe Festival 2010. È tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso Urgenze presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, dove vince con il testoInterpretazione dei sogni. 
Insieme al fratello Diego Dalla Via scrive Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor, spettacolo prodotto dal CRT di Milano e vincitore del premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico CTAS Oltrelaparola 2011.
La loro collaborazione da casuale e affettiva diventa effettiva e voluta: nascono i Fratelli Dalla Via, un’impresa famigliare che costruisce storie. Mio figlio era come un padre per me è il loro nuovo progetto totalmente pensato con mani e cervelli raddoppiati.