True West

regia Fabrizio Arcuri

CREDITS
year
2020
text
Sam Shepard
directed by
Fabrizio Arcuri 
cast
Filippo Nigro e Francesco Montanari (e due attori in via di definizione)
set & lighting design
scenografie Andrea Simonetti 
scenotecnica e attrezzeria Luigina Tusini
production
una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG/ Emilia Romagna Teatro Fondazione - Teatro nazionale


debutto: autunno 2020

True West è considerata una delle migliori commedie del drammaturgo e attore statunitense 
Sam Shepard. Scritta nel 1971 e portata in scena per la prima volta nel 1980, è stata interpretata, in diverse versioni fino a oggi, da attori come John Malkovich – diretto da Gary Sinise – Pierre Legris, in Francia, Roy Dupuis in Canada, Philip Seymour Hoffman a Broadway.

True West è la storia di due fratelli: Lee ed Austin. 
Lee è un piccolo delinquente che vive d’espedienti nel deserto. E’ un opportunista e oltre ai furti, organizza gare clandestine di combattimento fra cani; Austin invece è un bravo sceneggiatore con una moglie e dei figli in California.
Due fratelli e due vite completamente diverse.
Fra di loro non corre buon sangue e nemmeno un rapporto vero e proprio, così come fra loro due e il padre, che non fa più parte della famiglia da molto tempo.
Austin e Lee si occupano di sorvegliare la casa della madre a Los Angeles, mentre lei è in vacanza in Alaska.
Lee, che si trasferisce a vivere dalla madre, vuole solo essere lasciato in pace, mentre Austin vorrebbe dedicarsi alla sua ultima sceneggiatura, ma non riesca a fare a meno di preoccuparsi per il giudizio dei vicini e vede suo fratello come un delinquente. 
L'arrivo di un produttore in città cambierà ogni cosa, soprattutto quando l’uomo si dimostra molto più interessato alla storia che Lee  - seduttivo e bullo – si inventa per lui, che alle sceneggiature asettiche di Austin.
“Una vicenda che sembrerebbe perfetta per un film dei fratelli Coen stile Non è un paese per vecchi.
True West
  - con grande ironia e non senza amarezza -  punta il dito sul rapporto tra fiction e realtà, tra vero e falso, nell'annosa questione cara a tutti gli artisti di ogni genere: come (e se) raccontare la realtà in cui viviamo, quali sono gli strumenti più adeguati per farlo e quanto è importante riconoscerci in quello che vediamo.
In un America qualsiasi, come fosse una periferia qualunque del mondo, uno spaccato di vita dove accadono le cose che normalmente accadono: scontro tra classi sociali e punti di vista, scontro tra generazioni, madri, fratelli e modi di vivere diversi.
In un ambientazione sospesa tra la livida visione di Edward Hopper e la pungente rarefazione di Gregory Crewdson, si consuma l'ennesima tragedia.
Filippo Nigro e Francesco Montanari interpretano i due fratelli. Due attori che portano con sé la storia delle esperienze che hanno fatto nel tempo, tra Suburra e Romanzo criminale, prestano il corpo e la sensibilità a questi personaggi impietosi ma al contempo patetici, pronti ad azzuffarsi per ogni piccola schermaglia, alla fine incapaci di amare e di amarsi, alla ricerca  continua di un riscatto che non arriva.
Una casa su praticabile girevole ci offre punti di vista diversi, nell’aria il suono di un’armonica suonata dal vivo”.
_Fabrizio Arcuri