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Alessandro Bergonzoni e il suo ultimo e nuovissimo exploit teatrale: Urge

Urge è un allestimento che già dal titolo vuole chiaramente segnalarci un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa “urge” a Bergonzoni, che arriva a questo nuovo testo dopo il pluripremiato Nel? Sicuramente segnalarci delle differenze che se trascurate possono realmente cambiare il senso delle cose, come quelle tra sogno e bisogno. Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato. E soprattutto mettere sotto i nostri occhi il suo “voto di vastità” un vero e proprio canone artistico che lo obbliga a non distogliere mai gli occhi dal tutto. Un tutto composto dall’enormità e dall’invisibile, onirico, sciamanico e trascendentale.

Alessandro Bergonzoni è capace di far scomparire improvvisamente in scena il senso comune e sostituirlo con panorami fino ad un attimo prima impensabili. Un attore-autore che non ha imitatori proprio perché non si ferma davanti al linguaggio, ma vi si immerge fino ad estrarne i concetti fondanti, Un Bergonzoni sempre anarchicamente comico, ma questa volta, molto più critico e polemico verso la realtà e i suoi assedi.

Dal 1985 a oggi, il comico bolognese, ha portato in lunghi tour tutti i suoi spettacoli teatrali, tutti proposti in questi anni a Teatro Contatto: La saliera e l'ape Piera (1985), a Non è morto né Flic né Floc (1987), Le balene restino sedute (1990), Anghingò (1992), La cucina del frattempo (1994), Zius (1997), Madornale 33 (1999), Predisporsi al micidiale (2004), Nel (2008). Bergonzoni ha anticipato il fenomeno editoriale degli autori comici esploso negli anni Novanta, pubblicando numerosi libri, da Le balene restino sedute (1989), a E' già mercoledì e io no (1992), Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni (1995), Opplero – storia di un salto (1999).

Urge è per gente pronta a sentire cose diverse dalla perdita di intelletto, di cultura, di anima che c’è in giro. Diverse dai direttori di rotocalchi patinati che diventano giornalisti e raccontano la storia del mondo, quello che io chiamo teppismo culturale. Oggi la sedazione uccide: urgono sogni – che non sono l’auto nuova, la barca, quelli sono bisogni non sogni. Urge profondità.
Alessandro Bergonzoni, intervista su La Repubblica, 20 ottobre 2010

Alessandro Bergonzoni
nasce a Bologna nel 1958. A 24 anni, mentre si sta laureando in giurisprudenza, inizia la collaborazione artistica con Claudio Calabrò debuttando in teatro nel doppio ruolo a lui congeniale di attore-autore con Scemeggiata (1982), a cui faranno seguito Chi cabaret fa per tre (1983) e La regina del Nautilus (1984). Già in questi primi spettacoli Bergonzoni sviluppa i temi comici che diventeranno fondamentali nei suoi successivi lavori: il rifiuto del reale come riferimento artistico, “l'esplorazione” linguistica e l'assurdo come mondo comico da attraversare a tutto campo. Dal 1985 la sua attività teatrale viene integrata anche da un'intensa attività che lo vede ospite d'eccezione a programmi radio e tv (dal Maurizio Costanzo Show a Buona domenica, Italia sera, alle trasmissioni per la Radio Rai come Il baco del millennio, Candid, Caterpillar), come autore comico di rubriche per quotidiani e riviste periodiche (Repubblica, Corriere della sera, La dolce vita, Max, Comics).

Per informazioni e prevendite:
Udine_Biglietteria di ScenAperta teatro
presso il Teatro Palamostre di Udine, piazzale Paolo Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30. Tel 0432.506925. info online: www.cssudine.it, prevendita online sul circuito vivaticket.it
Cervignano_Biglietteria del Teatro Pasolini, piazza Indipendenza 34, martedì, mercoledì, venerdì, ore 16.30-18.30, giovedì ore 10-12. tel.0431.370273