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Un laboratorio sulla canzone d’autore per offrire un’opportunità culturale a chi vive la difficile esperienza del carcere

Superare la barriera mentale, evadere in termini metaforici, utilizzare la musica per offrire un’opportunità culturale a chi vive la difficile esperienza del carcere.

A partire dallo scorso febbraio e ancora per tutto il mese di maggio, il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia è entrato con le sue attività di proposta culturale nella Casa Circondariale di Pordenone, realizzando quest’anno  un laboratorio sulla canzone d’autore curato dalla cantautrice Rebi Rivale. L’impegno sociale è sempre al centro del fare musica di questa compositrice e autrice che fa delle sue canzoni il terreno ideale da cui lanciare importanti spunti di riflessione e di sensibilizzazione. E’ parso naturale coinvolgerla in questo progetto che ha portato Rebi Rivale a curare negli ultimi mesi il laboratorio che ha reso partecipi un gruppo di persone detenute e che avrà anche un momento conclusivo di condivisione con gli altri detenuti e con chi opera ogni giorno nella Casa circondariale, fissato per il prossimo 14 maggio, in forma di saggio finale.

Il percorso ideato e curato da Rebi Rivale fa rifermento alla musica come mezzo culturale che può contribuire in modo formidabile a favorire l’integrazione sociale e multi etnica ed si è articolato in una prima fase di analisi della forma della canzone, attraverso l’ascolto di brani e lo studio elementare della ritmica. Il laboratorio è proseguito con esercizi sulle assonanze e sulle rime, mirati alla scrittura e composizione di alcuni brani musicali. Il laboratorio ha avuto anche una fase di registrazione, intensa ed emozionante, in cui i partecipanti hanno potuto ascoltare in condizioni ottimali il risultato di quanto composto, registrato con attrezzature professionali. 

Dai testi delle canzoni scritte da chi ha partecipato al laboratorio echeggiano chiari riferimenti alla condizione di chi ha perso la libertà per gli errori commessi, assieme ai temi della mancanza, della lontananza dagli affetti e dalla famiglia.

Il percorso è inserito all’interno del progetto di ideazione e proposta di attività socio-culturali che il CSS conduce dal 1985, con il sostegno della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia,  nelle quattro Case Circondariali della Regione, a Udine, Tolmezzo, Gorizia e Pordenone.