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A Villa Manin Estate debutta I am without, la nuova creazione della compagnia Dewey Dell

A Villa Manin Estate debutta I am without, la nuova creazione della compagnia Dewey Dell
Un mix di danza contemporanea e musica elettronica originale in scena giovedì 19 luglio ore 21 nel Cortile d’onore della Villa di Passariano / ingresso libero

I am without è il nuovo spettacolo del collettivo multidisciplinare Dewey Dell, una delle più giovani e affermate formazioni artistiche italiane attiva in tutto il mondo.

Nato dall’esperienza della Societas Raffaello Sanzio, la Compagnia fondata da Agata, Demetrio, Teodora Castellucci ed Eugenio Resta, torna in Friuli giovedì 19 luglio ore 21 a Villa Manin Estate (ingresso libero), nel Cortile d’onore della dimora di Passariano, per presentare la sua ultima poderosa creazione.

In linea con la cifra stilistica dei Dewey Dell alla continua ricerca di espressioni artistiche tra loro diverse e di sperimentazioni originali, I am without ibrida sapientemente danza contemporanea, musica elettronica e teatro. Dopo il debutto al Festival di Santarcangelo, ora i Dewey Dell attraversano nuovamente gli spazi della Villa di Passariano, fucina con il progetto Dialoghi Residenze delle arti performative di creazioni artistiche, visioni ed esperienze e che ora ospita Extra Residenza, un evento nato dal desiderio dell'ERPaC, Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia e del CSS di dare continuità e mettere a disposizione degli artisti spazi dove riflettere, sviluppare e provare i propri lavori performativi. In questo contesto, la ricerca dei Dewey Dell trova terreno ideale per la nuova tappa di I am without, la performance interpretata da Nida Jaruševiciute, con la coreografia di Teodora Castellucci, la musica originale di Demetrio Castellucci e le luci di Eugenio Resta. In scena la performer si trasforma fisicamente nel vortice estenuante di immagini e sensazioni che si generano l’una sull’altra come in una sorta di attacco dall’interno, dal fondale dell’abisso della sua persona in tumulto, verso la superficie.  

“I vasti paesaggi della mente – scrive la Compagnia - come le acque più profonde dell’oceano, sono bui, sterminati e ignoti. La fluidità dell’immaginazione riverbera tra i pilastri della ragione e compone le voci che sentiamo in testa. Nell’estrema soggettività non esiste sempre un’evoluzione logica del pensiero e il tempo è un concetto estraneo”.

L’ingresso nel Cortile d’onore di Villa Manin è libero. Info 0432/504765