Frammenti - Per una drammaturgia religiosa

Per la realizzazione di Frammenti Giuseppe Bevilacqua non si è avvalso di alcun reticolo concettuale, ma ha voluto il più possibile cercare un abbandono creativo alle suggestioni poetiche della Fede

CREDITS
year
1985
text
testi tratti da T.S. Eliot, F. Dostoevskij, Jacopone da Todi, A. Zanzotto
directed by
Giuseppe Bevilacqua
cast
Giuseppe Bevilacqua, Sandro Palmieri, Stefano Rizzardi
e con Sarah Fantinutti, Loris Fracas, Monica Simonin, Francesca Varadi, Lucia Zanello
set & lighting design
luci Rino Amato
music
musiche tratte da J. S. Bach, M. Carlos
additional details
con la collaborazione di Mauro Ferrari, Alessandra Pergolese
ricerca figurativa Leonardo Miani
si ringraziano per la preziosa collaborazione Paolo Patui e Cecilia Prenz
production
Centro Servizi e Spettacoli di Udine

Frammenti è una proposta di drammaturgia religiosa.
Per la sua realizzazione non mi sono avvalso di alcun reticolo concettuale, ma ho voluto il più possibile cercare un abbandono creativo alle suggestioni poetiche della Fede, desiderando non "indicare" delle tematiche, ma traspirarne la realtà drammatica, nella vicinanza tra una drammaturgia del cuore e il mistero della Dramatis Personae di Cristo.
Durante le prove e Il montaggio dei brani ho cercato di "rammentarmi': stupendomi nuovamente, nuovamente desiderando un rapporto più autentico con Il Libro meraviglioso della Sapienza Cristiana, con le provocazioni di cui è pervaso: verità che si colgono nei brillii interiori della quotidiana esperienza, nelle provocazioni dell'umiltà e della santità di qualcuno, nel paradosso assoluto dell'amore, nei suoi infiniti gesti di pietà e coraggio, nella trasparenza stessa delle parole di questo discorso d'amore, nell'irradiarsi della sua bellezza riflessa in infinite espressioni: verità da cui ruscella inesausto clamore di bene che ci proviene, al di là delle convinzioni di ognuno, dalla figura di Cristo.
Mi piace pensare che questo sia il sale dei miei teatri: il lievito di una pratica artistica capace di denudarsi nei mondi di una parola più prossima ai cuori: al cuore della luce. Una ravvicinata profondità che ci rammenti il meraviglioso Lontano di cui siamo portatori e stupefatti testimoni.

Questi non sono che accenni e congetture
E accenni seguiti da congetture:

L'accenno mezzo indovinato, il dono mezzo capito
è l'Incarnazione

(T.S. Eliot Quattro Quartetti)

Giuseppe Bevilacqua

Tour

prima assoluta

25 novembre - 2 dicembre 1986

Udine, Teatro Zanon