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Il gioco teatrale Domini Públic del catalano Bernat conclude sabato 9 Teatro Contatto in piazza Libertà a Udine

9 aprile 2011
ore 20.00 piazza libertà
Roger Bernat/Fff
Domini Públic

ideazione, testo e regia Roger Bernat
musiche Mozart, Borodin, Mahler, Dvorak, Smetana, Sibelius, Williams, Grieg selezione musicale e edizione Juan Cristóbal Saavedra Vial
fotografia Txalo Toloza, Cristina Fontsaré, Álvaro Sanz Y Damir Zizic
una produzione La Mekánica / Apap (Advancing Performing Arts Projects), Teatre Lliure / Centro Párraga / Elèctrica Produccions
con il sostegno di Generalitat De Catalunya / Entitat Autònoma De Difusió Cultural – Departament De Cultura I Mitjans De Comunicació / Unione Europea / Programma Cultura 2007-2013

Un grande gioco collettivo per centoquaranta spettatori che ne diventano i protagonisti. Il teatro con le sue dinamiche viene chiamato a portare in primo piano le esigenze, le contraddizioni e il complesso carattere della nostra socialità proprio nel suo luogo di riferimento, una piazza del centro di Udine: è Domini Pùblic – in catalano, il nostro “spazio pubblico”– l’ultimo attesissimo evento internazionale che il prossimo sabato 9 aprile porta all’approdo finale la ventinovesima edizione di Teatro Contatto, il programma di spettacoli italiani e internazionali aperto sulla nuova scena teatrale contemporanea curato dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.  Appuntamento per il pubblico (visto il numero limitato di posti è vivamente consigliata la prevendita: tel. 0432.506925) è in Piazza Libertà alle ore 20.00.

Il rapporto fra attori e spettatori, realtà e finzione, è prepotentemente al centro di questo spettacolo creato dal regista e drammaturgo leader della scena contemporanea catalana Roger Bernat. Domini pùblic è una specie di gioco sulla vita durante il quale lo spettatore è molto più che un semplice testimone. Roger Bernat riunisce infatti un gruppo di persone – il pubblico in questo caso -  in una piazza.  Chi sono, dove abitano, qual è la relazione fra queste persone?

Una voce da ascoltare in cuffia li guida nello spazio a costruire una drammaturgia di azioni e reazioni, impartendo istruzioni, suggerimenti, domande precise, a volte ironiche, innocenti, altre più intime e importanti sul senso della vita. Attraverso micro comunità che si creano spontaneamente, regista catalano orchestra una bizzarra fiction su temi che sempre di più ci riguardano e di cui siamo protagonisti senza costrizioni e ruoli prefissati. 

Domini Pùblic è stato rappresentato in molti Paesi europei e ogni volta  - in collaborazione fra la compagnia e chi organizza su piazza lo spettacolo – viene adattato al contesto, alle abitudini, alle particolarità e alla lingua del posto. Fino ad ora è stato interpretato in spagnolo, catalano, inglese, croato, francese, italiano (è stato presentato con grande successo al Festival di Santarcangelo la scorsa estate e ora torna in Italia a Teatro Contatto) e fiammingo.

“L'uso dello spazio pubblico per me è connesso al teatro, perché è quello il vero luogo dello spazio pubblico – spiega il regista. Il teatro dovrebbe essere il luogo dove tutti andiamo per confrontarci e vedere cosa vogliamo fare per la città". E così chi partecipa a Domini pùblic si sentirà sussurrare negli auricolari che indosserà domande anche molto personali, alle quali si risponde davanti a tutti. "Sono cose a cui tutti abbiamo pensato una volta o l'altra - aggiunge Bernat - ad esempio se vogliamo dei figli o no, ma è il condividere la tua opinione di fronte a una comunità che è divertente. Qualche volta non vuoi assolutamente esporti, altre invece sì, e con forza. E questo è sempre molto significativo. Penso ci sia questo di importante nel teatro: il fare qualcosa con gli altri. E’ una dimensione che oggi non viviamo più e sento che è estremamente necessaria. Il teatro ha questa opportunità, dovremmo sfruttarla, perché il romanzo e il cinema lo hanno liberato dal compito di raccontare una storia. Di conseguenza nel teatro siamo liberi di darci a un altro gioco più politicamente coinvolgente.

Domini Públic è una produzione tutta catalana, di La Mekánica, Advanced Performing Arts Projects del Teatre Lliure di Barcellona, Centro Párraga, fino a Elèctrica Produccions, il centro creativo a lungo diretto da Bernat.

Come sempre, informazioni e prevendite si potranno effettuare alla biglietteria di ScenAperta, al Teatro Palamostre, in piazzale Paolo Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30 e dalle ore 19 in Piazza Libertà. tel. 0432.506925. www.cssudine.it. prevendite online: www.vivaticket.it