la sede css

Mileva, il lato nascosto di Albert Einstein e la disparità “dell’Effetto Matilda”, sul contributo e i riconoscimenti alle donne nella ricerca

Lo spettacolo Mileva, ideato dall’autrice e attrice serba Ksenija Martinovic, svela l’enigmatica figura della scienziata Mileva Maric - prima moglie di Einstein - a partire dalle lettere scambiate con il fisico più importante del XX secolo.
Lo spettacolo è in scena mercoledì 2 settembre ore 21 al Teatro S. Giorgio di Udine per la stagione Teatro Contatto Blossoms/Fioriture.

L’invisibile presenza di una donna, una matematica e fisica serba, un tracciato biografico disseminato da indizi che ne suggeriscono il ruolo fondamentale nello sviluppo della teoria della relatività e del lavoro di Albert Einstein - di cui fu prima moglie - e un amore in cui tutto “è relativo”.

Attorno all’enigmatica personalità di Mileva Maric, nasce Mileva, uno spettacolo ideato e creato da Ksenija Martinovic, attrice e autrice di Belgrado da molti anni attiva in Italia, da lei scritto con il dramaturg Federico Bellini e interpretato assieme all’attore e danzatore Mattia Cason. Lo spettacolo - che sarà in scena mercoledì 2 settembre (ore 21) al Teatro S. Giorgio di Udine per la Stagione Teatro Contatto Blossoms/ Fioriture e il 19 settembre al Teatro Lido di Ostia ospite della rassegna “Quintescienza” – è prodotto da CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e conta sulla consulenza scientifica di Marisa Michelini, professore ordinario di Didattica della Fisica, dell’Università degli Studi di Udine.

Un’attrice/ricercatrice naviga sul web per raccogliere uno dopo l’altro frammenti di una storia a lungo taciuta. Una biografia ricostruita come un puzzle a cui mancano molte tessere. La biografia, l’ennesima, di una scienziata la cui intelligenza e le cui scoperte sono state messe in secondo piano, quasi occultate, a vantaggio di un collega uomo.

Ma cosa pensare se lo scienziato in questione è la mente più geniale del XX secolo, Albert Einstein, e lei, la donna scienziata, è Mileva Maric, la sua prima moglie, ma anche la prima donna ammessa al corso di fisica al Politecnico di Zurigo?
Spazio, tempo e gravità diventano metafore di un amore e delle sue ombre.

Avvolta nelle riflessioni che negano e minimizzano i risultati ottenuti dal genere femminile nella storia, l’attrice ⁄ ricercatrice viene ripetutamente interrotta da una presenza maschile che rende sempre più difficile il compito della ricerca. 
Un tessuto sonoro creato dal performer, a poco a poco, conduce la protagonista laddove inizialmente pareva rifiutarsi di andare, in quel luogo della memoria dove le ragioni della sua ricerca sembrano intrecciarsi con l’esistenza tragica di Mileva Maric, in una paradossale quanto dolorosa immedesimazione

Informazioni e prevendite: Udine, Teatro Palamostre, piazzale Diacono 21, dal lunedì al sabato, dalle ore 17.30 alle 19.30. tel. 0432.506925. Biglietti online sul circuito vivaticket. www.cssudine.it