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Record di repliche per L’arte e la maniera di abbordare il proprio capoufficio per chiedergli un aumento

Record di repliche per L’arte e la maniera di abbordare il proprio capoufficio per chiedergli un aumento spettacolo che Alessandro Marinuzzi ha messo in scena nel 2006 per la produzione del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG dirigendo l’amica e attrice Rita Maffei in un’intrigante sfida scenica.

Il monologo ha debuttato nel 2006 a Montalcino ed è stato in scena per quattro anni in tutta Italia accumulando una settantina di repliche fra Udine, Bologna, Il Cairo, Trieste, Milano, Prato, Torino,  Genova, Bolzano, Napoli, Chieti e altre città.

L’arte e la maniera di abbordare il proprio capoufficio per chiedergli un aumento è un effervescente “decalogo” a metà fra “manuale di self help” e corso di automotivazione su come arrivare preparati al fatidico giorno del faccia a faccia con il “boss” nel tentativo di ottenere un aumento salariale. Cinquanta spettatori sono coinvolti ogni sera in un gioco di forte immedesimazione: fatti sedere attorno ad un tavolo da riunione, si ritroveranno infatti a colloquio diretto con una donna-manager che impartisce preziosi segreti e “strategie” di approccio  al capo.

Georges Perec, l’eclettico scrittore, sociologo ed enigmista francese, simulando l’applicazione di un metodo scientifico al problema “richiesta d’aumento”, scrisse questo testo dal sapore assolutamente surreale e ludico nel 1968, trattando un organigramma aziendale come un dedalo di crocicchi, di svolte, di stanze di semplici impiegati e lussuose sale dirigenziali,  prevedendo di attraversare questo labirinto con una strategia che tenesse conto degli eventi del caso e della fortuna, degli imprevisti e delle mille varianti della vita quotidiana.

Nel 1990 fu lo stesso Marinuzzi a firmare la prima messa in scena teatrale di Perec in Italia, per la neonata compagnia del CSS. Lo spettacolo si intitolava allora L’Aumento e coinvolgeva sei attori e la voce fuori campo di Marisa Fabbri. Quindici anni dopo, Marinuzzi è ritornato all’opera di Perec dirigendo Rita Maffei in un monologo “cucito” addosso al suo talento interpretativo. A novembre 2010 il regista triestino ha vinto il VII “Premio Caprienigma per l’arte 2010” a riconoscimento del suo pioneristico lavoro teatrale di riscoperta, in Italia, dell’opera di Georges Perec, il celebre scrittore-enigmista francese.